BNP Paribas si appresta a chiudere l’anno con una nuova gamma di otto nuovi Certificati Step-Down Cash Collect su basket tematici di azioni italiane ed europee. I prodotti in oggetto sono quotati sul mercato SeDeX di Borsa Italiana e permettono all’investitore di ottenere premi incondizionati trimestrali che a seconda del paniere sottostante vanno dall’1,7% al 2,9%.
La peculiarità di questo Certificate arriva dalla costruzione dell’Opzione Autocallable, che presenta un meccanismo Step-Down. Nel secondo trimestre di vita dello strumento il prezzo di tutti i sottostanti deve trovarsi ad un valore pari o superiore a quello dello Strike Iniziale.
A partire dalla data di valutazione per la scadenza anticipata successiva, il Livello Autocallable scenderà del 5% fino ad arrivare al 75% del Valore Iniziale. Con il passare del tempo quindi aumenteranno le probabilità che il prodotto venga estinto prima della scadenza prevista per il 30 novembre 2022.
A scadenza si potranno verificare due scenari:
- Se il prezzo del peggiore dei sottostanti è pari o superiore alla Barriera (posta al 70% del Valore Iniziale), il prodotto rimborserà il Valore Nominale e il premio fisso del periodo;
- Se il prezzo del Worst of quota al di sotto del Livello Barriera, il Certificato pagherà l’ultima cedola fissa rimborsando un importo commisurato alla performance negativa del sottostante.
Di questa emissione ha catalizzato il nostro interesse il Certificate con ISIN NLBNPIT10NO6 e sottostante un paniere composto da Kering, LVMH e Moncler. Lo strumento offre cedole incondizionate trimestrali di 1,70 euro. Questi i livelli da monitorare per tutti i sottostanti:
- Kering: Valore Iniziale, Strike Price e 1° Livello Autocallable a 575 euro; 2° Livello Autocallable a 546,25 euro; 3° Livello Autocallable a 517,5 euro; 4° Livello Autocallable a 488,75 euro; 5° Livello Autocallable a 460 euro; 6° Livello Autocallable a 431,25 euro; Barriera a 402,5 euro.
- LVMH: Valore Iniziale, Strike Price e 1° Livello Autocallable a 505 euro; 2° Livello Autocallable a 479,75 euro; 3° Livello Autocallable a 454,5 euro; 4° Livello Autocallable a 429,25 euro; 5° Livello Autocallable a 404 euro; 6° Livello Autocallable a 378,75 euro; Barriera a 353,5 euro.
- Moncler: Valore Iniziale, Strike Price e 1° Livello Autocallable a 47 euro; 2° Livello Autocallable a 44,65 euro; 3° Livello Autocallable a 42,3 euro; 4° Livello Autocallable a 39,95 euro; 5° Livello Autocallable a 37,6 euro; 6° Livello Autocallable a 35,25 euro; Barriera a 32,9 euro.
Settore del lusso: un’opportunità anche nell’era post-Covid
Il settore del lusso ha assistito ad una contrazione decisa a causa del Coronavirus, visto che molti negozi sono rimasti chiusi per diverso tempo a causa del lockdown messi a punto per tentare di arginare il contagio.
In un recente report della piattaforma TMall di Alibaba e Bain ha messo in luce come anche con la pandemia il settore sia atteso in crescita del 48% in Cina nel 2020, con un valore di 52,9 miliardi di dollari.
Tuttavia la spesa è stata sostenuta da quei cinesi che normalmente acquistavano molti prodotti di lusso nei loro viaggi fuori dall’ex Impero Celeste: la spesa totale di questi consumatori è comunque scesa del 35% in totale.
Ciò ha un chiaro impatto sul settore a livello globale, che lo studio stima aggirarsi in una contrazione del 23%. A spingere la spesa degli abitanti del colosso asiatico sono stati principalmente due elementi: gli incentivi governativi e il fenomeno di revenge spending per cui molte persone, dopo essere state chiuse forzatamente in casa si “vendicano” incrementando il ritmo di spesa dei beni voluttuari.
