Non è un segreto che l’attenzione dei principali Paesi del Mondo verso le tematiche del green e della sostenibilità stia diventando centrale nelle scelte politiche e di investimento dei principali Governi del globo. Questo vale per gli Stati Uniti ma anche per Europa e la Cina.
Tutti i Paesi industrializzati hanno messo in campo misure straordinarie sul clima, sulla sostenibilità e sulla transizione energetica. Quello in atto è un vero e proprio megatrend destinato a durare ancora molti anni e a cambiare i paradigmi dell’economia mondiale così come vista negli ultimi decenni.
Ecco dunque che un investitore consapevole deve capire che vi saranno commesse rilevanti e incentivi per quelle aziende operanti ad esempio nel settore della creazione di energia da fonti rinnovabili. Cercare rendimenti puntando su questo megatrend in fase di sviluppo potrebbe dunque essere interessante e soprattutto vincente. E l’investimento in certificati permette di coniugare sia l’esigenza di ottenere flussi di cassa periodici sia quella di avere una protezione, seppur condizionata, sul capitale investito.
Investire nelle rinnovabili e ottenere flussi di cassa periodici
Tra gli strumenti presenti sul mercato, merita una menzione particolare una proposta firmata da Société Generale. La banca francese ha emesso un certificato Cash Collect su un paniere worst of di azioni sul tema dell’energia solare. Il prodotto è quotato su EuroTLX di Borsa Italiana ed è identificato dall’ISIN XS2120952069.
Il certificato ha l’obiettivo di generare un flusso cedolare periodico a determinate condizioni. I premi sono trimestrali e vengono pagati con effetto memoria se tutti i sottostanti che compongono il paniere si trovano, ad ogni data di rilevazione, sopra il livello di barriera.
I sottostanti scelti sono aziende leader in questo settore: SolarEdge Technologies è un’azienda israeliana fornitrice di ottimizzatori di potenza, inverter solari e sistemi di monitoraggio per array fotovoltaici. Sunrun è un produttore di pannelli fotovoltaici e di batterie per l’uso domestico con sede a San Francisco, in California. First Solar è il primo produttore al Mondo di pannelli fotovoltaici a pellicola semiconduttrice sottile costruiti in telluro di cadmio. Ha stabilimenti produttivi sia negli Stati Uniti che in Germania, ma anche in Asia in particolare in Malaysia ed in Vietnam.
Le caratteristiche tecniche del prodotto sono le seguenti: la barriera è posta al 60% rispetto allo strike price e si osserva sia per il pagamento dei premi sia per il rimborso a scadenza. I premi, calcolati trimestralmente, sono del 2,85% (11,40% lordo su base annua).
Oltre all’effetto memoria è prevista la possibilità di rimborso anticipato a partire da dicembre 2021 al valore nominale di 100 Euro per singolo certificato. Questo avviene solo nel caso in cui tutti i sottostanti fossero sopra il livello di strike iniziale dalla seconda valutazione in avanti. Nel caso in cui invece il certificato non venisse rimborsato anticipatamente scadrebbe il 26 Giugno 2023. Il rimborso previsto potrebbe essere quindi:
- Il 100% del valore nominale nel caso in cui i sottostanti siano tutti sopra alla barriera
- Oppure commisurato alla performance dell’azione peggiore, con una perdita di almeno il 40% sul capitale investito (assumendo di aver acquistato il prodotto intorno al prezzo di emissione) al lordo degli eventuali premi incassati durante l’investimento.
Analisi dell’Ufficio Studi di Investire.biz
Il tema dell’energia solare è sicuramente interessante ed è probabile che nei prossimi anni arrivino diverse commesse ed incentivi alle aziende facenti parte del paniere. Abbiamo deciso di puntare su questo certificato perché nel momento in cui scriviamo quota sotto il prezzo di emissione/valore nominale.
Acquistare un prodotto sotto il prezzo di emissione produce una serie di vantaggi che si traducono in extra rendimenti rispetto al capitale investito in termini percentuali e reali. Vi ricordiamo tuttavia che in Borsa non ci sono pasti gratis: il prezzo è sceso perché due dei tre sottostanti hanno perso valore rispetto al momento in cui è avvenuto il fixing iniziale. Questo significa che il worst of è più vicino alla barriera e quindi il rischio è più elevato.
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