Nel contesto economico creato dal Coronavirus gli istituti bancari del Vecchio Continente sono tra i comparti maggiormente monitorati dal mercato. L’ondata di insolvenze che potrebbe causare l’acuirsi dell’attuale recessione ha portato la BCE a mettere in campo misure di tutela del capitale, in particolar modo quella relativa allo stop a dividendi e buybacks fino al 2021.
Settore bancario: i macro temi sottostanti
La volontà da parte dell'Eurotower di creare banche dalle solide basi patrimoniali ha da un lato portato allo stop dei dividendi, dall'altro ha però aperto la strada a un nuovo percorso di M&A grazie a requisiti patrimoniali meno rigidi per queste operazioni. In questo modo gli assetti patrimoniali degli istituti di credito possono rafforzarsi ulteriormente e venire premiati dal mercato azionario. In questo senso ricordiamo il successo dell’OPAS tra Intesa Sanpaolo e UBI Banca, che permetterà di creare il terzo gruppo europeo per valore di Borsa, con ricavi stimati a oltre 21 miliardi di euro.
Le banche sono agevolate anche dalle misure di poltiica monetaria della BCE, con i piani PEPP e TLTRO che permettono di abbassare le pressioni sui quei titoli di Stato presenti in maniera massiccia nei portafogli delle banche. Il settore ha anche beneficiato dell’accordo trovato dal Consiglio Europeo sul Recovery Fund, che ha permesso di appianare le divisioni all’interno dei 27 Paesi del blocco evitando di conseguenza tensioni sui mercati azionari e obbligazionari. Oltre agli aiuti esterni le stesse banche hanno rafforzato i propri bilanci in maniera importante dopo lo shock della crisi finanziaria del 2008.
Settore aereo: oltre l'onda anomala causata dal Covid
Un altro settore particolarmente penalizzato dal COVID-19 è stato quello turistico, specie quello aereo. Le misure di lockdown imposte dai Governi per frenare il contagio hanno fatto crollare drammaticamente il trasporto via aria, che ad aprile 2020 ha subito una contrazione del 94,3% rispetto ad un anno prima. Sebbene la International Air Transport Association si attenda un ritorno dei voli ai livelli del 2019 solo nel 2024, in ottica prospettica vi sono alcuni elementi che permettono di guardare il comparto con meno diffidenza. Da un lato la graduale riapertura della possibilità di muoversi man mano che le diverse nazioni allentano i vincoli imposti con il lockdown, dall'altro gli sviluppi positivi nella lotta al virus che potrebbe accelerare in maniera importante il trend di ripresa.
Notizie incoraggianti arrivano dalla Russia, che già il prossimo ottobre inizierà una vaccinazione di massa. Le autorità sanitarie russe starebbero lavorando alla registrazione di un vaccino sviluppato dall’Istituto Gamaleya. Rispetto a qualche mese fa quando i Paesi colpiti dal Covid si sono mostrati sostanzialmente impreparati a gestire la situazione, l'esperienza maturata nel corso di questi mesi e le misure di gestione dei mezzi di trasporto nel rispetto delle distanze indicate dalle Autorità sanitarie dei diversi Governi potrebbero inoltre esporre le compagnie aeree a miniori rischi di chiusura forzata delle proprie attività. Dal punto di vista delle quotazioni azionarie, il recente ribasso in Borsa potrebbe dunque aver già scontato lo scenario peggiore.
I possibili sviluppi positivi sul fronte pandemico e le mosse messe in campo da istituti bancari e società aeree per mitigare gli effetti economici del virus fanno guardare con interesse a due Certificati Express targati Leonteq con ISIN CH0555289559 (sottostanti Barclays, ING, Société Générale e UniCredit) e CH0555289542 (sottostanti Air France-KLM, Lufthansa e International Airlines Group).
La struttura dei Certificati
I due Certificati Express sono stati emessi da Leonteq lo scorso 16 luglio sul mercato SeDeX di Borsa Italiana ad un prezzo di emissione di 650 euro per il prodotto sul comparto bancario europeo e di 550 euro per quello sul settore aereo. La struttura di questi Certificati permette agli investitori di ottenere il rimborso del valore nominale (pari a 1.000 euro) se il prezzo del titolo peggiore dei panieri quota al di sopra del suo Autocall Trigger Level alle date di osservazione trimestrali previste a partire dal13 luglio 2021.
