Il 2022 è stato un anno particolarmente difficile: fattori come l’avvio in grande stile delle politiche monetarie restrittive, la guerra in Ucraina e l’esplosione dell’inflazione hanno messo a dura prova i mercati finanziari. Se per il mercato del reddito fisso il 2022 sarà ricordato come il peggior anno mai registrato, il comparto azionario globale ha messo a segno un rosso di poco inferiore ai 20 punti percentuali.
Il nuovo anno è iniziato all’insegna dell’ottimismo: il tasso di inflazione delle maggiori aree economiche potrebbe aver raggiunto un picco e le banche centrali sembrerebbero intenzionate a passare ad un approccio meno aggressivo (nell’annunciare una pausa nel processo di rialzi dei tassi, ieri la Bank of Canada dovrebbe aver inaugurato la nuova fase).
Guardando il bicchiere mezzo pieno, questo potrebbe voler dire che il peggio è passato ma, allo stesso tempo, anche l’investitore più ottimista non può lasciarsi andare ai facili entusiasmi perché le sfide da affrontare sono ancora tante.
Barriere profonde per fronteggiare la volatilità
In un contesto caratterizzato da una discreta dose di ottimismo sul futuro, da valutazioni che le vendite del 2022 hanno reso più interessanti e da piazze finanziarie ancora caratterizzate da un’elevata dose di nervosismo, l’esposizione al comparto azionario rappresenta un’opzione da valutare se accompagnata dalla giusta dose di protezione.
In questo senso si inserisce la recente emissione di BNP Paribas, che ha emesso certificati di investimento Cash Collect su panieri di azioni con barriere particolarmente profonde (in questa pagina è possibile ottenere tutte le informazioni necessarie).
Si tratta di prodotti che consentono agli operatori di ottenere premi potenziali dal 2,5 al 5 per cento trimestrale (dal 10 al 20% annuo) nelle date di valutazione trimestrali anche nel caso di andamento negativo delle azioni sottostanti purché la quotazione di tutte le azioni che compongono il paniere sia pari o superiore al livello barriera premio (che arriva fino al 30% del valore iniziale delle azioni sottostanti).
I premi sono equipaggiati con il c.d. “Effetto Memoria”, quel meccanismo che permette di incassare i premi precedentemente non distribuiti quando le condizioni per la corresponsione dello stesso vengono soddisfatte.
Proviamo a fare un esempio dell’Effetto Memoria: se, ad esempio, acquisto un prodotto con una barriera premio al 40% del valore iniziale e ad una specifica data di valutazione un sottostante facente parte del paniere quota, ad esempio, al 35% del valore iniziale, in quella data di valutazione non incasserò il premio. Ipotizziamo che neanche nella data di valutazione successiva le condizioni per la distribuzione del premio vengano soddisfatte.
Se invece in una terza ipotetica data di valutazione le condizioni sono soddisfatte, se cioè tutti i titoli sottostanti quotano ad un livello pari o superiore al 40% del valore iniziale, incasserò il premio corrispondente e gli altri due non incassati in precedenza.
Tra le altre caratteristiche troviamo la scadenza anticipata: dal sesto mese di vita, quindi a partire dalla seconda data di valutazione trimestrale, il certificato scadrà anticipatamente se nelle date di valutazione trimestrali la quotazione di tutte le azioni che compongono il paniere risulterà pari o superiore al rispettivo valore iniziale. In questo caso l’investitore riceverà, oltre al premio trimestrale, il valore nominale, quindi 100 euro per ogni certificato sottoscritto, oltre gli eventuali premi non pagati precedentemente (effetto memoria).
Cosa succede a scadenza?
Se il Certificate non è scaduto anticipatamente, a gennaio 2025 (l’ultima data di valutazione è fissata per il 17/01/2025) sono due gli scenari possibili:
- se la quotazione di tutte le azioni che compongono il paniere è pari o superiore al livello barriera a scadenza, il certificate rimborsa il valore nominale più il premio con effetto memoria;
- se la quotazione di almeno una delle azioni che compongono il paniere è inferiore al livello barriera a scadenza, il certificate paga un importo commisurato alla performance della peggiore tra le azioni che compongono il paniere (con conseguente perdita, parziale o totale, del capitale investito).
