Lo scoppio nel Mondo della pandemia da Coronavirus ha avuto molte ricadute nel mondo degli investimenti. Settori che fino a prima del virus erano floridi ed apprezzati dai mercati sono stati soppiantati da altri più capaci di intercettare i nuovi bisogni dei consumatori. Distanziamento sociale e misure di lockdown hanno spinto il comparto tecnologico, capeggiato da quell’Amazon regina dell’e-commerce mondiale.
Tema d’investimento
Tra i settori usciti vincitori in questi mesi vi è anche quello Biotech e farmaceutico. Nel pieno dell’emergenza sanitaria e nel breve periodo queste società hanno visto crescere il proprio giro d’affari. Il mercato tuttavia è già focalizzato ai mesi a venire e in Borsa ha deciso di puntare con decisione su quelle società che stanno ricercando il vaccino per il Covid-19. Azioni come Moderna hanno visto moltiplicare il proprio valore, molte altre hanno aggiornato i propri massimi storici.
A Piazza Affari emblematico è straordinario è stato l’andamento delle azioni Diasorin, arrivate a raddoppiare il proprio valore di Borsa. Nonostante il ritracciamento delle ultime sedute, da inizio anno il titolo segna un rialzo superiore al 40%.
I vincitori della partita potranno accaparrarsi un giro d’affari miliardario ed è proprio questo che piace al mercato. Il settore farmaceutico sembra in questo momento essere un tema vincente all’interno dei portafogli degli investitori.
Negli investimenti il timing è tutto. Non va dunque trascurato che nonostante la bontà del tema, il rimbalzo degli indici di Borsa dai minimi di metà marzo è stato considerevole. Sono dunque da tenere in considerazione delle prese di beneficio, specie su quei titoli che hanno corso maggiormente.
Il tema d’investimento sottostante e la consapevolezza che dopo la lunga corsa del comparto i prezzi hanno già incorporato una bella fetta di potenziali benefici ottenuti con la scoperta e commercializzazione del vaccino Covid, il nostro interesse è andato verso un investment certificate emesso questa settimana da UBS. Si tratta del Worst of Express Certificate su Bayer, AstraZeneca, Sanofi e Pfizer negoziato su EuroTLX con codice ISIN DE000UD8JA08.
Struttura e caratteristiche del Certificate
Trattandosi di un Worst Of, alle diverse date di rilevazione in cui andranno verificate le condizioni per il pagamento dei premi trimestrali, dell’opzione autocallable e del rimborso a scadenza a far fede sarà il sottostante con la performance peggiore da quando è stato emesso il certificato. Gli strike price sono stati rilevati il 15 maggio 2020 mentre lo strumento è negoziabile dal 16 giugno.
La scadenza naturale è il 16 giugno 2025, tuttavia ogni tre mesi dal 15 giugno 2021 il Certificate può scadere anticipatamente se il peggiore dei sottostanti vale quanto o più del prezzo rilevato in fase di emissione. Le finestre trimestrali per attivare questa opzione sono in totale 16, l’ultima il 17 marzo 2025. In caso di rimborso anticipato, il Certificate paga i 100 euro del valore nominale più l’ultima cedola di 2,5 euro.
Il Certificato di UBS prevede un premio trimestrale condizionato lordo di 2,5 euro per ogni strumento posseduto. Il prodotto è stato emesso a 100 euro, ora sul mercato secondario si compra sopra la pari a 103,52 euro. Questo riduce il ritorno potenziale sull’investimento, con il Certificate che in caso di pagamento di tutti e quattro i premi nel primo anno renderebbe il 9,66% annuo lordo invece che il 10%.
Si tratta tuttavia di un rendimento assolutamente rilevante e non va trascurato il fatto di poter acquistare lo strumento sul secondario di EuroTLX alla pari o sotto la pari qualora i prezzi di Borsa dei sottostanti dovessero indietreggiare nelle prossime settimane.
La prima data di rilevazione per il pagamento della cedola è calendarizzata per il 15 settembre 2020 e da quel momento, salvo l’attivazione dell’opzione di scadenza anticipata, saranno altri 19 gli appuntamenti in cui si rileveranno i prezzi dei sottostanti e si stabilirà se pagare o meno il premio. Qualora il Certificate arrivasse a scadenza è pagasse tutte le cedole, nei cinque anni di vita l’investitore incasserebbe 50 euro per strumento posseduto.
Per ottenere il pagamento della cedola la condizione è che alle date di rilevazione il peggiore dei quattro sottostanti valga almeno il 65% del prezzo rilevato al termine delle contrattazioni di Borsa dello scorso 15 maggio.
Per Bayer fanno riferimento le azioni quotate allo Xetra, per AstraZeneca quelle scambiate al London Stock Exchange, per Sanofi quelle all’Euronext Paris e per Pfizer quelle negoziate al New York Stock Exchange. Nonostante la presenza di titoli scambiati in valuta diversa dall’euro, sterlina inglese e dollaro USA nello specifico, l’investitore non è soggetto al rischio cambio grazie alla presenza dell’opzione Quanto nella struttura del Certificate.
Qualora il certificato dovesse arrivare alla scadenza del 16 giugno 2025, l’investitore si troverà davanti a due scenari. Se il prezzo di tutti i sottostanti sarà maggiore al 65% dello strike price incasserà i 100 euro del valore nominale dell’Express Certificate e i 2,5 euro dell’ultima cedola trimestrale. Se il peggiore dei sottostanti varrà meno del 65% dello strike price, l’investitore otterrà in pagamento un importo commisurato alla performance negativa del sottostante. Se ad esempio Pfizer avrà perso il 60% del suo valore di Borsa nel periodo di vita del Certificate, l’investitore a scadenza incasserà 40 euro per prodotto in portafoglio.
Giudizio Ufficio Studi di Investire.biz
Il rendimento potenziale annuo di questo Certificate è interessante. L’interesse mostrato dagli investitori verso il settore farmaceutico negli ultimi mesi rappresenta un sostegno al tema sottostante al prodotto, specie perché il rischio rispetto a un investimento diretto nelle azioni dei sottostanti è smussato da una Barriera per il pagamento del premio trimestrale e per finale abbastanza profonda.
Il cuscinetto del 35% tra i prezzi di strike e i livelli Barriera consentono di ridurre il rischio di essersi posizionati su questo tema d’investimento in ritardo. Il sostegno ai mercati finanziari delle banche centrali rappresenta inoltre un altro elemento che dovrebbe contribuire a favorire i listini azionari.
Ovviamente non va dimenticato che le Borse possono sempre vivere fasi di burrasca con pesanti ribassi, il movimento registrato tra fine febbraio e metà marzo è emblematico in tal senso. I 5 anni di vita del Certificate in tal senso sembra offrire un maggior riparo rispetto ad altre soluzioni: si tratta di un orizzonte temporale medio capace di intercettare più cicli di Borsa, sia positivi che negativi.
La cedola di 2,5 euro lordi a trimestre permette di incamerare potenzialmente il 10% di rendimento annuo sul prezzo di emissione, ritorno ottimo anche se confrontato con quello medio dei dividendi del settore farmaceutico. Peccato la struttura del Certificate non preveda l’opzione memoria, clausola che solitamente permette all’investitore di aumentare la visibilità sugli incassi dei premi previsti.
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