Il 9 novembre 2020 sui mercati è cambiato un importante elemento, con gli investitori che sono tornati a guardare con più interesse a quelle società legate ad un ritorno alla normalità dal periodo pandemico. Il motivo sono state le primissime notizie in merito all’arrivo di vaccini efficaci contro il Covid-19 a partire dal siero di Pfizer e BioNTech.
A spingere la fame di acquisti sui titoli value sono stati anche i recenti timori di un rialzo dell’inflazione, che ha penalizzato le aziende tecnologiche quotate in Borsa. In un contesto in cui Banche centrali e Governi continuano a sostenere l’economia, guardare ai settori più tradizionali e più penalizzati dagli effetti del Coronavirus potrebbe essere interessante. Guardando al Vecchio Continente, di indubbio interesse è l’economia tedesca.
Con la campagna vaccinale che nei prossimi mesi dovrebbe accelerare in maniera importante e con le aziende della Germania che hanno beneficiato di importanti aiuti statali, il Paese potrebbe essere tra quelli che più di tutti riuscirà a riprendere una crescita sostenuta. In questo senso, le stime del Governo tedesco sono per una crescita del PIL del 3% nel 2021, pur considerando il secondo lockdown con cui la Nazione ha dovuto fare i conti.
In tal senso, il Certificato Memory Cash Collect Express di Vontobel con ISIN DE000VQ5AZR4 e sottostante rappresentato da un paniere composto da Bayer, Lufthansa e Volkswagen ha attirato la nostra attenzione.
Analisi dei sottostanti
Lufthansa è una delle compagnie aeree di bandiera tedesche. I conti del 2020 hanno messo in luce una perdita record di 6,73 miliardi di euro. L’azienda si attende tuttavia una ripresa della domanda a breve termine per la seconda metà del 2021, anche se per tornare al 90% della capacità del 2019 si dovrà attendere il 2025. Il settore turistico e dei viaggi aerei potrebbe comunque ottenere una spinta dalla crescita del numero di persone immuni al virus, che a quel punto dopo un anno intero di mobilità ridotta ai minimi termini a causa delle restrizioni potrebbe riprendere a viaggiare con limitazioni molto inferiori.
Per quanto riguarda invece Bayer, la società ha di recente dichiarato come si impegnerà nella produzione del vaccino anti-Covid di Curevac a partire dal 2022. Nell’ultimo trimestre del 2020, il gruppo ha riportato un utile netto a 308 milioni di euro, in calo del 78% rispetto al medesimo periodo del 2019. La perdita nell’intero anno è stata di 10,5 miliardi di euro, mentre le vendite nel trimestre sono state di 10 miliardi di euro. I debiti netti si sono ridotti a 30,04 miliardi di euro rispetto ai 34,074 miliardi di euro nel 2019, e l’EBITDA è stato pari a 2,39 miliardi di euro (nel 2019 era di 2,48 miliardi).
Il gruppo ha proposto un dividendo a 2 euro per azione contro i 2,80 del 2019. La questione Monsanto pesa in maniera importante per l’azienda: Bayer ha infatti dichiarato che la proposta di 2 miliardi di euro per evitare future cause legali sul diserbante al glifosato è in attesa di approvazione giudiziaria. Per il 2021 il gruppo si attende ricavi per 42-43 miliardi di euro, EBITDA tra gli 11,2 e gli 11,5 miliardi di euro e un cash flow negativo tra i 3 e i 4 miliardi di euro inclusi gli 8 miliardi messi da parte per la questione Roundup.
Arriviamo ora a Volkswagen. Il comparto automotive ha subito una forte contrazione nel 2020 ma in futuro potrebbe rifarsi con gli sviluppi delle auto elettriche. Gli incentivi governativi e le restrizioni in termini di emissioni di CO2 stanno spingendo le aziende del comparto ad effettuare una transizione energetica. In tal senso, l’azienda mira a diventare leader nel business dei veicoli elettrificati prevedendo che entro il 2030 oltre il 70% delle sue vendite in Europa avranno un motore elettrico, mentre per USA e Cina questo numero arriverà al 50%.
L’impegno di Volkswagen per il futuro si nota anche dal piano di investimenti da 16 miliardi di euro per gli investimenti nei trend futuri come mobilità elettrica, ibridizzazione e digitalizzazione, prevedendo inoltre che le caratteristiche di guida autonoma saranno disponibili alla massa entro il 2030. Per le stime di IHS Markit, le vendite di auto elettriche arriveranno a crescere del 52% circa l’anno, arrivando a 12,2 milioni di veicoli nel 2025.
