Compie 20 anni il primo ETF obbligazionario quotato negli Stati Uniti e i festeggiamenti arrivano in uno dei periodi peggiori per il mondo dei bond. Con uno dei peggiori drawdown della storia moderna, le obbligazioni con duration più lunga hanno subito un drastico ridimensionamento a causa del cambio di politica monetaria della FED, della fine delle politiche quantitative e soprattutto dell’inflazione salita a livelli che non si vedevano dalla fine degli anni ’70.
Il primo ETF obbligazionario della storia (anzi i primi due) vide la luce il 22 luglio 2002. I due ETF che vennero quotati al Nyse, iShares iBoxx $ Investment Grade Corporate Bond e iShares 20+ year Treasury Bond, insieme oggi gestiscono oltre 50 miliardi di dollari di masse. Numeri che rientrano in un mercato, quello degli ETF obbligazionari, che ha superato da tempo il trilione di dollari di masse in gestione.
Costi bassi ma attenzione alla duration
Questi due ETF li ritroviamo quotati anche in Europa a costi estremamente bassi. Basti pensare che iShares 20+, che investe in titoli di stato americani a scadenza superiore a 20 anni, costa appena lo 0,07% per anno. iShares $ IG Corporate, che investe in obbligazioni societarie con rating investment grade, costa lo 0,2% all’anno.
Grazie alla forza del dollaro i danni per gli investitori italiani su questi due prodotti a duration lunga sono stati limitati seppur importanti. Alla data del 20 settembre l’ETF che investe in titoli corporate è in calo del 6% rispetto a 12 mesi prima mentre quello che investe sui titoli di stato ultralunghi perde il 16%.
Una differenza che persiste anche a distanza di tre anni con i Treasury che perdono il 13% contro lo zero dei corporate. Il premio per il rischio a quanto pare ha ripagato.
La grande differenza la fa uno dei fattori di rischio principali per chi investe in obbligazioni. La duration. Infatti al numero 18 di duration effettiva dell’ETF che investe in titoli di stato USA si contrappone l’8 dell’ETF che investe in corporate bond. E ovviamente questa sensibilità si è sentita sia nelle fasi di calo che in quelle di ripresa delle ultime settimane.
Questi due ETF rappresentano sicuramente due tasselli essenziali per chi cerca di costruire un portafoglio obbligazione ben diversificato. La componente corporate e quella dei titoli di stato a lunga scadenza rappresentano due componenti di asset allocation che ritroviamo in tutti i principali portafogli degli advisor americani ai quali si affiancano, a seconda della strategia e del rischio che si intende correre, i prodotti di liquidità che investono in titoli di stato a breve scadenza, gli inflation linked (i TIPS in America), i bond high yield e quelle emessi sui mercati emergenti.
Buon compleanno ETF obbligazionari!