Le quotazioni del petrolio proseguono la via del rialzo, con le quotazioni in prossimità dei massimi dal 2014, supportato dall'aspettativa che la diffusione della variante Omicron non comprometta la ripresa della domanda globale.
Il sentiment degli investitori resta ancora rialzista mentre l' OPEC+ non sta fornendo quanto basta per soddisfare la forte domanda di greggio. Secondo i recenti dati dell’Energy Information Administration (EIA), le scorte di petrolio greggio negli Stati Uniti sono scese più del previsto ai minimi da ottobre 2018.
In questo contesto, guardando al mercato azionario italiano, vi è un titolo del settore in evidenza a Piazza Affari: ENI. Il 22 novembre 2021, durante il Capital Markets Day, il Cane a sei zampe ha annunciato l’imminente quotazione di Plenitude, il veicolo che racchiude al suo interno sia la ex ENI Gas e Luce, sia il segmento delle rinnovabili.
Il gruppo guidato dall’Amministratore Delegato Claudio Descalzi ha dichiarato di voler mantenere una quota del 70% nel business delle energie rinnovabili e al dettaglio. L’IPO è la più grande mai compiuta da una società del settore in risposta alle pressioni a livello globale per ridurre le emissioni di CO2 e orientarsi verso forme di energia più sostenibili e rispettose dell’ambiente.
Descalzi ha dichiarato che la nuova attività, che mira a fornire prodotti energetici completamente decarbonizzati a tutti i suoi clienti entro il 2040, sarà in grado di crescere più velocemente da sola. Il Cane a sei zampe prevede di vendere fino al 30% della nuova società, in un processo che sarà gestito da Goldman Sachs, Credit Suisse e Mediobanca.
ENI spera l’Ebitda arrivi a 1,3 miliardi di euro entro il 2025. Il Cane a sei zampe ha affermato che Plenitude avrà un indebitamento netto di circa zero all'inizio del 2022 e investirà in media 1,8 miliardi di euro all'anno fino al 2025, con circa l'80% degli investimenti incentrati sulla generazione di energia rinnovabile. Il ramo delle energie rinnovabili di ENI ha attualmente quasi 2 GW di capacità installata.
La società prevede che crescerà fino a 6 GW entro il 2025 e 15 GW entro il 2030. Di recente il gruppo, tramite ENI gas e luce (a breve appunto Plenitude), ha acquisito la società greca Solar Konzept Greece da Solar Konzept International la cui partecipazione di maggioranza è detenuta da Aquila Capital, società di investimenti sostenibili e sviluppo di asset.
SKGR è titolare di una piattaforma per lo sviluppo di impianti fotovoltaici in Grecia e il suo portafoglio impianti include una pipeline di progetti di circa 800 MW, che costituiranno la base per l’ulteriore sviluppo del portafoglio di rinnovabili nel Paese. L’operazione rappresenta l’ingresso del Cane a sei zampe nel mercato greco delle rinnovabili e rientra nell’ambito del piano di crescita e della relativa integrazione con il business retail.
Alla luce di ciò, ad attirare la nostra attenzione per puntare sul titolo in ottica non prettamente rialzista è stato il Certificato Cash Collect di Société Générale con ISIN XS2394940998 che ha come sottostante ENI. Vediamo cosa dice l’analisi tecnica sulla big cap di Piazza Affari.
Azioni ENI: l’analisi tecnica
Il quadro tecnico di ENI appare costruttivo a Piazza Affari se si osserva il grafico giornaliero. Nelle scorse sedute i prezzi delle azioni del Cane a sei zampe hanno fornito un segnale di forza con la violazione della resistenza statica a 12,84 euro avvenuta il 12 gennaio scorso.
Nel caso dovesse verificarsi un pullback di questo movimento al rialzo, si potrebbero attendere segnali di forza sul livello orizzontale precedentemente menzionato prima di implementare qualsiasi strategia long. Per i compratori il prossimo obiettivo di profitto sarebbe identificabile in area 14,30 euro, massimi segnati tra settembre 2019 e gennaio 2020.
La positività verrebbe meno con una violazione della trendline ascendente che collega i minimi registrati da novembre 2020, ora transitante a 11,90 euro, movimento che potrebbe trasportare i corsi al test della successiva area di concentrazione di domanda a 10,70 euro.
Investire sulle azioni ENI con i Certificati
Come evidenziato precedentemente, la situazione descritta è interessante se si guarda al Certificato Cash Collect di Société Générale con ISIN XS2394940998. Questo prodotto è quotato dal 24 novembre 2021 sul mercato EuroTLX di Borsa Italiana ad un prezzo di emissione, pari al Valore Nominale, di 100 euro e con scadenza massima di poco meno di 2 anni.
Il prodotto consente all’investitore di beneficiare di un flusso cedolare trimestrale dell’1,80% lordo (7,20% annualizzato lordo) a condizione che, alle varie date di valutazione, il prezzo delle azioni ENI sia pari o superiore alla Barriera sul Premio (9,9040 euro).
Sempre su base trimestrale, dal 23 novembre 2022, se il prezzo delle azioni ENI è pari o superiore allo Strike (12,3800 euro), il prodotto sarà rimborsato anticipatamente e si riceverà il Valore Nominale pari a 100 euro più il Premio del periodo e quelli eventualmente non pagati in precedenza. Alla Data di Valutazione Finale, il 23 novembre 2023, a condizione che il prodotto non sia stato rimborsato anticipatamente, potranno verificarsi due scenari:
1 - Se il prezzo di ENI è pari o superiore alla Barriera, si riceverà il Valore Nominale di 100 euro più il premio del periodo e quelli non eventualmente pagati in precedenza.
2 - Se il prezzo di ENI è inferiore alla Barriera sul Capitale l’investitore riceverà un importo commisurato alla performance del sottostante, con conseguente perdita sul capitale investito.
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