Nel Webinar di ieri, insieme a Enrico Lanati e Giancarlo Prisco abbiamo commentato gli ultimi rialzi imponenti delle borse e nello specifico dei listini americani. Inoltre abbiamo individuato i livelli chiave del GOLD, del petrolio WTI e del cambio valutario EUR/USD.
Livelli chiave di S&P 500 e NASDAQ-100
Come detto da Giancarlo, le possibilità di portare a casa del profitto su eventuali storni dell'indice Nasdaq, sono molto contenute ma soprattutto rischiose visto il trend attuale che è palesemente rialzista. Dai grafici notiamo che ogni ritracciamento nelle settimane precedenti si è rivelato un'ocassione di acquisto che ha portato i prezi sui massimi precedenti. L'esposizione molto alta sui titoli Tech fa si che l'indice Nasdaq sia più performante dell'indice Standard & Poor 500, quest'ultimo infatti non ha ancora raggiunto i massimi precedenti e sosta al di sotto della resistenza chiave a 3.188 punti.
I livelli chiave per questa settimana su S&P 500 sono 3.136 punti, livello che deve essere rotto al rialzo con forza per confermare la tendenza rialzista e 3.188 punti, ultimo muro da scalfire per poi raggiungere i massimi storici.
Per quanto riguarda il Nasdaq-100, il livello di 10.080 punti è già stato rotto al rialzo e sono stati appena segnati i nuovi massimi sotrici. A livello operativo attendiamo degli storni almeno in area 9.900 punti per valutare nuove operazioni di trading al rialzo.
Materie Prime - GOLD e petrolio WTI
Il Gold è in continuo apprezzamento e la tendenza rimane rialzista, anche qui ogni rtracciamento può essere sfruttato per degli acquisti in ottica di medio termine con obiettivo 2.000$ per oncia. I target price di breve termine invece li troviamo a 1.800$ per oncia. Il clima di incertezza dell'ultimo periodo ha portato ad un acquisto massiccio di oro, nonostante i forti rialzi del comparto azionario, ciò significa che i grandi investitori stanno comprando oro per proteggere il loro protafoglio sia dall'inflazione che dalla probabile crisi economica imminente con conseguente storno degli indici mondiali.
Il petrolio WTI ha raggiunto con estrema velocità la zona dei 40$ al barile confermando la forte tendenza rialzista. Serve ancora una settimana per capire se è arrivato il momento di uno storno o meno, in ogni caso tutti gli effetti dei tagli della produzione sono stati scontati nei prezzi ma il gap in area 41.30 non è ancora stato chiuso, motivo per cui lo poniamo come obiettivo di breve termine. Prima di assistere a nuovi storni importanti dobbiamoattendere la rottura della zona supportiva dei 38.00$ al barile.
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