Ai valori attuali di Borsa, con il basket sui titoli bancari che quota in lettera a 565,50 euro e quello sulle compagnie aeree a 486,45 euro, i due Certificate offrono ai risparmiatori un rendimento potenziale rispettivamente del 76,83% e del 105,57%.
Una peculiarità di questi prodotti è che più il tempo avanza, maggiori sono le possibilità di un’attivazione dell’Opzione Autocallable. Per entrambi i Certificati infatti, il Livello di Attivazione Autocall passa dal 110% del Valore Iniziale del titolo peggiore del paniere della prima data di osservazione (13 luglio 2021) al 90% dell’ultima data di valutazione (13 luglio 2023). Entrambi i prodotti sono protetti dal rischio di cambio con l’Opzione Quanto.
Alla data di scadenza fissata per il 13 luglio 2023 possono verificarsi due scenari:
- Se il peggiore dei sottostanti del paniere dovesse quotare al di sopra del suo Livello Barriera, l’investitore incasserà i 1.000 euro di valore nominale.
- Se il peggiore dei sottostanti dovesse quotare a scadenza ad un livello pari o inferiore a quello Barriera, il rimborso non sarà lineare alla performance del sottostante worst-of, bensì si avrà una discesa più aggressiva, dovuta al fatto che lo strike è posto al 120% del fixing iniziale. Per fare un esempio, prendiamo International Airlines Group, azione peggiore del Certificato con ISIN CH0555289542. Se a scadenza questo sottostante dovesse perdere il 50% del suo Valore Iniziale, il Certificato rimborserà il 30% del suo Valore Nominale di EUR 1000 (i.e. EUR 300).
Rivediamo ora i sottostanti che compongono il paniere del Certificato CH0555289559 e i rispettivi livelli di Fixing Iniziale e di Barriera:
- Barclays: Livello di Fixing iniziale 119,56 sterline; Livello Barriera 95,65 sterline;
- ING: Livello di Fixing iniziale 6,43 euro; Livello Barriera 5,14 euro;
- Société Générale: Livello di Fixing iniziale 15,40 euro; Livello Barriera 12,32 euro;
- Unicredit: Livello di Fixing iniziale 8,702 euro; Livello Barriera 6,962 euro.
Per quanto riguarda il Certificato con ISIN CH0555289542:
- Air France-KLM: Livello di Fixing iniziale 4,10 euro; Livello Barriera 3,28 euro;
- Lufthansa: Livello di Fixing iniziale 8,732 euro; Livello Barriera 6,986 euro;
- International Airlines Group: Livello di Fixing iniziale 213,6 sterline; Livello Barriera 170,88 sterline.
La valutazione dell’Ufficio Studi di Investire.biz
L’esposizione al Coronavirus che i titoli che compongono i panieri viene compensata da due elementi. Il primo è relativo a Livelli Autocall che tendono a scendere con l’avanzare del tempo, rendendo più probabile il rimborso del Valore Nominale a scadenza. Il secondo fattore è quello legato ai rendimenti che sono piuttosto elevati rispetto ai prezzi attuali. Si deve inoltre considerare la scadenza piuttosto lunga del Certificato: in quasi tre anni di tempo sia il settore bancario che quello aereo hanno buone possibilità di riprendersi.
DISCLAIMER
Questo articolo articolo è stato sponsorizzato dall'emittente o dall'intermediario menzionato. Le informazioni in esso contenute non devono essere considerate né interpretate come consulenza in materia di investimenti. Eventuali punti di vista e/o opinioni espressi non sono intesi e non devono essere interpretate come raccomandazioni o consigli di investimento, fiscali e/o legali. Investire.biz non si assume alcuna responsabilità per azioni, costi, spese, danni e perdite subiti a seguito di informazioni, punti di vista o opinioni presenti su questo sito. Prima di intraprendere decisioni di investimento, invitiamo gli utenti a leggere la documentazione regolamentare sempre disponibile per legge sul sito dell'emittente ed ottenere una consulenza professionale.