In una società 4.0 in cui il Fintech sta assumendo un ruolo fondamentale in tutti i settori, la lotta tra le aziende è su un aspetto ben preciso: offrire al cliente un’esperienza (user-experience) sempre più reale, affidabile e intuitiva. E, come gli altri settori, anche quello bancario, non può prescindere da questa trasformazione tecnologica e digitale.
Proprio per questo, concetti come open banking, API, acronimo di Application Programming interface, sono ormai entrati di prepotenza nel nostro mondo finanziario e sociale. Diventandone protagonisti indiscussi.
Visionare il proprio saldo in qualsiasi momento, effettuare operazioni bancarie senza prendere un appuntamento e rivolgersi allo sportello (e non pagare di conseguenza le commissioni) sono alcuni dei tanti vantaggi forniti dall’open banking e dalle API. Ecco perché, adesso, andremo a vedere nel dettaglio cosa è un’interfaccia di programmazione di un’applicazione e come funziona.
API: cosa sono e come funzionano
In termini molto semplici, una API non è altro che un software intermediario che permette a due applicazioni di poter “parlare” l’una con l’altra per scambiarsi informazioni essenziali per dar vita a dei servizi prettamente incentrati sul cliente. Per fare un esempio molto basico, l'API potrebbe essere visto come il cameriere che prendendo l’ordinazione del cliente fa da “intermediario” tra cliente e cucina.
Anche se tutti noi pensiamo di non vederle e di non sapere cosa siano (visto che “sono gli attrezzi del mestiere” degli sviluppatori), in realtà le API sono costantemente presenti e le utilizziamo in ogni momento della giornata. Prenotare un biglietto aereo o del cinema, ne è un esempio.
API: perché sono importanti per il Fintech
L’uso delle API ha trovato ampio seguito nel settore finanziario. Grazie alla PSD2, la direttiva europea sui pagamenti digitali dei clienti, le banche europee sono state obbligate ad aprire le proprie API a società Fintech e ad altre aziende che si occupano di prodotti e servizi finanziari.
Ciò ha dato vita a una rivoluzione bancaria digitale che ha permesso da una parte alle società esterne di avere l’accesso ai dati di pagamento e, dall’altra, di far entrare in auge l’open banking, ossia la condivisione dei dati tra i diversi attori dell’ecosistema bancario.
Tanto per fare qualche esempio, Mastercard, proprio grazie alle API riesce a fornire ai propri clienti quelle soluzioni utili per rendere l’acquisto, e quindi il pagamento, più agevole: l’accettazione dei pagamenti per l’e-commerce, l’abilitazione al il servizio di trasferimento di denaro attraverso più canali di accesso.
Allo stesso modo funziona per esempio PayPal. E l’elenco sarebbe infinito, visto che grazie alle API sono nate per esempio Apple Pay, Google Pay o Amazon Pay.