L’eredità del 2022, che continuerà a farci compagnia anche nel 2023, è rappresentata dalla volatilità. Anni di politiche monetarie e fiscali iper-espansive hanno abituato bene gli operatori che, alle prese con un contesto che è stato ribaltato in pochi mesi, sono spesso vittime di un eccesso di nervosismo.
Questo produce forti oscillazioni che finiscono per tradursi in perdite di portafoglio. Nonostante l’outlook sui prossimi mesi sia improntato all’ottimismo, in una situazione di questo tipo è necessario disporre di prodotti che permettano di assorbire questi ribassi difendendo i nostri investimenti.
Ma, allo stesso tempo, la necessità di protezione non può farci dimenticare l’obiettivo primario: quello di ottenere un ritorno dai nostri investimenti.
Da UniCredit arrivano 21 nuovi Fixed Cash Collect
Negli ultimi giorni UniCredit Bank AG ha messo sul mercato una nuova serie di 21 Fixed Cash Collect Certificate Autocallable Worst Of su azioni e indici italiani, europei e americani.
Con scadenza fissata tra tre anni (dicembre 2025), questi nuovi Certificate hanno come sottostanti panieri di azioni e indici italiani, europei e americani e pagano un premio fisso mensile incondizionato che va da un minimo dello 0,40% (pari al 4,8% annuo) a un massimo dello 0,90% (10,8% annualizzato) a seconda dei sottostanti e della presenza o meno dell’effetto airbag a scadenza.
Il livello di barriera è particolarmente profondo e pari al 50% del valore iniziale delle azioni o degli indici per tutti gli strumenti.
Come funzionano questi certificati?
Grazie ai Fixed Cash Collect Certificate, gli investitori possono di ricevere premi mensili non condizionati all’andamento dei sottostanti. Inoltre, si tratta di prodotti che prevedono la possibilità di rimborso anticipato: tra meno di un anno, a partire da dicembre 2023, se il valore del sottostante che, all’interno del paniere, ha registrato il rendimento peggiore sarà pari o superiore al valore di rimborso, il Certificate scadrà anticipatamente rimborsando il valore nominale di 100 euro.
La soglia che permette il rimborso non è fissa, poichè grazie all’effetto Step-Down, questo livello scende del 5% ogni trimestre: al 100% a dicembre 2023, dopo tre mesi sarà possibile ottenere il rimborso anticipato nel caso in cui l’azione o l’indice con la performance peggiore quoti ad un livello maggiore o uguale al 95%. Questo livello scenderà al 90% dopo altri tre mesi e continuerà a ridursi sino ad arrivare al 65% del valore iniziale.
Arrivando a scadenza, fissata come detto a dicembre 2025, l’investitore si trova davanti a due scenari:
- se il sottostante con la performance peggiore all’interno del paniere ha un valore pari o superiore al valore della barriera, il Certificate rimborsa 100 €, oltre al premio;
- se il sottostante con la performance peggiore all’interno del paniere ha un valore inferiore al livello della barriera, il Certificate rimborsa un valore inferiore a 100 €, oltre all’ultimo premio
incondizionato.
Un elemento a favore della scelta dei Certificati di investimento è rappresentato dalla fiscalità: i redditi da Certificate sono considerati redditi diversi (aliquota fiscale 26%) e possono quindi compensare minusvalenze pregresse in portafoglio.
Ovviamente si tratta di prodotti negoziati sul mercato EuroTLX di Borsa Italiana dalle ore 09.05 alle ore 17.30 nei giorni di Borsa aperta, la liquidità è garantita in acquisto e vendita da UniCredit Bank AG.
Sottostanti e premi di questi Fixed Cash Collect
Per quanto riguarda i sottostanti, la quasi totalità dei nuovi prodotti contenuti in questa nuova serie di Cash Collect è composta da certificati con 3 titoli sottostanti.
È possibile scegliere prodotti su titoli esteri (DE000HC2YPZ9, con sottostanti Airbnb, Lufthansa e Visa con premio mensile dello 0,85%), certificati sui big di Piazza Affari (DE000HC2YQ22, nel cui basket troviamo Enel, Eni ed Intesa Sanpaolo) e prodotti che mixano la provenienza geografica (DE000HC2YQA0, nel paniere troviamo il Credit Suisse, Enel e Volkswagen).
Ovviamente, nel caso in cui si investa in un certificato con azioni denominate in una valuta diversa dall’euro, il prodotto è dotato dell’opzione “Quanto”, che lo rende immune dall’oscillazione del cambio tra l’euro e la valuta sottostante.
