Negli ultimi anni si è assistito ad un deciso cambio di passo in ottica della transizione ecologica, con molti Paesi sviluppati che hanno iniziato ad impegnarsi per raggiungere gli obiettivi fissati dagli Accordi di Parigi per limitare il riscaldamento globale ben al di sotto dei 2 gradi Celsius e continuando ad impegnarsi per limitare il fenomeno a 1,5 gradi.
La pandemia di Covid-19 ha dato un’ulteriore spinta alle buone intenzioni dei Governi del pianeta: ad esempio i piani di stimoli fiscali per riprendersi dall’impatto economico del Covid-19 di USA ed Eurozona prestano ampie risorse alla decarbonizzazione. Questo processo appare però ancora lungo: un recente report dell’International Energy Agency mette infatti in luce come le emissioni di CO2 siano pronte per aumentare del 5% nel 2021, con il maggior incremento dal 2010 e il secondo più importante di sempre.
La situazione potrebbe peggiorare nel 2022, a meno che i regolatori non si inizino a muovere rapidamente. Il paradigma che la crescita economica implichi forzatamente un maggiore inquinamento sembra ancora attivo. Con l’arrivo alla Casa Bianca di Joe Biden le cose potrebbero però cambiare. Il Presidente USA ha di recente annunciato che il Paese dimezzerà le emissioni di CO2 entro il 2030, azzerandole entro il 2050.
Quest’ultimo obiettivo è il medesimo dell’Europa, mentre la Cina ha un target al 2060 per raggiungere la neutralità carbonica. Per raggiungere target così ambiziosi i prossimi anni saranno caratterizzati da forti investimenti e incentivi per le energie pulite. In tal senso, un report di Carbon Tracker mette in luce come il solare e l’eolico potrebbero rimpiazzare interamente i carburanti fossili diventando la fonte energetica globale entro il 2050.
Se il trend di crescita di queste rinnovabili dovesse continuare anche nei prossimi anni, lo studio evidenzia come al 2035 il settore elettrico potrebbe non aver più bisogno di fonti energetiche fossili. Interessante evidenziare come dal 2010 i prezzi dell’energia solare siano diminuiti del 18% l’anno, mentre quelli dell’eolico del 9%.
Al contempo gli ultimi 10 anni hanno visto una crescita annua del 39% per il solare e del 17% per l’eolico. In questo senso, appare interessante guardare al Certificato Memory Cash Collect di Vontobel con ISIN DE000VQ5ZRR8 e sottostante rappresentato da un basket composto da SolarEdge Technologies e Vestas.
Analisi dei sottostanti
SolarEdge Technologies è una società statunitense che si occupa di soluzioni per inverter ottimizzati che servono per aiutare i pannelli solari a generare più energia, riducendo i costi e aumentando il ritorno sugli investimenti. Il successo dell’azienda si vede dai numeri di bilancio, con i ricavi che nel 2020 sono aumentati del 2% su base annuale a 1,46 miliardi di dollari. Gli analisti prevedono che gli utili potranno crescere del 25% l’anno dei prossimi 5 anni.
Vestas è invece una società danese che si occupa della produzione di turbine eliche. Nel 2020 l’azienda ha registrato ricavi per 14,819 miliardi di euro, il 22% in più su base annuale e un utile in salita del 10% a/a di 771 milioni di euro. Le consegne hanno superato i 17,2 GW, il 34% in più sul 2019, mentre l’Ebit ha registrato una contrazione del 25% a causa degli effetti della pandemia.
Positivo evidenziare come il gruppo abbia deciso di incrementare il dividendo a 8,45 corone danesi, oltre il 6,5% rispetto al 2019. Vestas è entrata nel 2021 con la decisione di eseguire un frazionamento azionario 1:5 e con un portafoglio ordini record da 43 miliardi di euro. Per l’anno in corso la compagnia danese si aspetta un’ulteriore crescita dei ricavi tra i 16 e i 17 miliardi di euro.