In cinque anni, gli analisti stimano che quello cinese diventerà il più grande mercato del lusso al mondo. Se da un lato il fenomeno del revenge spending potrebbe presentarsi anche nel resto del mondo una volta che il vaccino anti-Covid permetterà di tornare alla normalità, è da evidenziare come alcune abitudini dei consumatori siano profondamente cambiate, in primis quelle relative alle modalità in cui si effettua lo shopping che si trasferirà sempre più online.
Le società del lusso sono comunque pronte al cambiamento. Al meeting 4th Reinventing Luxury: Strategic Conversations, che ha riunito i principali brand del mondo, è emerso come il mercato debba per forza di cose adattarsi ad un mondo nuovo.
Tra i vari punti emersi all’evento, che vanno dall’importanza dell’e-commerce alla crescente dipendenza dalla Cina, uno dei più interessanti è quello relativo alla creazione di un aspetto propositivo delle grandi marche.
Ciò significa che le aziende devono dimostrare il loro impatto positivo sulla società, spiegando anche il loro impatto ambientale, i loro valori e la loro mission. Questo è particolarmente importante se si pensa alla crescente sensibilità dei Millennials e della Generazione Z in temi come la tutela dell’ambiente e dei diritti umani.
La fascia d’età che va dai 18 ai 37 anni va tenuta in ampia considerazione, specie se si pensa che una ricerca di YPulse di inizio anno aveva identificato un potere di spesa di queste persone di 2.500 miliardi di dollari nel solo 2020.
Nei prossimi anni, il lusso beneficerà in particolar modo dell’ascesa della Gen Z, che secondo Bank of America arriverà a guadagnare 3.300 miliardi di dollari entro il 2030, un quarto dei redditi mondiali. Nel 2031 il potere di spesa di questa fascia di popolazione supererà anche quello dei Millennials.
Analisi tecnica
Guardiamo ora ai sottostanti del paniere da un punto di vista grafico. Le azioni Kering mostrano una grande forza, con i prezzi che dopo aver segnato un nuovo top storico a 628,2 euro durante lo scorso novembre hanno iniziato una correzione.
L’uptrend si dimostra solido anche nel lungo periodo e un superamento dei 636 euro verrebbe considerato positivamente per una sua prosecuzione in quanto verrebbe violata la linea di tendenza ottenuta collegando i top del 2019 e quelli di novembre 2020.
Al contrario sarebbe negativa una discesa sotto i 500 euro. La cosa più interessante da evidenziare è il punto dove è posizionata la Barriera, a 402,5 euro. Questo livello si trova poco al di sopra del fondamentale supporto a 370,9 euro, espresso dai minimi di dicembre 2017 e che ha resistito agli attacchi dei venditori anche durante il crollo di fine febbraio e inizio marzo 2020.
Per le azioni LVMH non c’è molto da dire. Il titolo è infatti inserito in un fortissimo trend rialzista che questa settimana ha permesso ai prezzi di aggiornare i massimi storici, al momento posti a 503,6 euro. La tendenza in atto verrebbe invalidata solo con una discesa al di sotto dei minimi a 280 euro, in quanto terminerebbe la serie di lows crescenti in atto da metà 2016.
Nuovi massimi storici anche per le azioni Moncler, che questa settimana hanno toccato i 49,24 euro. I corsi hanno fornito un segnale rialzista molto importante, effettuando la rottura della resistenza a 42,55 euro.
La violazione di tale ostacolo apre le porte a una continuazione degli acquisti, con i compratori che potrebbero aver iniziato la seconda gamba dell’uptrend cominciato nel 2016. Un segnale particolarmente negativo si avrebbe in caso di discesa al di sotto dei 26 euro.
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