Bitcoin ritrova lo spunto rialzista approdando in zona 31.500 dollari. Sarà cruciale ora vedere la reazione al contatto con questo livello chiave. Il rialzo di ieri ha trovato continuazione, specialmente nella serata di ieri, quando sono stati toccati i 32.222 dollari su Binance. Nonostante i volumi non particolarmente elevati, il movimento di ieri ha permesso di riconquistare i 1300 miliardi di capitalizzazione di mercato. Anche le principali altcoins hanno seguito il movimento del re delle criptovalute, facendo registrare grandi rialzi su asset come Waves (WAVES), con +56% in un giorno, Axie Infinity (AXS) +24% e Aave (AAVE) +13%.
Incredibile anche la performance di Cardano (ADA), che cresce del 26% dopo il rilascio del “bridge” ufficiale, per portare gli asset su questa blockchain da quella di Ethereum. Sono invece pochissime le valute digitali alternative in rosso, che perdono comunque percentuali poco rilevanti. Vediamo le principali notizie di giornata.
Cina: Airdrop di Yuan digitale per sostenere l’economia colpita dalla pandemia
La città cinese di Shenzhen, una tra le più colpite dall’ultima ondata pandemica di Covid-19, ha deciso di effettuare un Airdrop di 30 milioni di Yuan digitali (e-CYN) attraverso un sistema di lotterie. L’organizzazione dell’evento ha visto la partecipazione di diverse banche e l’Ufficio municipale di commercio della città, con lo scopo di rilanciare la spesa dei consumatori e sostenere l’economia in difficoltà dopo i prolungati lockdown.
Per partecipare gli utenti dovranno registrarsi sull’app ufficiale Meituan e potranno ricevere automaticamente gli eventuali premi. Il concetto di Airdrop, ovvero la distribuzione di moneta direttamente nel portafoglio digitale, è una pratica abbastanza comune nel mondo delle criptovalute, ma è un concetto assolutamente inedito per l’economia reale.
Molti altri distretti hanno pianificato Airdrop dello stesso tipo, tra i più rilevanti quello di Nansha di Guangzhou, che prevede di offrire dieci milioni di e-CNY. Questo curioso caso d’uso potrebbe sicuramente favorire lo Yuan a livello internazionale, per lo meno nell’acquisto di beni digitali, per cui si evidenzia una particolare praticità d’uso.
Spostati $60 milioni in ETH su exchange in un solo giorno
Aumentano i timori di ulteriori vendite su Ethereum, seconda criptovaluta per capitalizzazione, dopo le movimentazioni di ieri registrate sui principali exchange. Ethereum si trova in una situazione molto delicata, avendo già testato la zona di supporto dei 1.700 dollari, utilizzata molte volte in passato.
Le preoccupazioni sono state alimentate da un massiccio afflusso di ETH durante la mattina del 30 maggio sull’exchange FTX. In un'unica transazione sono stati spostati su FTX oltre 32.000 Ethereum, per un valore di circa 60 milioni di dollari. Gli asset provenivano da un indirizzo presumibilmente associato a Three Arrow Capital, un fondo di investimento con sede a Singapore. La stessa società aveva già venduto all’inizio di maggio 26.700 ETH poco prima del crollo di mercato.
Nonostante i timori, i dati on-chain forniti dalla piattaforma di analisi Glassnode evidenziano una progressiva diminuzione di ETH depositati sui principali exchange durante il mese di maggio, segnale che spesso indica la propensione degli investitori a non vendere nel breve termine. In ogni caso il prezzo sembra non aver ancora rimbalzato con grandi volumi sul livello cruciale dei 1700 dollari; pertanto, sarà necessario osservare da vicino l’evoluzione dello scenario.
Mirror Protocol violato per un errore sul prezzo di Luna Classic
Mirror Protocol, applicazione decentralizzata per il trading di asset sintetici che emulano quelli della finanza tradizionale, è stata violata domenica 29 maggio, in seguito ad un errore causato dall’oracolo dei prezzi utilizzato dalla piattaforma. In particolare, il valore di Terra Classic (LUNC), che doveva essere di $0,000122, era uguale a quello del token LUNA appena lanciato, ovvero $9,32.
Il rebranding del token LUNA, introdotto dal piano di rinascita della blockchain Terra, è stato quindi responsabile della violazione, permettendo all’attaccante di utilizzare dei validatori che eseguivano una versione obsoleta del software. Grazie a questo errore l’attaccante ha potuto drenare quasi tutta la liquidità contenuta in quattro pool di risorse sintetiche: mBTC, mDOT, mETH e mGLXY, per un valore di oltre 2 milioni di dollari.
Al momento sembra che l’attacco possa essere ripetuto nuovamente, anche se gli sviluppatori del protocollo sono al lavoro per tentare di salvare gli altri pool non coinvolti. Sempre a causa del prezzo di LUNA, la scorsa settimana sono stati violati anche Venus Protocol, da cui sono stati sottratti 11,2 milioni di dollari, e Blizz Finance, che è stato completamente prosciugato.
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