I sottostanti di questi certificati
Ogni certificato facente parte di questa serie è caratterizzato dalla presenza di tre titoli sottostanti: si va dai big di Piazza Affari (il prodotto con Isin NLBNPIT1LSS2 ha come sottostanti Nexi, UniCredit e Leonardo, quello con codice NLBNPIT1LSU8 è invece strutturato su STM, Enel e Moncler), ai colossi del comparto industriale (NLBNPIT1LSW4, con sottostanti Alstom, Caterpillar e Arcelormittal), al focus sul comparto auto (il prodotto con codice NLBNPIT1LSZ7 permette di ottenere un’esposizione a Tesla, Volkswagen e Mercedes-Benz) o sull'hi-tech a stelle e strisce (con certificato NLBNPIT1LT55 si investe su Meta, Netflix e Amazon).
Nel caso, come nell’ultimo citato, il certificato investa in azioni denominate in una valuta diversa dall’euro (i prodotti con sottostanti prezzati in una valuta diversa dall’euro nella tabella sono contrassegnati con un asterisco), il prodotto è dotato dell’opzione “Quanto”, che lo rende immune dall’oscillazione del cambio tra l’euro e la valuta sottostante.
Ovviamente titoli che potrebbero registrare una maggiore volatilità (come ad esempio il terzetto formato da Plug Power, Vestas e Sunrun, sottostanti del prodotto NLBNPIT1LSX2) sono accompagnati da barriere più profonde e da rendimenti maggiori (il certificato citato ha la barriera premio ed a scadenza al 30% ed un premio trimestrale del 4,5%, pari al 18% annuo, quello con Isin NLBNPIT1LT71 alla barriera al 30% unisce un premio del 5%, che su base annua si traduce in un +20%).
Un esempio concreto
Volendo fare un esempio, ipotizziamo di voler investire sulle aziende di pubblica utilità con il certificato con Isin NLBNPIT1LT30. Si tratta di un prodotto con sottostanti le azioni A2A, Engie e Repsol ed i rispettivi livelli iniziali sono fissati a 1,4, a 12,472 ed a 14,930 euro. Le rispettive barriere, sia premio che a scadenza, sono a 0,7, 6,236, ed a 7,465 euro, pari al 50% dei valori iniziali.
Nelle date di valutazioni trimestrali, la prima è fissata per il 17 aprile, se i tre sottostanti quoteranno ad un livello pari o maggiore ai tre livelli barriera (quindi 0,7 euro nel caso di A2A, 6,236 euro in quello di Engie a 7,465 euro per Repsol), il prodotto pagherà un premio del 2,55% (che corrisponde al 10,2% annuo). Nel caso in cui uno dei tre prodotti dovesse quotare a livelli inferiori (A2A in una data di valutazione potrebbe scambiare a 0,65 euro), il prodotto non pagherà il premio ma, grazie all’effetto memoria, sappiamo che il premio non sarà perso e che potrà essere incassato quando i tre sottostanti quoteranno tutti sopra i rispettivi livelli barriera.
Dal sesto mese, se nelle date di valutazione i tre sottostanti quoteranno tutte ad un livello pari o maggiore rispetto al valore iniziale (1,4 euro per A2A, 12,472 euro per Engie e 14,930 euro nel caso di Repsol), il certificato scadrà anticipatamente pagando il premio trimestrale, gli eventuali premi non distribuiti in precedenza ed il valore nominale (100 euro per certificato).
A scadenza, se tutti i titoli quoteranno ad un livello pari o sopra la barriera, l’investitore riceverà il valore nominale più il premio con effetto memoria mentre nel caso in cui almeno uno dei tre sottostanti quoterà sotto il livello barriera a scadenza, il certificate pagherà un importo commisurato alla performance della peggiore tra le azioni che compongono il paniere (se, ad esempio, A2A avrà registrato un -60%, l’investitore riceverà 40 euro per ogni certificato sottoscritto).
La valutazione dell’ufficio studi di Investire.biz
La caratteristica saliente di questi certificati è rappresentata dalla barriera: anche volendo scegliere titoli sottostanti generalmente valutati come “aggressivi”, una barriera al 30% rappresenta un argine in grado di far dormire sonni tranquilli a gran parte degli investitori.
Questa caratteristica fa il paio con rendimenti particolarmente interessanti: si va dal 10% annuo offerto dal Certificato con Isin NLBNPIT1LSU8 (Stm, Enel e Moncler) al 20%, sempre annuo, del prodotto codificato NLBNPIT1LT71 (Zalando, Farfetch ed eBay).
Se a questa caratteristica aggiungiamo che i premi sono equipaggiati con l’effetto memoria, la scadenza anticipata e l’azzeramento del rischio valutario garantito dall’opzione quanto, ci troviamo di fronte a prodotti decisamente interessanti ed adatti ad investitori con una buona propensione al rischio che non vogliono rinunciare, in special modo in un contesto di rendimenti crescenti, a far fruttare i propri investimenti.
Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito investimenti.bnpparibas.it.