A causa della minore volatilità, i certificati con indici azionari offrono in genere rendimenti più contenuti (DE000HC339A2, strutturato sull’Euro Stoxx 50, sul Ftse Mib e sullo S&P500 paga lo 0,45%).
Attenzione all’effetto Airbag
Inoltre in quest'ultima emissione alcuni certificati (quelli contrassegnati dai codici Isin DE000HC31144, DE000HC31102, DE000HC31128, DE000HC31110, DE000HC31136 e DE000HC310Z0) presentano l’effetto Airbag: questo caso, che si applica all’ipotesi del sottostante con la performance peggiore all’interno del paniere con un valore inferiore al livello della barriera, prevede un “cuscinetto”, un airbag appunto, che permette di ridurre le perdite legate al prodotto.
Come un Airbag, questa clausola permette di attutire le perdite non seguendo in maniera lineare la performance del sottostante peggiore. Per esempio, nel caso in cui il sottostante peggiore dovesse chiudere con una perdita del 60% rispetto al valore iniziale, il rimborso sarebbe pari a 80 € (40 € senza l’Airbag), oltre a tutti i premi pagati durante la vita del prodotto (che ricordiamo essere incondizionati).
Per quanto riguarda i singoli prodotti, si va da quello sui big del comparto auto (quello con Isin DE000HC31144 ha come sottostanti Ford, Tesla e Volkswagen e corrisponde lo 0,9% mensile) a quello che punta su semiconduttori e comparto industriale (DE000HC310Z0, con sottostanti AMD, STMicroelectronics e CNH Industrial e premio allo 0,5%).
Un esempio pratico
Prendiamo come esempio il certificato Cash Collect Worst of Autocallable su paniere composto da Bper Banca, Prysmian e STMicroelectronics caratterizzato dal codice Isin DE000HC2YQ71.
Si tratta di un prodotto che presenta livelli di strike dei tre titoli rispettivamente fissati a 3,641, a 14,446 ed a 35,445 euro. Come per tutti i prodotti di questa serie, i livelli barriera si attestano al 50% del valore iniziale, quindi per Bper Banca a 1,8205 euro, per Prysmian a 7,223 euro e nel caso di STMicroelectronics a 17,7225 euro.
Il premio mensile è dello 0,7% e la scadenza, comune a tutti i prodotti, è fissata per l’11 dicembre 2025. Come detto, il premio non è soggetto a condizioni, e quindi, indipendentemente dall’andamento dei tre sottostanti, gli investitori ogni mese incasseranno lo 0,7%.
Da dicembre 2023, se il valore dell’azione con la performance peggiore sarà pari o maggiore del valore di rimborso, il certificato scadrà anticipatamente. Questo valore è pari al 100% a dicembre 2023 e si riduce del 5% ogni tre mesi fino ad arrivare al 65% dello strike.
Quindi, se a dicembre 2023 il peggiore dei tre titoli dovesse quotare ad un livello pari o maggiore dei tre livelli iniziali (3,641 euro per Bper Banca, 14,446 per Prysmian e 35,445 euro nel caso di STMicroelectronics), il certificato scadrà anticipatamente. Dopo tre mesi la scadenza anticipata sarà facilitata perchè questo livello passerà dal 100% al 95%, dopo altri tre mesi scenderà al 90% e così via.
A scadenza, se il peggiore dei tre sottostanti quoterà ad un livello pari o superiore alla barriera, l’investitore incasserà 100 euro più il premio. Nel caso in cui il peggiore dovesse scambiare sotto la barriera, il Certificato rimborserà un valore inferiore a 100 euro. Ipotizziamo che il titolo STMicroelectronics faccia registrare la performance peggiore con un quotazione a scadenza di 14,178 euro (40% del valore iniziale), quindi inferiore ai 17,7225 euro della barriera: in questo caso l’investitore riceverà 40 euro più il premio incondizionato.
Il giudizio dell’Ufficio Studio di Investire.biz
Grazie a livelli barriera decisamente conservativi (non sono molti i prodotti sul mercato che possono vantare una barriera al 50%) ed a premi mensili corrisposti senza tenere conto dell’andamento del sottostante, si tratta di prodotti caratterizzati da un buon bilanciamento in termini di rischio/rendimento.
In un contesto già di per sè conservativo, alcuni prodotti permettono inoltre di beneficiare della protezione offerta dall’Airbag, che riduce le potenziali perdite che potrebbero essere registrate nello scenario avverso.