Seconda seduta di forti rialzi per le azioni Banco BPM, che al momento della scrittura si attestano a 1,3905 euro segnando un rialzo del 3,65% posizionandosi in testa alle migliori performance giornaliere dell’indice di Borsa FTSE MIB. A spingere gli acquisti sull’istituto di credito sono le notizie relative a delle possibili aggregazioni. Ricordiamo infatti come la banca sia sotto i riflettori in questo senso visto che il suo Amministratore Delegato, Giuseppe Castagna,
già lo scorso agosto aveva aperto a possibili operazioni di M&A spinte dalla recente
OPAS di Intesa Sanpaolo su UBI Banca.
Banco BPM: i possibili partner per una fusione
Le prime indiscrezioni davano come possibile un matrimonio tra
Banco BPM e UniCredit, notizia già
smentita da entrambi gli istituti di credito. Da evidenziare anche come gli analisti di Equita diano come
improbabile una fusione con Banca MPS, visto che il profilo ricercato dall’istituto guidato da Giuseppe Castagna è relativo a società che abbiano completato un percorso di smaltimento delle NPE e che abbiano un profilo di rischio comparabile.
L’ipotesi che sembra più accreditata è quella relativa ai francesi di Credit Agricole. Secondo quanto riportato da Bloomberg infatti, l’istituto francese starebbe ricercando un partner di piccole o medie dimensioni in Italia. I due target principali sarebbero proprio
Banco BPM e Credito Valtellinese. Anche se Credit Agricole ha già una partecipazione del 5% in Creval, gli analisti sostengono come un deal con la Banco BPM sia decisamente migliore. Le notizie sono tutt’altro che sicure, visto che la banca francese ha confermato la strategia basata su crescita organica e partnership commerciali.
Azioni Banco BPM: l’analisi tecnica e le strategie operative
La struttura grafica delle azioni Banco BPM evidenziano una struttura particolarmente interessante, con i prezzi che tra gli scorsi 23 e 24 settembre hanno dato vita ad un
modello di bullish Engulfing a ridosso della linea di tendenza ottenuta collegando i massimi del 30 aprile e 11 maggio 2020.
Dopo quello che al momento sembra un
riassorbimento della trendline disegnata con minimi del 22 maggio e 7 agosto 2020, le quotazioni potrebbero ora mirare al raggiungimento di area 1,523 euro, dove transita il livello dinamico che collega i top del 21 luglio e 10 settembre 2020.
Se i compratori dovessero superare anche questo ostacolo
l’obiettivo del movimento ascendente avrebbe la possibilità di essere portato a 1,60 euro, dove passano sia la resistenza statica espressa dai lows dell’1 febbraio 2020, che la linea di tendenza che unisce i massimi del 9 e 19 marzo 2020.
A livello operativo, il titolo sembra quindi avere ancora spazio di salita. In tal senso, si potrebbero
valutare strategie di natura long da 1,37 euro con stop loss a 1,321 e target potenziale a 1,50 euro.