Il settore automotive ha subito un’importante frenata a causa del Coronavirus con due effetti principali: il primo è relativo all’approvvigionamento della componentistica con le catene di produzione bloccate dalle misure restrittive in Cina, il secondo concerne invece la flessione delle immatricolazioni, che nel 2020 hanno segnato una brusca flessione.
A guadagnare quote di mercato sono invece le vetture elettriche, complici soprattutto l’accelerazione del processo di decarbonizzazione sostenuto dai piani di stimolo dei principali Paesi del mondo e i più stringenti parametri sulle emissioni imposti dai regolatori. L’interesse crescente per questo tipo di automobili si evidenzia anche da una ricerca di Canalys, che mette in luce come lo scorso anno le vendite globali siano cresciute del 39% sul 2019 contro un -14% delle automobili passeggeri.
Le previsioni della società sono per una quota di mercato che potrebbe passare dal 5% a quasi il 50% entro il 2030. Interessante sottolineare come a spingere questa tendenza siano Europa e Cina, con gli USA che in questo senso sono rimasti indietro. Un aiuto a tal proposito potrebbe arrivare dal nuovo piano infrastrutturale di Joe Biden, che prevede di destinare 174 miliardi di dollari per le auto elettrificate prodotte in America con un programma di sconti e incentivi, destinando risorse a Stati e Governi locali per creare 500.000 stazioni di ricarica entro il 2030 e per elettrificare bus scolastici e veicoli federali.
Se si guarda oltre gli attuali problemi di approvvigionamento dei semiconduttori, richiesti dalle automobili alimentate a batteria in misura 15 volte superiore a quelli a combustibile fossile, il trend appare interessante se si pensa che gli USA intendono arrivare a emissioni zero entro il 2035, la Cina entro il 2060 e l’Unione Europea entro il 2050. In tale scenario appare interessante guardare al Certificato Cash Collect con Maxi Premio di UniCredit con ISIN DE000HV4LWT8 e sottostante rappresentato da un paniere composto dalle azioni Tesla, Volkswagen e Ford.
Analisi dei sottostanti
Un altro elemento interessante da mettere in luce è la crescente attenzione delle compagnie automobilistiche più tradizionali verso l’elettrico. In questo senso Volkswagen è il caso più emblematico: l’azienda ha infatti annunciato l’intenzione di vendere il 70% di veicoli a emissioni zero in Europa entro il 2030, oltre a creare sei gigafactory.
Una delle criticità di questo tipo di automobili però è il loro costo elevato. Per abbassare questo fattore l’azienda tedesca ha intenzione di puntare allo sviluppo di batterie allo stato solido, dotate di più autonomia, minori tempi di ricarica e spese inferiori del 50% rispetto alle quelle attualmente sul mercato.
Queste verranno inserite in tutti i veicoli del gruppo entro il 2030. Anche Ford ha confermato il suo impegno nel comparto delle auto elettriche. In sede di pubblicazione dei risultati del 4° trimestre 2020 la società ha dichiarato di voler aumentare gli investimenti su vetture elettriche ed autonome a 29 miliardi di dollari entro il 2025.
Tesla è invece la società simbolo per il settore automotive elettrico. Contro ogni previsione le consegne di veicoli della società hanno sfiorato l’ambizioso target dei 500.000 veicoli consegnati nel 2020, e il primo trimestre 2021 ha nuovamente sorpreso le attese degli analisti con un record di 184.800 unità. Le ambizioni dell’Amministratore Delegato Elon Musk sono grandi: nell’anno in corso punta infatti a vendere 1 milione di veicoli. Oltre a questo, Tesla intende aprire la sua prima gigafactory in Europa entro quest’anno, che sarà localizzata in Germania.
Struttura del Certificato
Il Certificato Cash Collect con Maxi Premio iniziale di UniCredit con ISIN DE000HV4LWT8 è quotato sul SeDeX di Borsa Italiana dal 9 aprile 2021 ad un prezzo di 100 euro. Con questo prodotto gli investitori possono puntare ad una maxi cedola iniziale pari al 15% lordo sul Valore Nominale e a successivi premi trimestrali del 3,15% lordo a patto che alle date di valutazione il prezzo del sottostante peggiore del paniere abbia un prezzo uguale o superiore alla Barriera, posta al 50% dello Strike iniziale.
Due le opzioni che costituiscono la struttura di questo prodotto:
- Opzione Autocallable: da ottobre 2021 permette al prodotto di scadere anticipatamente a patto che alla Data per il Rimborso Anticipato il prezzo di tutti i sottostanti del paniere sarà ad un livello pari o superiore a quello del Livello di Rimborso Anticipato, posto al 100% del Valore Iniziale.
- Opzione Quanto: protegge dalle fluttuazioni del cambio, visto che le azioni Tesla e Ford sono quotate in dollari USA.
Vediamo ora i livelli da monitorare per ogni sottostante:
- Ford: Valore Iniziale, Livello Autocall e Strike a 12,73 dollari; Barriera a 6,365 dollari;
- Tesla: Valore Iniziale, Livello Autocall e Strike a 670,97 dollari; Barriera a 335,485 dollari;
- Volkswagen: Valore Iniziale, Livello Autocall e Strike a 240,50 dollari; Barriera a 120,25 dollari
Alla scadenza prevista per il 18 aprile 2024, si potranno verificare due scenari:
- Se il prezzo del Worst of è pari o superiore a quello della Barriera l’investitore riceverà il Valore Nominale di 100 euro oltre al premio di competenza.
- Se il prezzo del Worst of è inferiore a quello della Barriera l’investitore riceverà un importo commisurato alla relativa performance.
La valutazione dell’Ufficio Studi di Investire.biz
Il Certificato appena descritto è interessante vedendo soprattutto gli ultimi sviluppi del settore automotive elettrico e le possibili evoluzioni dello stesso nel medio termine. Il sottostante che preoccupa di più al momento è Tesla, a causa della competizione sempre più agguerrita delle case automobilistiche tradizionali che hanno una più ampia quota di mercato e una capacità produttiva nettamente maggiore e prezzi più contenuti che possono raggiungere anche le fasce della popolazione meno abbienti.
Guardando alla struttura del Certificate, è da mettere in luce la profondità delle Barriere, con i sottostanti che dovrebbero scendere di oltre il 50% per non consentire lo stacco della cedola. Lo scenario più auspicabile sarebbe comunque quello di uno scenario lateral-ribassista per i titoli del basket: questo per non far attivare l’Opzione autocallable e incassare il maggior numero di premi possibili.
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