Oggi risulta relativamente facile costruire con due soli ETF un portafoglio di investimento bilanciato tra azioni e obbligazioni. Se si vuole avere il pieno controllo sulla fase di ribilanciamento, al posto di un prodotto passivo che ogni giorno mantiene ribilanciati i pesi delle varie asset class, un investitore può scegliere di investire su due ETF globali compiendo le scelte che ritiene più opportune per effettuare una delle operazioni più semplici ma efficaci di gestione del rischio.
Tra le motivazioni che però potrebbero portare un investitore alla scelta di due ETF distinti per asset class piuttosto che uno solo bilanciato (vedi ad esempio Vanguard LifeStrategy) c’è anche la necessità di limitare alcuni fattori di rischio. Rischio di tasso, di emittente oppure di cambio. Proprio di questo ultimo vorrei parlare in questo articolo.
Il rischio di cambio si configura come quella maggiore volatilità che subisce un prodotto oppure un portafoglio di investimento a causa delle oscillazioni valutarie. Che quindi aggiungono rischio al classico rischio di mercato che si materializza con l’oscillazione nel prezzo di azioni e obbligazioni in valuta locale.
Il rischio di cambio non si presenta in tutti gli ETF azionari e obbligazionari che investono in azioni della zona Euro oppure in titoli di stato di Eurolandia. Il rischio di cambio è invece presente, in percentuali diverse a seconda dell’esposizione geografica, su ETF che investono in azioni e obbligazioni mondiali.
Un ETF che investe sullo S&P500 ha un rischio di cambio 100% dollaro; nel caso di un ETF che investe sulla borsa inglese FTSE100 l’investimento subirà nel bene o nel male le oscillazioni della sterlina come fattore aggiuntivo di rischio. Stesse considerazioni che valgono per il mercato obbligazionario, quello che teoricamente dovrebbe essere più “tranquillo” sotto il profilo della volatilità.
Su un ETF che investe in azioni globali questo rischio cambio non sarà aperto per il 100% del prodotto ma solo per quella quota parte (comunque considerevole) che non investe in azioni e obbligazioni quotate in euro.
Oggi però l’offerta di ETF è talmente ampia da consentire all’investitore di mettere sotto controllo anche il rischio di cambio su un portafoglio di impronta globale.
Investire azzerando il rischio di cambio: Eur Hedged
Esistono infatti diversi ETF che incorporano nella loro politica di gestione la copertura del rischio cambio. Con la dicitura Eur Hedged possiamo trovare oggi tutto quello che serve per investire con due soli ETF su scala globale e sterilizzare completamente il rischio valutario.
L’effetto collaterale di questa scelta è un costo leggermente più alto nei prodotti utilizzati e il costo di copertura, invisibile nei KID, ma presente per la maggior parte delle valute con rendimento più alto di quello della zona euro.
Per investire sul mercato azionario globale a rischio di cambio assente, l’ETF iShares Msci World eur hedged con un costo di 0,55% all’anno assicura un presidio dell’azionario globale. Lo stesso emittente offre anche la versione SRI per chi preferisce investire in maniera sostenibile. Xtrackers è presente con un ETF che investe sempre replicando l’indice Msci World a cambio coperto con replica sintetica e un costo inferiore (0,39%) l’anno. Stesso discorso lato ESG con un ETF di Xtrackers che costa 0,25% l’anno (Msci World ESG eur hedged). Allargando il campo all’azionario globale che comprende non solo i paesi sviluppati ma anche quelli emergenti, SPDR è presente sul mercato con l’ETF Msci All Country World Eur Hedged.
Sul versante obbligazionario il prodotto ideale per capitalizzazione, storia e costi è l'Xtrackers Global Government Bond Eur Hedged che al costo di 0,25% assicura un presidio sul mondo obbligazionario mondiale. Disponibile anche l’ETF di Xtrackers in versione inflation linked bond a cambio coperto. Per chi preferisce un unico prodotto obbligazionario contenente anche le emissioni corporate iShares è presente con il suo Core Global Aggregate Bond al costo di 0,1% l’anno in versione Eur Hedged.
Investire sterilizzando il rischio di cambio non è mai stato così facile. Accettando qualche punto base in più di costi e ovviamente subendo l’onere dei costi di copertura per azzerare il rischio cambio, il fattore valutario può essere completamente eliminato con ETF Eur Hedged che investono nelle azioni e obbligazioni mondiali.