Con lo scoppio della pandemia di Covid-19, le società del settore farmaceutico hanno assunto un’importanza primaria grazie al loro impegno nello sviluppo dei vaccini e nonostante la fase più critica dell’emergenza sanitaria sembra ormai alle spalle, il tema della vaccinazione potrebbe perdurare ancora a lungo.
Le campagne di vaccinazione potrebbero essere un fenomeno che si protrarrà nel tempo: di recente infatti il CEO di Pfizer, Albert Bourla, ha affermato che probabilmente si dovrà effettuare una vaccinazione anti-Covid ogni anno dal momento che, come hanno confermato alcuni studi, l’efficacia dei sieri cala nel tempo.
La pandemia ha fatto comprendere ancor di più l’importanza del settore farmaceutico. Grazie alle società di questo comparto infatti si è riuscito ad ottenere in breve tempo dei vaccini ritenuti sicuri ed efficaci dai principali istituti per la sicurezza dei farmaci a livello globale come la US Food and Drug Administration e l’European Medicines Agency (EMA).
Settore farmaceutico: le previsioni di Airfinity per il 2022
Secondo Airfinity i produttori di vaccini mRna come BioNTech/Pfizer e Moderna domineranno il mercato dei sieri (non cinesi) contro il Covid-19 nel 2022, generando un fatturato combinato di 93,2 miliardi di dollari, quasi il doppio nel 2021, secondo le più recenti previsioni. Secondo gli esperti, Pfizer dovrebbe vendere vaccini Covid per un valore di 54,5 miliardi di dollari e Moderna per 38,7 miliardi di dollari.
Le cifre sono di gran lunga superiori alle stime di consenso degli analisti, rispettivamente pari a 23,6 e 20 miliardi di dollari. Airfinity, si legge sul Financial Times, prevede che il mercato dei vaccini sarà supportato il prossimo anno dai governi delle principali economie mondiali, i quali acquisteranno dosi di richiamo e accumuleranno scorte per proteggersi da nuove varianti.
Dal 2022 in poi verranno ordinate più di 10 miliardi di dosi di richiamo, con solo 198 milioni destinate alle nazioni a basso reddito, ha affermato Airfinity. Visto il potenziale di questo settore, ad attirare la nostra attenzione è stato il Certificato Cash Collect Maxi Coupon Worst Of di Société Générale con ISIN XS2347868148 legato proprio a questo tema, che ha come sottostanti Moderna, BioNTech e CureVac.
Investire nel settore farmaceutico con i Certificati
Come accennato precedentemente, la situazione descritta sul settore farmaceutico è interessante se si guarda al Cash Collect Maxi Coupon di Société Générale con ISIN XS2347868148. Questo prodotto è quotato sul mercato EuroTLX di Borsa Italiana ad un prezzo di emissione, pari al Valore Nominale, di 100 euro e con scadenza massima di 3 anni.
Il prodotto consente all’investitore di beneficiare di un maxi coupon incondizionato del 11% (corrisposto il 14 dicembre 2021 indipendentemente dall’andamento dei titoli sottostanti) e di un flusso cedolare bimestrale dello 0,6% lordo (3,60% annualizzato lordo), con effetto memoria, a condizione che, alle varie date di valutazione, il sottostante con la performance peggiore del paniere sia pari o superiore alla Barriera (22,05 dollari per CureVac, 154,68 dollari per Moderna e 123,285 euro per BioNTech), fissata al 50% dei rispettivi prezzi Strike.
Dal 7 ottobre 2022, sempre su base bimestrale, se il sottostante con la performance peggiore del paniere è pari o superiore al suo rispettivo Strike (44,1 dollari per CureVac, 309,36 dollari per Moderna e 246,57 euro per BioNTech), il prodotto sarà rimborsato anticipatamente e si riceverà il Valore Nominale pari a 100 euro più il Premio del periodo e quelli eventualmente non pagati in precedenza.
Alla Data di Valutazione Finale, il 7 ottobre 2024, a condizione che il prodotto non sia stato rimborsato anticipatamente, potranno verificarsi due scenari:
1 - Se il prezzo del sottostante peggiore del paniere è pari o superiore alla Barriera, si riceverà il Valore Nominale di 100 euro più il premio del periodo e quelli non eventualmente pagati in precedenza.
2 - Se il prezzo del sottostante peggiore del paniere è inferiore alla Barriera sul Capitale l’investitore riceverà un importo commisurato alla performance del sottostante peggiore del paniere, con conseguente perdita sul capitale investito.
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