Cercando fra le piattaforme di peer to peer lending online sicuramente avrai sentito parlare di Criptalia, un progetto italiano giovane e con una grande prospettiva di crescita. Ma cosa è Criptalia? Di che cosa si occupa nel dettaglio?
Criptalia è una piattaforma di P2P Lending fondata nel 2018 da Diego Dal Cero. Il nome dell’azienda è Criptalia Srl, ed ha sede in Italia, a Bergamo. Il funzionamento del sistema dietro alla piattaforma è simile a quello dei sui competitor: è possibile prestare il proprio denaro a PMI italiane ed ottenere in cambio una remunerazione del capitale sotto forma di interessi.
Ciò che differenzia Criptalia rispetto alle altre è il fatto che la società utilizza la tecnologia blockchain per rendere gli investimenti più trasparenti, ma soprattutto più sicuri. La società è ancora poco conosciuta rispetto alle fintech straniere del settore come Bondora e Mintos, ma ha delle caratteristiche interessanti che potrebbero catalizzare l’attenzione degli investitori. Anzitutto, Criptalia non ha nessun costo per l’investitore, al netto delle imposte.
La seconda caratteristica importante riguarda le tasse: Criptalia fa da sostituto d’imposta, perciò l’utente non si dovrà preoccupare di versarle in sede di dichiarazione dei redditi, come invece accade con le società estere.
La terza caratteristica di Criptalia è l’utilizzo della blockchain per la gestione degli investimenti, inoltre la società sceglie di focalizzarsi su progetti italiani ed europei lanciati dalle piccole-medie imprese, il vero motore trainante dell’economia del Vecchio Continente. Vediamo ora nel dettaglio tutto quello che c’è da sapere su Criptalia, come investire tramite questa piattaforma e quali sono i rendimenti offerti.
Criptalia: come funziona
Come accennato precedentemente Criptalia è una società fintech con sedi in Italia e Spagna. Si tratta di una piattaforma di peer to peer lending che raccoglie capitali da privati o altre persone giuridiche e li convoglia verso il finanziamento di progetti avviati dalle PMI.
L’obiettivo di Criptalia è quello di offrire alle piccole e medie imprese, che da sole producono circa il 70% del PIL dell’Eurozona, una nuova forma di finanziamento, basato sulla raccolta di capitali in crowdlending. Ciò che differenzia l’operato della società rispetto ai suoi competitor è, come spiegato prima, è l’uso della blockchain per rendere tracciabile e sicuro ogni step dell’investimento.
In particolare la società sfrutta la stessa tokenizzazione di Ethereum: ogni credito vantato dell’investitore è rappresentato da un security token, i cui movimenti vengono iscritti nel registro della blockchain. Gli utenti del servizio possono finanziare progetti per far crescere un’azienda italiana o comunque europea con un budget minimo di 20 euro. L’utente verrà remunerato con interessi periodici o potrà rimettere in vendita il suo credito sul mercato secondario.
Per la gestione dei fondi Criptalia si appoggia a Mangopay, un istituto di moneta elettronica francese (non autorizzato dalla Banca d’Italia). Mangopay attribuisce un codice IBAN a ogni investitore per raggiungere il proprio conto Criptalia e eseguire le operazioni di deposito e prelievo. Per la legge europea un istituto di moneta elettronica come Mangopay non può offrire credito a privati. Pertanto i tuoi risparmi depositati sul conto Criptalia sono da considerarsi al sicuro.
Criptalia: come si investe
All’interno della sezione Marketplace Criptalia raccoglie tutti i progetti in fase di finanziamento e quelli già finanziati. Le proposte possono essere variegate: dall’innovazione tecnologica dall’efficientamento energetico alle ristrutturazioni.
Ciascun progetto su Criptalia riporta diverse informazioni: l’obiettivo minimo della campagna, il rendimento, la durata del prestito e la data di chiusura della raccolta. Tutte le proposte devono superare tre fasi di analisi: la società gestisce in prima persona la due diligence, valutando con attenzione l’azienda e l’idea da finanziare.
Sul sito è comunque possibile avere informazioni dettagliate sulla società che richiede il finanziamento, leggere la business idea e il business model, conoscere gli stakeholder e molto altro ancora. Tutti i progetti all’interno del Marketplace hanno anche un simulatore che aiuta l’utente nella proiezione dell’investimento, potranno essere visualizzati i rendimenti totali le cedole mensili per avere un’idea completa del cashflow previsto.
Il Marketplace di Criptalia ospita due tipi di progetti: Bullet e Amortising. La differenza sta nella composizione dell’interesse. I progetti Bullet rimborsano l’intero capitale a scadenza mentre gli Amortizing invece iniziano a rimborsare il capitale gradualmente già dal primo mese di pagamento.
Questo fa sì che i progetti Amortising rimborsino l’investitore più rapidamente, permettendogli di impegnare più in fretta il capitale. Questo spiega perchè le proposte Bullet hanno di solito un rendimento leggermente più alto.
Criptalia, come altre piattaforme di lending crowdfunding, offre la possibilità di vendere il proprio credito su un mercato secondario. In questo modo è possibile per gli investitori godere di maggiore liquidità svincolandosi in anticipo dal prestito. Gli acquirenti d’altra parte possono comprare il credito a un costo più basso ma ottenere comunque un certo rendimento fino a scadenza.
Criptalia: costi, rendimenti e tassazione
Sul tema dei costi non vi è molto da dire su Criptalia: chi investe in crowdlending tramite la società non deve pagare nulla al di fuori delle imposte. Tutto il guadagno di Criptalia è generato dal tasso di interesse sul finanziamento offerto alle aziende. I privati non sostengono alcun costo, dall’apertura dell’account fino all’incasso dei rendimenti.
A proposito di rendimenti, i progetti da finanziare su Criptalia offrono interessi di tutto rispetto. La maggior parte delle opportunità finanziate finora propone un ritorno potenziale compreso tra il 7% e 9% lordo annuo. Le campagne di crowdfuding di tipo Bullet tendono ad avere dei rendimenti maggiori rispetto a quelle Amortising, per sopperire il minor effetto di interesse composto.
Considerando l’imposta italiana del 26%, i guadagni proposti dai progetti Criptalia variano tra il 5,18% e 6,66% l’anno. Tuttavia, è bene ricordare che non si è immuni da rischi: investire nel P2P lending su Criptalia può comportare la perdita parziale o totale del capitale.
Un modo per ridurre questo rischio consiste nel prestare il proprio capitale a più imprese. In questo modo se dovesse fallire un’impresa l’intero capitale investito non sarebbe completamente compromesso. Importante notare che Criptalia agisce come sostituto d’imposta per gli investitori italiani. Si tratta di un vantaggio non da poco che la rende ancora più interessante rispetto alle altre piattaforme di lending crowdfunding estere. Sarà la società a fare da sostituto d’imposta, trattenendo automaticamente a monte il 26% dei rendimenti lordi.
Quindi, in sede di dichiarazione dei redditi l’utente non avrà nulla da presentare, eccetto per le operazioni sul mercato secondario: se si opera realizzando un profitto dalla compravendita di crediti, allora sarà necessario comunicare quei rendimenti al fisco. Criptalia infatti agisce da sostituto d’imposta solamente sul mercato primario.