Si pensi che nel 2020 sono state solo 2,52 milioni. Il gruppo automobilistico tedesco prevede inoltre di investire 5 miliardi di euro per produrre auto elettriche in spagna attraverso Seat. Questo piano verrà finanziato in parte con il denaro del Next Generation EU. Oltre a questo, VW e Seat fanno parte del consorzio che costruirà la prima fabbrica di batterie per automobili elettriche in Spagna.
Struttura del Certificato
Con il Certificato Memory Cash Collect Express di Vontobel con ISIN DE000VQ5AZR4 gli investitori possono ottenere una cedola trimestrale di 3,25 euro a patto che alle date di valutazione periodiche il prezzo di tutti i sottostanti del paniere sia pari o superiore a quello della Soglia Bonus, posto come la Barriera al 60% dello Strike iniziale. In termini di rendimento parliamo di un 13% annualizzato. Il prodotto è quotato sul mercato SeDeX di Borsa Italiana dallo scorso 2 marzo e la sua struttura è costituita da due opzioni:
- Effetto Memoria: consente all’investitore di incassare successivamente i premi non pagati;
- Opzione Autocallable: dal 2 settembre 2021 permette al prodotto di scadere anticipatamente a patto che alla Data per il Rimborso Anticipato il prezzo di tutti i sottostanti del paniere quoteranno ad un livello pari o superiore a quello del Livello Autocall, posizionato al 100% del Valore Iniziale.
Vediamo ora i vari sottostanti con i relativi livelli da monitorare:
- Bayer: Valore Iniziale, Strike e Livello Autocall a 50,13 euro; Soglia Bonus e Barriera a 30,08 euro.
- Lufthansa: Valore Iniziale, Strike e Livello Autocall a 12,323 euro; Soglia Bonus e Barriera a 7,394 euro.
- Volkswagen: Valore Iniziale, Strike e Livello Autocall a 173,39 euro; Soglia Bonus e Barriera a 104,03 euro.
Al momento della scrittura, il Worst of è rappresentato dalle azioni Lufthansa, che veleggiano l’1,16% al di sotto del Valore Iniziale. In questo senso se i prezzi dovessero rimanere quelli attuali le condizioni per la scadenza anticipata non verrebbero rispettate, a differenza di quelle per lo stacco della cedola.
A scadenza si potranno verificare due scenari:
- Se il prezzo del sottostante peggiore del paniere dovesse essere superiore a quello della Barriera, l’investitore riceverà il Valore Nominale di 100 euro, l’ultima cedola del periodo e quelle non pagate in precedenza.
- Se il prezzo del Worst of dovesse essere pari o inferiore a quello della Barriera l’investitore riceverà un importo commisurato alla relativa performance. A titolo di esempio poniamo che a scadenza le azioni Lufthansa quotino a 7 euro. In tal caso l’investitore riceverà 56,80 euro, calcolati come: [100 euro di Valore Nominale x (7 euro del Prezzo di rilevazione finale/12,323 euro del Valore Inziale)].
La valutazione dell’Ufficio Studi di Investire.biz
Sono diversi gli elementi interessanti del Certificato appena descritto, in primis per quanto riguarda i benefici del megatrend delle auto elettriche, che nei prossimi anni saranno al centro dell’attenzione. Oltre a questo, con il ritorno alla normalità i viaggi dovrebbero ripartire, spinti anche dal revenge spending.
Il titolo del paniere che ci preoccupa di più è tuttavia Bayer, la questione Monsanto continuano a pesare sull’azienda e alcuni esperti notano come l’outlook per il segmento farmaceutico presenta molte incertezze visto che nei prossimi anni scadranno le licenze per i farmaci Xarelto ed Eylea.
Guardando alla struttura del Certificato invece, valutiamo positivamente la presenza dell’Effetto Memoria e dell’Opzione Autocallable. Tuttavia è da segnalare come gli Strike siano posti a livelli abbastanza elevati, quindi eventuali correzioni potrebbero essere sfruttate per beneficiare di un eventuale extra rendimento fornito dalla differenza tra il prezzo di acquisto sotto i 100 euro e il potenziale valore di rimborso a scadenza.
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