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La crisi innescata dal Covid-19 ha prodotto una forte dispersione nelle performance degli ETF quotati a Milano. Vediamo i migliori ed i peggiori di questo primo semestre 2020
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A dominare l'ETF che investe sulla volatilità della Borsa americana seguito da due settori di nicchia come quello legato al cloud computing ed al settore del gaming
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Tra i peggiori Brasile, energetici e banche europee risultano al momento i comparti più penalizzati da inizio anno
Siamo giunti al giro di boa del primo semestre 2020, un anno particolarmente complesso fatto di un down violentissimo tra fine febbraio e metà marzo e di un up altrettanto vigoroso nei tre mesi successivi. Vediamo come di consueto quali risultano essere dopo il primo semestre i migliori ed i peggiori ETF quotati a Milano in termini di performance per capire chi ha tratto beneficio dal corona virus e chi no.
I migliori ETF del primo semestre 2020
Non stupisce al primo posto l’ETF di Lyxor S&P 500 Vix che da inizio anno raccoglie una performance in tripla cifra. Tutto merito naturalmente dell’esplosione della volatilità nel primo trimestre 2020 (l’ETF offre un’esposizione alla volatilità implicita dell’indice S&P 500) visto che nel secondo quarto la perdita per l’ETF è stata del 12%. Il +137% da inizio anno va sempre inquadrato nell’efficienza dello strumento. Elevata nel brevissimo termine, decisamente carente man mano che passano i mesi.
Al secondo posto troviamo la performance comunque stellare di un altro settore in netta ascesa, ovvero quello del cloud computing con l’ETF di WisdomTree in rialzo del 50%. Battaglia a due per il terzo gradino del podio.
L’ETF di VanEck che investe sulle azioni legate al mondo del Video Gaming e dell’eSports ha sfruttato ovviamente la finestra favorevole offerta dal lockdown e dall’interruzione delle attività fisiche a causa del Covid-19. A poco meno di tre punti percentuali con un +32% da inizio anno troviamo un altro ETF di nicchia emesso da HANetf che investe sul settore internet ed ecommerce dei mercati emergenti.
Dopo questa carrellata di settori di nicchia è un obbligazionario ad interrompere il dominio azionario con i due ETF di Lyxor e Barclays che investono nei bond statali americani con scadenza superiore ai 10 anni. La performance da inizio anno sfiora il 22%, 5 punti in più degli ETF che investono nei titoli indicizzati all’inflazione (TIPS) americani. Tra i nomi di “grido” i primi che troviamo sono gli ETF che replicano la performance del Nasdaq 100 (+17%) e gli ETC sull’oro (+16%).
I peggiori ETF del primo semestre 2020
Cambiamo lato ed andiamo a vedere chi sono i peggiori. Una classifica che in questo caso è molto meno definita con avvicendamenti continui giorno dopo giorno. Basti pensare che tra -35% e -40% da inizio anno ci sono ben otto categorie di investimento. Per il momento il peggior ETF da inizio anno è quello che investe sulla Borsa brasiliana (iShares Msci Brazil), seguito dal settore energy (Invesco Us Energy) e dal settore Travel & Leisure (Lyxor). Chiude questo drappello di settori maggiormente penalizzati da questa recessione globale il settore bancario europeo che fa segnare un -37% con l’ETF di Amundi.
A livello obbligazionari i numeri dei peggiori sono molto più contenuti e meno drammatici di ciò che si era visto a marzo. L’ETF che investe sui bond emergenti iShares Jpm Local Government Bond è il worst performer da inizio 2020 con un calo del 8%.