Il mondo delle obbligazioni corporate ad alto rendimento americane sta vivendo una forte accelerazione nelle emissioni. Il cambio di passo nella politica monetaria da parte della Federal Reserve con l’annuncio dell’avvio del tapering priva il mercato di quella liquidità che negli ultimi tempi ha garantito i collocamenti sul mercato anche da parte di società con rating modesti.
La prospettiva di un rialzo dei tassi di interesse della Fed nella seconda parte del 2022 allerta gli emittenti più fragili per costi di rifinanziamento che rischiano di alzarsi appesantendo la struttura finanziaria. Ecco spiegato perché le emissioni americane di bond non-investment grade hanno superato i 430 miliardi di dollari nel 2021, oltrepassando il record del 2020.
Emissioni bond high yield: attesa una contrazione delle emissioni
Come segnalato da Bloomberg in un suo recente articolo, gli analisti si attendono una contrazione delle emissioni compreso tra il 15% e il 25% stando alle indicazioni rispettivamente di Bank of America e Goldman Sachs.
Diverse società che temono un rialzo del premio al rischio richiesto dal mercato hanno accelerato la loro offerta di carta nelle ultime settimane. Sono un esempio le società operative nel mondo delle crociere, come Carnival e Royal Caribbean Cruises, ma anche aziende del comparto aereo come Delta Air Lines e United Airlines.
Come segnala sempre Bloomberg Intellingence, un indice high yield incorpora oggi un rendimento medio a scadenza del 4%, un tasso storicamente molto basso che incorpora basso livello di default per i prossimi anni. Un rendimento che rimane però attraente alla luce di tassi dei bond governativi a 5 anni poco sopra l’1% e una curva corporate investment grade che non supera il 2% di yield medio.
Bond ad alto rendimento: gli ETF per investirci
Questa lunga premessa ci serve per andare a monitorare l’andamento di un segmento ben popolato in termini di ETF quotati sul mercato italiano. Esistono infatti strumenti che investono in obbligazioni ad alto rendimento americani a duration standard che invece hanno come obiettivo quello dei titoli a più bassa duration. Lo strumento sicuramente a maggiore diffusione è quello di iShares che, con quasi 4 miliardi di masse, rappresenta un benchmark per la categoria.
L’ETF iShares USD High Yield Corporate Bond (ISIN IE00B4PY7Y77 classe a distribuzione che rappresentiamo nel grafico nella versione prezzo) offre alla data del 10 novembre un rendimento a scadenza medio ponderato del 3,6%, con una duration effettiva di 3,7.
Il costo dello strumento è lo 0,5%, la replica è fisica e la tracking difference degli ultimi 10 anni (ovvero la differenza tra andamento del NAV e dell’indice sottostante iBoxx USD Liquid High Yield Capped) è di assoluto rispetto essendo contenuta a meno di 20 punti base per anno. Il settore energia rappresenta quello più “pesante” con il 20% di ponderazione.
Per chi volesse accorciare la duration, aspetto che nel mondo high yield appare poco sensato alla luce dei numeri già contenuti di duration visti poco fa, può andare sull’ETF di Pimco US Short-Term High Yield Corporate Bond Index (ISIN IE00B7N3YW49 a distribuzione).
Attenzione però perché questo ETF presenta un profilo di rischiosità minore in termini di duration (1,7) ma maggiore in termini di rischio emittente. Stando all’ultimo factsheet pubblicato da Pimco, il rendimento medio a scadenza è infatti del 4,4%, superiore a quello espresso dall’ETF di iShares.
Il costo del prodotto è similare (0,55%) mentre i dati di tracking difference sono decisamente peggiori, con l’ultimo anno che ha mostrato una performance dell’ETF peggiore rispetto all’indice benchmark di oltre l’1%. In sintesi un mercato, quello high yield americano, che cerca di muoversi velocemente alla ricerca delle condizioni più favorevoli prima delle strette monetarie previste per il 2022.
La maggior quantità di carta immessa sul mercato potrebbe provocare anche un innalzamento del premio al rischio richiesto da investitori che negli ultimi 5 anni hanno comunque raccolto mediamente il 4,4% annuo al netto dell’effetto cambio.