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La crisi economica e finanziaria scatenata dalla pandemia ha spinto gli investitori verso i beni rifugio;
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La forte correlazione con l'oro potrebbe far aumentare le quotazioni dell'argento qualora persistesse l'incertezza economica;
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L'aumento della domanda di argento sarebbe dettata anche dall'utilizzo che se ne fa nell'industria
In un mondo finanziario gravemente condizionato dalla pandemia di Coronavirus, il ricorso degli investitori ai beni rifugio rappresenta un aspetto quasi tautologico. Lo dimostra la corsa ai metalli preziosi come oro e argento che nel 2020 hanno ottenuto guadagni straordinari.
L'oro ha intrapreso una cavalcata poderosa che l'ha proiettato verso i massimi storici agguantati nel mese di agosto a 2.075 dollari l'oncia. L'argento ha inanellato una serie di rialzi dai minimi di marzo che hanno portato a una crescita di circa il 150%. Il metallo grigio però non è solo un bene rifugio, ma viene acquistato anche per motivi che sono direttamente legati all'industria produttiva. Vediamo di seguito 3 delle ragioni per le quali un investitore potrebbe continuare a investire nel bene prezioso anche per il futuro.
Argento: prima di tutto un metallo industriale
L'utilizzo che l'argento ha nel settore produttivo mondiale è straordinario. Viene sfruttato nel settore automobilistico, elettronico, medico, fotografico e di purificazione idrica. Oggi più circa il 60% della domanda del metallo deriva da questo tipo di utilizzo e, con la ripresa economica, tutto lascia pensare che la richiesta di argento fisico possa aumentare notevolmente.
In questo la funzione è molto simile a quella svolta ad esempio dal rame, che è un metallo base puro. Anche l'industria mineraria potrebbe incrementare la richiesta, soprattutto se gli investimenti in conto capitale delle imprese del settore dovessero essere messe a punto, come nei programmi aziendali.
Argento: bene rifugio grazie alla correlazione con l'oro
Il forte legame che ha l'argento con il bene rifugio per eccellenza può aiutare moltissimo gli investitori a proteggere il portafoglio d'investimento dalle asperità del mercato nei prossimi tempi. I motivi di preoccupazione non mancano. Primo tra tutti è quello relativo alla pandemia e alla sua evoluzione.
L'incertezza che genera il fatto di non sapere quanto possa durare la seconda ondata o se ce ne saranno altre, potrà creare sui mercati finanziari parecchie turbolenze e alta volatilità. Situazione che si aggraverebbe qualora un vaccino efficace e duraturo dovesse tardare ad arrivare.
In queste circostanze gli investitori scelgono di rifugiarsi sull'oro, come hanno fatto puntualmente durante la prima ondata, facendo in questo modo lievitare il prezzo. A questo punto, essendo che la correlazione storica tra Gold e Silver oscilla tra il 70% e l'80%, tutto lascia pensare che anche l'argento ne trarrà beneficio.
Argento: un metallo al passo con la tecnologia
Il futuro è nel 5G, nelle auto elettriche e nell'energia solare. In questo sistema l'argento si integra perfettamente. Per quanto concerne i nuovi standard di comunicazione i dispositivi relativi ai semiconduttori, ai cablaggi e ai sistemi di produzione di energia vengono costruiti utilizzando il metallo grigio.
Per questa ragione si prevede che la domanda di argento triplicherà nell'arco di 10 anni, il tempo necessario perché la tecnologia si sviluppi su larga scala. Riguardo i veicoli elettrici, l'argento è presente nelle connessioni elettriche e le auto a guida autonoma prevedono sempre più circuiti che usano tale materia prima, rispetto alle auto tradizionali.
Quanto all'energia solare, oggi i pannelli solari rappresentano la principale fonte di domanda per tutti gli usi industriali. Sebbene lo sforzo è quello di trovare soluzioni tecnologiche per cercare di ridurre l'utilizzo dell'argento in modo da risparmiare sui costi, ancora non si sono trovati dei mezzi efficienti. Questo significa che gli impianti a energia solare richiederanno per il futuro ancora una grande domanda del metallo prezioso.