La pandemia di Coronavirus ha portato a misure di portata storica da parte di Stati e Banche centrali. Basti pensare che l’Italia si sta preparando a lanciare
tre nuove obbligazioni per fronteggiare l’emergenza e favorire gli investimenti verdi (BTp Futura, Green e Global in dollari USA).
L’Unione Europea non è da meno: il piano Next Generation EU da 750 miliardi di euro promette di aiutare i Paesi del blocco a superare parte delle difficoltà tentando di far ripartire l’economia. Una delle iniziative alla base di questo progetto di ripartenza e la SURE, un pacchetto da 100 miliardi di euro che offrirà sostegno economico per attenuare i rischi di disoccupazione nell’emergenza. Per finanziare parte di tale programma,
Bruxelles ha lanciato ieri i suoi primi social bond.
SURE Bond: boom della domanda e rendimenti intorno allo zero
L’UE ha collocato ieri due SURE Bond: il primo per un ammontare di 10 miliardi di euro e scadenza a 10 anni (4 ottobre 2030), il secondo per un totale di 7 miliardi di euro e una scadenza a 20 anni (4 ottobre 2040).
Boom di richieste da parte degli investitori, con una domanda che ha raggiunto i 233 miliardi di euro.
Sul fronte dei
rendimenti, quelli della tranche più breve si sono attestati al
-0,238%, mentre per quella ventennale gli yield sono stati dello
0,131%. I coupon sono rispettivamente dello 0 e dello 0,1%. Sul fronte del rating, queste obbligazioni vantano il massimo giudizio di tutte le maggiori agenzie: Aaa per Moody’s, AAA per Fitch e AA per S&P.
Per
Peter Allen Goves, Fixed Income Research Analyst di MFS Investment Management, questa emissione “migliora il quadro del reddito fisso europeo e ci aspettiamo che l'UE crei liquidità lungo la sua curva. Il primo accordo ha creato un clima di forte fiducia. Questo è un mercato positivo per il reddito fisso europeo e dà un buon segno per le emissioni a venire”.