Nel corso del 2022 il NASDAQ 100 lasciato sul terreno quasi il 33%, penalizzato soprattutto dal rialzo dei tassi, elemento particolarmente negativo per società fortemente indebitate come quelle tecnologiche. Nel corso dell’anno le aziende del settore hanno iniziato ad osservare un rallentamento dei ritmi di crescita registrati nel corso della pandemia, fattore che le ha portate a decidere una serie di licenziamenti. Stando ai dati layoffs.fyi, nel 2022 1.040 compagnie tech hanno licenziato 159.684 dipendenti, con il trend che sembra proseguire nel corso del 2023.
Dall’inizio dell’anno infatti, 234 società del comparto hanno ridotto l’organico di 75.912 persone. A pesare è stato anche il rallentamento della crescita, che ha ridotto le spese di marketing e quindi i ricavi pubblicitari. L’anno tuttavia è iniziato in maniera positiva, con il principale indice tech USA che sta guadagnando l’8,89%. Se l’inflazione americana stesse effettivamente rallentando, come sembrerebbero aver confermato diversi dati macroeconomici recenti, la Federal Reserve potrebbe optare di concludere il suo percorso di aumento del costo del denaro, spingendo il settore tecnologico. In questo quadro, potrebbe essere interessante il Certificato Phoenix di Barclays con ISIN XS2458863227 e sottostante un basket composto da Snap, Alphabet e Meta Platforms.
Le attese degli analisti sui sottostanti del Certificato
Guardiamo ora alle attese degli analisti censiti da Bloomberg sui tre componenti del paniere, prendendo come riferimento i ricavi e gli utili per azione. Le stime su Snap vedono un fatturato passare da 4,968 miliardi di dollari nel 2023 a 6,789 miliardi nel 2025. Gli EPS sono invece visti in crescita da 0,19 dollari a 0,52 dollari.
Nello stesso periodo, i ricavi di Alphabet sono previsti salire da 305,364 miliardi di dollari a 385,738 miliardi, mentre gli EPS dovrebbero salire da 5,23 dollari a 7,54 dollari. Infine, Meta Platforms dovrebbe passare da ricavi di 121,695 miliardi di dollari a 151,886 miliardi. Gli utili per azione sono previsti in rialzo da 7,89 dollari a 12,63 dollari. Per quello che riguarda il consensus sui titoli invece:
- Dei 41 analisti che seguono Snap, 8 forniscono un giudizio “buy”, 29 “hold” e 4 “sell”. Il prezzo obiettivo a 12 mesi è a 10,89 dollari
- Dei 50 analisti che seguono Alphabet, 46 forniscono un giudizio “buy” e 4 “hold”. Il prezzo obiettivo a 12 mesi è a 124,02 dollari
- Dei 61 analisti che seguono Meta Platforms, 41 forniscono un giudizio “buy”, 16 “hold” e 4 “sell”. Il prezzo obiettivo a 12 mesi è a 153,02 dollari
La struttura del Certificato
Il Certificato Phoenix di Barclays con ISIN XS2458863227 è quotato dall’11 gennaio 2023 sul mercato EuroTLX di Borsa Italiana. Con questo prodotto, gli investitori possono ottenere una cedola mensile di 1,88 euro (22,56% lordo l’anno) a patto che, alle date di valutazione periodiche, il prezzo di tutti i sottostanti del basket sia pari o superiore a quello della Barriera Cedola, posto al 60% dello Strike Iniziale. Sono due le opzioni che caratterizzano la struttura del prodotto:
- Effetto Memoria: consente all’investitore di incassare successivamente i premi non pagati alla prima data di valutazione dove le condizioni per il pagamento del premio vengano soddisfatte;
- Opzione Autocallable: dal 10 aprile 2023 permette al prodotto di scadere anticipatamente a patto che alla Data di Osservazione per il Rimborso Anticipato il prezzo di tutti i sottostanti del paniere sarà pari o superiore a quello del Livello di Rimborso Anticipato, posto al 100% dello Strike Iniziale.
Vediamo ora i livelli da monitorare per tutti i sottostanti:
- Meta Platforms: Prezzo di riferimento iniziale, Strike e Barriera per il rimborso anticipato a 129,74 dollari; Barriera cedola e a scadenza a 77,682 dollari;
- Alphabet: Prezzo di riferimento iniziale, Strike e Barriera per il rimborso anticipato a 88,02 dollari; Barriera cedola e a scadenza a 52,812 dollari;
- Snap: Prezzo di riferimento iniziale, Strike e Barriera per il rimborso anticipato a 9,2 dollari; Barriera cedola e a scadenza a 5,52 dollari.
Attualmente, tutti i sottostanti del paniere quotano al di sopra dello Strike Iniziale, con il Worst-of rappresentato da Alphabet (+12,89% dal prezzo di Rilevazione Iniziale). In questo quadro, se i prezzi si mantenessero stabili sarebbero soddisfatte sia le condizioni per l’erogazione del premio che quelle per la scadenza anticipata.
Alla scadenza fissata per il 20 gennaio 2026, potranno verificarsi due scenari:
- Se il prezzo di tutti i sottostanti del basket è pari o superiore alla Barriera, l’investitore riceverà il Valore Nominale del Certificato, l’ultimo premio di competenza e quelli precedentemente non pagati;
- Se il prezzo del Worst-of è inferiore alla Barriera, il Certificato rimborserà un importo commisurato alla performance del sottostante peggiore del paniere. Se ad esempio le azioni Alphabet a scadenza del Certificate quotassero 50 dollari, il risparmiatore riceverebbe 56,81 euro così calcolati: [100 euro del Valore Nominale x (50 dollari del Prezzo di rilevazione finale/88,02 dollari del Valore Inziale)].
La valutazione dell’Ufficio Studi di Investire.biz
Il Certificato appena descritto è interessante sia da un punto di vista dei rendimenti che di Strike, i quali sono posti poco distanti dai minimi del 2022. Se lo scenario peggiore fosse stato scontato dai ribassi del 2022, si potrebbe assistere ad una prosecuzione dei rialzi, o quantomeno ad una certa stabilità dei sottostanti che potrebbero rapidamente portare il prodotto alla scadenza anticipata. Eventuali fasi discendenti potrebbero comunque essere sfruttate per acquistare il Certificato ad un prezzo sotto la pari, approfittando quindi del potenziale extra rendimento che deriva dalla differenza tra il prezzo di acquisto e quello di potenziale rimborso a scadenza.
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