Investire nelle azioni mondiali è forse il miglior modo per diversificare e investire in maniera oggettiva sui mercati finanziari. Sempre più famosi investitori come Warren Buffett, celebrano la modalità di investimento in fondi indice o ETF con una esposizione globale e soprattutto passiva. Andare a comprare con un unico prodotto il mercato azionario con i pesi definiti per capitalizzazione, è la miglior ricetta quanto meno per chi piccoli capitali da impiegare, evitando così di incorrere nel classico errore di iperpersonalizzare l’asset allocation rincorrendo sovra e sotto pesi vari. Anche questa una forma di gestione attiva degli investimenti ottenuta con onerosità decisamente più elevate a carico dello stesso investitore.
Il fondo passivo che investe a livello globale essendo ribilanciato in automatico rimuove al piccolo investitore l’incombenza di dove adeguare continuamente la sua esposizione originaria. Il mercato degli ETF offre oggi una risposta molto completa ed efficiente a coloro che vogliono sposare questa filosofia di investimento semplice e low cost.
Focus sul Msci World e sull’indice ACWI
Quotati su Borsa Italiana troviamo quasi 400 ETF etichettati come globali, ma in realtà questa statistica è viziata dalla presenza di numerosi ETF tematici o settoriali che naturalmente non si sposano con la filosofia citata sopra. L’investimento nelle società a grande capitalizzazione mondiali senza particolari bias tematici o settoriali.
Basta ordinare questa selezione di ETF per masse amministrate e ci rendiamo subito conto che in realtà il numero di ETF azionari globali quotati sul mercato è sì numericamente consistente, ma concentrato su poche case di gestione e soprattutto pochi indici. Msci e Ftse soprattutto. Questi due indici sono infatti replicati da iShares con l’ETF monstre Core Msci World da oltre 40 miliardi di euro di masse, e da Vanguard con il FTSE All World da 8 miliardi di masse. Xtrackers, Hsbc e Lyxor seguono in termini di capitalizzazione sempre replicando l’indice Msci World. Qui però si si impone un chiarimento.
Msci World è un indice che investe in oltre 1500 società seguendo il criterio del peso per capitalizzazione sulle principali società globali ma dei Paesi sviluppati. Se si vuole avere in un unico prodotto anche le azioni dei Paesi emergenti bisognerà scegliere un ETF che replica l’indice ACWI (che sta per All Country World Index). Esattamente quello che fa Vanguard con il suo All World. Il clone del Msci World (seppur con qualche sfumatura su certi paesi come Polonia e Corea del Sud ad esempio) è il Vanguard l’ETF Ftse Developed World.
Il consiglio, per chi vuole limitare al massimo il numero dei prodotti, è ovviamente quello di andare su ETF che comprendono anche i Paesi emergenti all’interno del loro paniere.
Esiste però anche la possibilità di sposare in pieno il progetto di sostenibilità utilizzando uno dei tanti ETF ESG presenti sul mercato. Ubs e iShares si contendono lo scettro di ETF sostenibili con maggiore capitalizzazione per paesi sviluppati; nella versione allargata All Country segnaliamo l’ETF da quasi 1,5 miliardi di masse di Xtrackers (AC ESG World Screened).
Possibile anche investire coprendo il rischio di cambio attraverso l’utilizzo di strumenti Eur hedged (sia in versione paesi sviluppati che allargata ACWI) oppure andare a colpire direttamente stili di investimento fattoriali come il value, le small caps, gli alti dividendi, ecc…. La casa di investimento VanEck offre infine un paniere di azioni mondiali sviluppati in versione Equal Weight, ovvero non pesate per capitalizzazione ma tutte con la stessa proporzione.
Per chi ricerca quindi semplicità, convenienza e una diversificazione spinta ai massimi livelli, indubbiamente oggi il mercato degli ETF offre strumenti molto liquidi e utili per raggiungere l’obiettivo. Integrando questi ETF con altri prodotti globali obbligazionari si può raggiungere agevolmente il risultato di asset allocation bilanciate e mondiali che non richiedono nessun tipo di manutenzioni periodiche per essere sempre allineate al mercato.