Dopo il forte trend rialzista partito nella seconda parte del 2020, i prezzi del petrolio hanno raggiunto i loro top da oltre 10 anni lo scorso marzo. Da questo punto, la materia prima ha iniziato una fase correttiva che a giugno ha raggiunto il suo massimo.
Dall'area di 124 dollari al barile, la materia prima ha dato il via ad una notevole spinta ribassista perdendo oltre il 22% in poco più di un mese. Guardando al quadro tecnico di breve respiro, si nota come la fase discendente sia stata fermata nella giornata del 25 luglio, con i prezzi che hanno iniziato una fase di congestione tra i 94,5 e i 100,20 dollari al barile.
Nell'attuale quadro tecnico, si potrebbero valutare strategie di matrice long nel caso in cui i prezzi riuscissero ad oltrepassare con forza l'area resistenziale posta sulla soglia psicologica dei 100 dollari al barile. Al contrario, l'operatività short potrà essere presa in considerazione con una rottura della soglia supportiva e base della congestione a 94,50 dollari.