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Il 6 luglio prenderà il via il collocamento del BTP Futura riservato al 100% al retail;
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Il rendimento sarà crescente con un minimo che sarà comunicato il 3 luglio;
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Il capo del Dipartimento del Tesoro promette altre emissioni dopo l'estate grazie a fiducia degli italiani.
Uno Stato italiano che pensa al futuro. E' questo il messaggio che il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha voluto lanciare al popolo italiano nella denominazione del nuovo titolo di debito pubblico. BTP Futura sarà il titolo di Stato che a partire da lunedì 6 luglio gli investitori potranno acquistare sul Mercato Telematico delle Obbligazioni e dei Titoli di Stato (MOT). I dealers che si occuperanno del collocamento saranno Unicredit e Banca IMI, a cui se ne potrà aggiungere un terzo dopo uno studio dei dettagli da parte del MES. Il collocamento stesso durerà fino alle ore 13 di venerdì 10 luglio e sarà interamente rivolto al pubblico retail. E' questa la prima novità rispetto all'ultima emissione che riguardava il BTP Italia, che invece aveva riservata una finestra per gli investitori istituzionali.
BTP Futura: le caratteristiche tecniche
Se l'obiettivo del Ministero dell'Economia è quello di trovare le risorse necessarie per fronteggiare l'emergenza pandemica che ha investitol'Italia, ecco le caratteristiche peculiari dei BTP Futura secondo quanto finora emerso:
Scadenza. Il BTP Futura avrà una scadenza compresa tra gli 8 e i 10 anni; la comunicazione ufficiale verrà data venerdì 19 giugno.
Cedole. Non saranno fisse ma crescenti nel tempo a tassi prefissati (step-up), con rendimenti minimi che verranno comunicati venerdì 3 luglio. Il meccanismo non dipenderà dal tasso di inflazione.
Premio fedeltà. Come per il BTP Italia, anche in questo caso viene previsto un bonus per chi acquista il titolo all'emissione e lo detiene fino alla scadenza. La novità riguarda l'entità variabile del premio. Quest'ultimo avrà un valore minimo garantito dell'1% e potrà arrivare fino al 3% in funzione della media del tasso di crescita annuo del PIL italiano, in base alle rilevazioni ISTAT durante il periodo di vita del titolo.
Lotto minimo. Sarà di 1.000 euro e non verrà previsto alcun tetto o riparto nel caso in cui la domanda dovesse superare la quantità offerta. Però è fatta salva la facoltà del Tesoro di chiudere anticipatamente l'emissione. Per il BTP Italia, invece, questa facoltà non era prevista nelle prime tre giornate di emissione rivolte ai privati risparmiatori.
Modalità d'acquisto. I risparmiatori possono comprare il BTP Futura sia attraverso i tradizionali canali bancari e postali, sia attraverso le piattaforme online di trading utilizzando il codice ISIN che verrà messa a disposizione nella scheda tecnica del MES il 19 giugno.
Dopo l'estate previste altre emissioni
Questo è solo l'inizio. Il capo del debito pubblico al Dipartimento del Tesoro, Davide Iocovoni, in conferenza stampa ha promesso che a partire da settembre l'emissione di BTP Futura sarà all'ordine del giorno. E ha aggiunto che nel 2020 lo Stato Italiano ha emesso 280 miliardi di titoli, mentre nel 2019 le emissioni erano state di 80 miliardi in meno.
Il direttore generale del MEF, Alessandro Rivera, ha posto l'accento sulla grande capacità di risparmio dei risparmiatori italiani (4.445 miliardi secondo gli ultimi dati del sindacato bancario FABI), ma con un'attinenza ai titoli pubblici ancora bassa: una quota del 4% rispetto al 10% di 20 anni fa. Inoltre le famiglie hanno in portafoglio titoli di Stato in maniera indiretta, ovverosia attraverso Fondi Comuni di Investimento e Polizze. L'obiettivo del Tesoro, quindi, è quello di recuperare un rapporto diretto attraverso una diversificazione nell'offerta in modo da soddisfare tutte le esigenze di una platea ampia e disparata di piccoli investitori.
Il BTP Futura sarà un successo?
Gli investitori hanno dimostrato di essere particolarmente sensibili in questo periodo agli investimenti High Yield, compatibilmente con il rischio assunto. Ne è testimonianza il boom di richieste del BTP Italia nell'emissione di maggio dove il Tesoro ha raccolto ben 22 miliardi di euro.
Secondo Erik Nielsen, capo economista di Unicredit, i BTP italiani hanno attualmente tra i rendimenti più alti rispetto ai Bond Europei. Infatti il decennale performa l'1,42%, segno tangibile che il mercato percepisce un rischio Paese maggiore per via dell'elevato debito pubblico italiano, che sarà destinato a crescere dopo le misure anti pandemiche prese dal Governo.
Questo rischio, però, non è sentito dal pubblico dei risparmiatori che scommette sul nostro Paese. Basta pensare che solo settimana scorsa un BTP a 10 anni di nuova emissione ha portato 14 miliardi nelle casse dello Stato e il 95% dell'offerta è stato acquistato da gestori di fondi, banche, assicurazioni, ecc., mentre solo il 5% da hedge fund internazionali.
La cosa più interessante è che la quota in mano agli stranieri dovrebbe scendere ancora, attualmente è circa il 33%, se si considera che il 17% è stato acquistato dalla BCE attraverso Bankitalia. Unicredit, in base a un report, ha stimato che la quota arriverebbe al 27%, il che significa che gli investitori domestici deterrebbero il 73% del debito pubblico del Belpaese. Questo avrebbe ripercussioni molto positive sul costo del debito, che nel medio-lungo termine passerebbe da una media del 2,15% a una dell'1,22%.
Indubbiamente la Banca Centrale Europea favorirebbe tutto il processo con il nuovo PEPP allargato, che finora ha messo nel bilancio dell'Eurotowe titoli per 234,66 miliardi, di cui 172,7 di Bond Governativi. Di conseguenza la pressione esercitata verso la riduzione del costo del funding sarebbe determinante.
Oggi sul mercato obbligazionario lo spread BTP/Bund è sceso sotto 170 punti base. Che questo possa essere di buon auspicio?