Il 2021 è stato un anno straordinario per il mercato azionario. Un indice globale aperto al rischio di cambio ha permesso ad un investitore italiano di guadagnare oltre il 30%. Ma ci sono state delle aree geografiche che hanno saputo fare meglio di un indice ampiamente diversificato come l'MSCI World? La risposta è sì ma come vedremo tra poco, chi si è distinto dalla media non l’ha fatto con percentuali clamorosamente elevate.
ETF geografici: ecco i migliori del 2021
Il Vietnam è risultato l’investimento migliore del 2021 dal punto di vista geografico: con un +40% l’ETF Xtrackers MSCI Vietnam ha guadagnato quest’anno il gradino più alto del podio. A distanza di una manciata di punti percentuali troviamo gli Stati Uniti con il celebre S&P 500. Già questo spiega perché un indice mondiale non è tanto distante essendo composto per oltre il 50% dalle azioni americane.
Il terzo gradino del podio è conteso sempre a brevissima distanza dai principali indici di Borsa di Russia e Taiwan. Interessante notare come quella di quest'ultimo Paese è una conferma, essendo delle quattro Borse citate quella con la performance migliore a distanza di 3 anni (+134% contro il +106% degli USA).
La sovraperformance dell'azionario globale si chiude con il Canada, che realizza un interessante +34%. La prima Borsa della zona Euro che troviamo in classifica è quella italiana (e questo non può che farci piacere) con un rotondo +25% che porta a +58% la performance complessiva degli ultimi 3 anni.
ETF geografici: ecco i peggiori del 2021
Quali sono state invece le Borse (e quindi gli ETF) che hanno fatto registrare le performance peggiori nel 2021? In coda al gruppo con variazioni negative in doppia cifra troviamo tutti Paesi emergenti. Questo spiega anche il perché l’indice MSCI Emerging Market ha archiviato il 2021 con un distacco di 25 punti percentuali rispetto al MSCI World (performance da inizio anno al +8%).
Il Brasile è risultata la Borsa peggiore al mondo con una flessione del 17%, che supera di pochissimo il calo 2021 delle azioni cinesi. Sul terzo gradino del podio troviamo la Turchia. Colpita duro dalla maxi svalutazione della lira turca, la Borsa di Istanbul chiude con un calo in doppia cifra l’anno.
Di queste tre solo la Cina può vantare una performance a 3 anni ampiamente positiva (+25%), mentre Turchia e Brasile ancora non sono in grado tuttora di offrire agli investitori dei ritorni positivi nel triennio. Tra i peggiori mercati azionari del 2021 vi è quello spagnolo, che archivia l'anno con un modesto progresso del 7%. Il 2021 si chiude quindi con risultati eccellenti per chi ha abbracciato il rischio (fonte dati Justetf.com al 27 dicembre 2021).