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Coca Cola ha rilasciato i conti del 3° trimestre 2020 evidenziando numeri migliori rispetto alle attese, anche se in calo su base annuale. I dettagli e l'analisi tecnica
A dispetto della pandemia di Coronavirus, Coca Cola ha pubblicato conti del 3° trimestre 2020 superiori alle stime. A dispetto delle vendite di soft drinks come Powerade e Desani in flessione proprio a causa del Covid-19, nel premarket di Wall Street il titolo avanza del 2,48%. Da inizio anno, le quotazioni hanno segnato un calo del 9,68%.
Coca Cola: i conti del 3° trimestre 2020
Nel terzo trimestre del 2020, Coca Cola ha guadagnato 0,55 dollari ad azione (al netto delle componenti straordinarie), al di sopra dei 0,46 dollari attesi dagli analisti censiti da Refinitiv. I ricavi si sono invece attestati a 8,65 miliardi di dollari, anche questi sopra le stime di 8,36 miliardi di dollari.
Tutte e quattro le categorie di bibite dell’azienda hanno riportato dei cali di vendite, con i drink frizzanti che sono stati i meno colpiti (-1%). La società ha tuttavia evidenziato un miglioramento nella richiesta su base trimestrale, anche se le incertezze rimangono elevate. L’azienda crea circa il 50% dei suoi ricavi dalle attività di ristorazione e di intrattenimento, che a causa della pandemia sono state e rischiano di essere chiuse nuovamente.
Per fronteggiare la crisi, Coca Cola ha adottato alcune misure come il taglio dei brand che non hanno venduto bene o che hanno poche opportunità di crescita. L’obiettivo è quello di ridurre il numero delle marche principali del 50%, arrivando a 200. Nessuna previsione per il prossimo trimestre: il gruppo giudica infatti eccessiva l’attuale incertezza causata dalla pandemia.
Azioni Coca Cola: analisi tecnica e strategie operative
Da un punto di vista grafico, le azioni Coca Cola stanno dimostrando una certa difficoltà a recuperare il crollo di fine febbraio-inizio marzo. In questo senso l’elemento da tenenere sotto controllo è quello fornito dalla linea di tendenza che unisce i minimi del 23 marzo e 29 giugno 2020.
Questo livello è stato violato lo scorso settembre e ne è stato eseguito il pullback durante i precedenti giorni. Un suo superamento, unito alla violazione (preferibilmente decisa) della resistenza a 51,36 dollari, aprirebbe spazi di rialzo che potrebbero toccare i 56 dollari.
Al contrario, un segnale negativo si avrebbe in caso di discesa al di sotto dei 47,5 dollari. Operativamente, ci sarebbe la possibilità di valutare strategie di natura long in caso di 50,67 dollari, con stop loss localizzato in zona 49,20 dollari e obiettivo a 53 dollari.