Lo scorso 5 ottobre BPER Banca ha
lanciato un’operazione di aumento di capitale da 802,2 milioni di euro per finanziare l’acquisto delle 532 filiali da Intesa Sanpaolo dopo l’
OPAS su UBI Banca. Grazie all’operazione, che si è conclusa oggi, l’istituto guidato da Alessandro Vandelli riuscirà ad
incrementare in maniera importante la sua dimensione. Con le nuove filiali, la banca crescerà in Lombardia (271 filiali), Marche (85 filiali), Calabria (32 filiali), Puglia (30 filiali) e Campania (29 filiali). In Emilia Romagna, Friuli, Sardegna, Sicilia, Veneto e Trentino invece non cambierà nulla.
Aumento di capitale BPER Banca: i risultati
Ricordiamo che l’aumento di capitale di BPER Banca
prevede l’emissione di 891.398.064 azioni ordinarie da offrire ad azionisti e titolari di obbligazioni convertibili con un rapporto di 8 nuove azioni ogni 5 diritti di opzione posseduti ad una quotazione di 0,90 euro (0,60 euro a capitale sociale e 0,30 euro a sovrapprezzo).
Per ogni titolo azionario della banca verrà un diritto di opzione, mentre per ogni obbligazione convertibile le opzioni conferite saranno 59.523.
Le adesioni all’operazione sono state superiori al 90%, includendo anche Unipol e Fondazione di Sardegna, azionisti con una quota rispettiva del 19,68% e 10,22% di capitale.
Azioni BPER Banca: analisi tecnica e strategie operative
Da un punto di vista grafico, le azioni BPER Banca hanno subito un forte ribasso dall’annuncio dell’aumento di capitale a causa della
necessità dei prezzi di adeguarsi ai nuovi valori post operazione. Anche se la tendenza principale rimane orientata al ribasso, il movimento discendente potrebbe essere giunto ai titoli di coda, almeno per il momento.
In questo senso, un segnale positivo si potrebbe avere in caso di
recupero della resistenza a 1,3208 euro, la quale potrebbe far partire un movimento ascendente verso il test della linea di tendenza ottenuta collegando i massimi del 21 luglio e 25 agosto 2020 transitante a 1,9326 euro.
Al contrario, una discesa delle quotazioni al di sotto di 1,09 euro permetterebbe ai venditori di mirare verso la soglia psicologica a 1 euro. Operativamente si potrebbe puntare a una ripresa dei prezzi dopo i ribassi delle ultime settimane
valutando una strategia di natura long da 1,338 euro, con stop loss a 1,10 euro e obiettivo a 1,5 euro.