Struttura del Certificato
Il Certificato Memory Cash Collect Express di Vontobel con ISIN DE000VQ5ZRR8 è quotato dal 22 marzo 2021 sul mercato SeDeX di Borsa Italiana. Con questo prodotto gli investitori possono puntare ad una cedola semestrale di 5,01 euro a patto che alle Date di Valutazione periodiche il prezzo di tutti i sottostanti del paniere sia pari o superiore a quello della Soglia Bonus, posta come la Barriera al 50% dello Strike Iniziale. Il rendimento annuo potenziale per questo prodotto è quindi del 10,02%.
Sono tre le opzioni che caratterizzano la struttura del Certificato:
- Effetto Memoria: consente all’investitore di incassare successivamente i premi non pagati;
- Opzione Autocallable: dal 27 settembre 2021 permette al prodotto di scadere anticipatamente a patto che alla Data per il Rimborso Anticipato tutti i sottostanti del paniere quoteranno ad un livello pari o superiore a quello del Livello Autocall, il quale ha un meccanismo Step-Down che gli permette di abbassarsi progressivamente dal 100% al 90% del Valore Iniziale.
- Opzione Quanto: protegge dalle fluttuazioni del cambio, visto che le azioni SolarEdge Technologies sono quotate in dollari USA, mentre quelle di Vestas in Corone danesi.
Vediamo quindi i livelli da monitorare per le due azioni che formano il basket:
- SolarHedge Technologies: Prezzo di Riferimento Iniziale, Strike e 1° Livello Autocall a 277,84 dollari; 2° Livello Autocall a 263,95 dollari; 3° Livello Autocall a 250,06 dollari; Soglia Bonus e Barriera a 138,92 dollari.
- Vestas: Prezzo di Riferimento Iniziale, Strike e 1° Livello Autocall a 220,02 corone danesi; 2° Livello Autocall a 209,19 corone danesi; 3° Livello Autocall a 198,18 corone danesi; Soglia Bonus e Barriera a 110,02 corone danesi.Al momento della scrittura il Worst of è rappresentato dalle azioni SolarHedge Technologies, che quotano l’1,68% al di sopra della Barriera. Se le quotazioni dovessero rimanere stabili, sarebbero soddisfatte sia le condizioni per lo stacco della cedola che quelle per la scadenza anticipata.
Alla scadenza fissata per il 18 marzo 2024 si potranno verificare due scenari:
- Se il prezzo di tutti i sottostanti del paniere è superiore a quello della Barriera, l’investitore riceverà il Valore Nominale di 100 euro maggiorato dell’ultima cedola e di quelle eventualmente non pagate;
- Se il prezzo del Worst of è pari o inferiore a quello della Barriera, l’investitore riceverà un importo commisurato alla relativa performance. Poniamo che a scadenza le azioni SolarEdge quotino a 100 dollari. In tal caso l’investitore riceverà 35,99 euro calcolato come: [100 euro di Valore Nominale x (100 dollari del Prezzo di rilevazione finale/277,84 dollari del Valore Iniziale)].
La valutazione dell’Ufficio Studi di Investire.biz
Guardando alla struttura del Certificato appena descritto è da evidenziare come i rendimenti annualizzati siano piuttosto interessanti, specie guardando al tema delle energie rinnovabili, sempre più sotto l’attenzione di investitori e Governi.
Se l’Effetto Memoria è interessante nel caso in cui non dovessero venire erogati alcuni premi, l’Opzione Autocallable potrebbe essere vista meno positivamente, in quanto dà al Certificato l’opportunità di scadere anticipatamente bloccando di fatto il flusso cedolare in un contesto in cui le tematiche relative sono particolarmente di rilievo nell’attuale momento storico. Lo scenario auspicabile sarebbe quindi quello di un andamento lateral-ribassista delle quotazioni dei sottostanti, che hanno comunque un livello di Barriera e Soglia bonus molto profondi.
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