La stagione delle trimestrali a stelle e strisce è entrata nel vivo questa settimana, con i principali colossi del comparto tecnologico che stanno rendendo noti i conti del periodo luglio-settembre. Oggi è il turno di
Amazon, principale società al mondo del settore e-commerce che
nei primi sei mesi dell’anno ha messo a segno risultati record.
Le misure di contenimento prima e la paura del contagio poi, hanno portato sempre più persone a guardare agli acquisti in rete. Un ruolo importante lo ha anche il servizio cloud della società guidata da
Jeff Bezos, l’Amazon Web Service, il quale ha registrato una forte crescita grazie alla presenza sempre più ampia dello smart-working.
Amazon: cosa aspettarsi dai conti del 3° trimestre 2020?
Secondo quanto emerge dalle stime di Seeking Alpha gli
utili per azione di Amazon dovrebbero attestarsi a 7,36 dollari, mentre i
ricavi a 92,56 miliardi di dollari (+32,3% a/a). Anche i
servizi cloud sono attesi in miglioramento su base annuale: dall’Amazon Web Services sono stimate vendite nette per 11,52 miliardi di dollari (+28,2%).
Ricordiamo che i conti di questo trimestre non includono le vendite record del Prime Day, che verranno invece considerate per gli ultimi tre mesi dell’anno. Nell’ultimo periodo trimestrale, le stime degli analisti sugli utili per azione dell’azienda è stata rivista 30 volte al rialzo e una al ribasso. Le attese sul fatturato sono invece state migliorate per ben 38 volte. Da inizio anno, le azioni Amazon a Wall Street si sono apprezzate del 71,16%.
Azioni Amazon: analisi tecnica e strategie operative
Da un punto di vista grafico,
le azioni Amazon si trovano ancora in area di massimi storici, anche se evidenziano una certa difficoltà nell’aggiornarli. In tal senso, le quotazioni si trovano al test della linea di tendenza che unisce i minimi del 21 settembre e 22 ottobre 2020.
Se tale livello dovesse venire violato, si potrebbe assistere ad un
ritorno dei prezzi al supporto orizzontale a 2.894,55 dollari, espresso dai top dell’1 luglio scorso. Al contrario, i compratori potrebbero riuscire a riprendere forza nel caso di un ritorno al di sopra di 3.300 dollari.
Se ciò dovesse accadere, un potenziale target sarebbe identificabile a 3.440 dollari, dove passa il livello dinamico che unisce i top del 2 settembre e 12 ottobre 2020. Da un punto di vista operativo, considerando che risulta pericoloso prendere una posizione al momento dell’uscita dei conti di periodo, si potrebbero
valutare strategie di natura long di brevissimo periodo da 3.210 dollari, con stop loss localizzato a 3.131 dollari e obiettivo a 3.305 dollari.