L’onda lunga dei lockdown del 2020 non ha ancora esaurito i suoi effetti sul mercato del trading online e nuovi broker che offrono agli investitori la possibilità di operare direttamente sui mercati finanziari continuano ad arrivare. Ultimo a sbarcare in Italia in ordine di tempo è il britannico Lightyear che, in contemporanea, ha aperto i battenti in altre diciotto nazioni europee appena nove mesi dopo l’esordio in Gran Bretagna.
Lightyear, per emergere in un panorama affollato, punta sui conti trading multi-valuta e sull’offerta di possibilità di accesso a tutti i mercati finanziari globali “senza costi nascosti”, nonché affiancando con strumenti di formazione per i neofiti. Al momento la piattaforma offre la possibilità di fare trading senza commissioni, con l’unica spesa addebitata per la conversione delle valute, pari allo 0,35%. In futuro potrebbero essere aggiunti dei servizi premium a pagamento.
“Il nostro obiettivo è permettere agli investitori europei di accedere a tutti i mercati globali senza costi nascosti e con la massima semplicità possibile” ha commentato Martin Sokk, co-fondatore e amministratore delegato della piattaforma.
La democratizzazione degli investimenti
Il fiorire di broker e piattaforme di trading a cui si è assistito negli ultimi anni è un fenomeno che è stato chiamato “democratizzazione degli investimenti”, ossia permettere a quanti più utenti possibili di accedere ai mercati finanziari senza passare per il sistema bancario. Celebre il caso di Robinhood, piattaforma resa celebre dal caso Gamestop lo scorso anno.
Il pericolo della democratizzazione degli investimenti risiede però nella scarsa conoscenza che spesso chi si avvicina al trading ha della materia. Ne ha parlato anche il Presidente della CONSOB Paolo Savona durante la presentazione del VII Rapporto sulle scelte di investimento degli italiani:
“I risultati dell’indagine affermano che le conoscenze finanziarie dei risparmiatori sono poco diffuse, anche se risultano lievemente migliorate, come pure sono deboli le competenze digitali”.
Secondo la relazione della Commissione di Controllo per le Società e la Borsa, circa il 28% degli italiani utilizza servizi finanziari online, in aumento rispetto al pre-pandemia.
Chi crede nella democratizzazione degli investimenti è Richard Branson, il poliedrico miliardario fondatore del gruppo Virgin, che ha deciso di partecipare al round di finanziamento di Serie A (early growth) da 25 milioni di sterline condotto da Lightspeed Venture Partners insieme a Mosaic Ventures, Tqaavet+Sten e Metaplanet e ad altri finanziatori già presenti in precedenti round di raccolta.
“Per troppo tempo i mercati finanziari sono stati troppo complessi, con elevate barriere all’ingresso e terminologie difficili da capire. Martin, Mihkel – ha dichiarato Branson con riferimento ai fondatori di Lightyear Martin Sokk e Mihkel Aamer – stanno sollevando il coperchio sul mondo degli investimenti rendendolo più trasparente e rafforzando le conoscenze delle persone”.