Il dollaro americano continua il rialzo nei confronti delle principali valute globali. La prospettiva di un rialzo dei tassi negli Stati Uniti ha messo le ali a un biglietto verde che ora comincia a fare sul serio non solo contro euro ma anche su diverse valute emergenti che solitamente soffrono quando la moneta americana si rafforza.
L’investitore che fino ad oggi per qualunque asset class investita in dollari ha guadagnato oltre l’8% in conto valutario, comincia a porsi la domanda se vale la pena mantenere aperto questo rischio.
Da qualunque prospettiva la si guardi, il rischio cambio è uno dei fattori più importanti nel determinare la volatilità di un investimento. Più impattante nel mondo obbligazionario, ma non irrilevante nemmeno nel mondo azionario.
Coprire i portafogli dal rischio di cambio: ecco come fare con gli ETF
I mercati finanziari sono sempre più evoluti e oggi ogni investitore ha la possibilità di aumentare o ridurre i rischi sulla base di valutazioni personali e/o di prospettiva di mercato. Coprire il pericolo cambio è possibile utilizzando strumenti che contengono nella loro denominazione la dicitura EUR hedged.
In questo caso è sempre giusto premettere che la copertura può avere un costo o, in alcuni casi, un premio. Essendo diretta espressione della differenza di tasso tra due valute, tra euro e dollaro in questo momento la copertura ha un costo che oscilla tra gli 80 e i 100 punti base all’anno. Se i tassi americani saliranno, aumentando ancora di più il differenziale rispetto a quelli europei, il costo della copertura aumenterà incidendo negativamente sui rendimenti dell’investimento.
Come per qualsiasi assicurazione che offre un servizio di eliminazione di un rischio, questa è oggi un costo che elimina una fonte di incertezza. L’aspetto interessante è che nel 2021 è praticamente possibile utilizzare strumenti EUR hedged per quasi tutte le asset class scambiate con ETF.
Copertura del rischio di cambio: ecco gli ETF per sfruttarla
Di seguito ho pensato di elencare alcuni strumenti che potrebbero essere utili a coloro che in questo momento sono investiti in strumenti a cambio aperto e decidono di ridurre i rischi:
- iShares MSCI World EUR Hedged - ISIN IE00B441G979 (azionario globale)
- iShares Core Global Aggregate Bond Hedged - ISIN IE00BDBRDM35 (obbligazionario globale)
- iShares S&P 500 EUR Hedged UCITS - ISIN IE00B3ZW0K18 (azionario USA)
- UBS ETF (LU) MSCI Europe (hedged to EUR) - ISIN LU1600334798 (azionario Europa)
- Xtrackers Global Inflation-Linked Bond EUR hedged – ISIN LU0290357929 (obbligazionario globale inflation linked)
- iShares USD High Yield Corporate Bond EUR Hedged - ISIN IE00BF3N7102 (obbligazionario US High Yield)
- iShares J.P. Morgan USD EM Bond EUR Hedged) - ISIN IE00B9M6RS56 (obbligazionario bond emergenti)
- UBS ETF (IE) CMCI Composite SF (hedged to EUR) - ISIN IE00B58HMN42 (commodity)
- Xtrackers Physical Gold EUR Hedged ETC - ISIN DE000A1EK0G3 (oro)
La copertura del rischio cambio è un esercizio che nel lungo periodo diversi studi hanno dimostrato essere irrilevante nella definizione della performance finale dell’investimento pur attenuando la volatilità. Tatticamente ci sono però momenti nei quali può essere utile capitalizzare i guadagni e in questo 2021 il dollaro è stato un generoso fornitore positivo di performance.