In un contesto di mercato depresso, nelle ultime sedute Wall Street sta provando a rimbalzare. Ma a penalizzare i tentativi di recupero c'è la politica di normalizzazione della
Federal Reserve ed il timore che una recessione economica sia sempre più vicina.
L'istituto con sede a Washington continuerà ad alzare i tassi fino a quando l'inflazione non sarà sconfitta. Lo ha dichiarato in tutti i modi il suo Governatore
Jerome Powell, anche se da un recente sondaggio condotto da Reuters tra 90 economisti, è emerso che la maggioranza ritiene che
la Fed smetterà di alzare i tassi d'interesse solo quando vedrà i prezzi al consumo dimezzati rispetto al livello attuale.
In un contesto in cui l'S&P 500 segna un calo di oltre il 20% dal suo massimo storico e l'indice Cboe VIX si attesta sopra 30 punti, è difficile investire al rialzo.
Wall Street: per le serie storiche è il momento di investire
Se guardiamo alle serie storiche, quello attuale rappresenta un buon momento per comprare. Negli ultimi 60 anni, secondo i dati forniti dalla statunitense Stifel Financial, il rendimento cumulativo dell'S&P 500 dal mese di novembre a quello di aprile è stato di quasi il 3.000%. Lo stesso dato, tra maggio e ottobre, segna un +14%.
Stando alle serie storiche, si potrebbe quindi dire che il peggio è passato. In genere poi, l'ultimo trimestre dell'anno è particolarmente proficuo, perché si tratta del periodo in cui gli investitori finanziano i conti pensionistici e parte dei guadagni dei lavoratori si riversa in Borsa.
Barry Bannister, Chief Equity Strategist di Stifel, osserva che la stagione novembre-aprile è positiva per gli investimenti e "quando questo accade, va così bene da avere un effetto cumulativo sui rendimenti". Nei momenti in cui gli investitori hanno difficoltà emotive ad investire, "è allora che arrivano le migliori opportunità. Devi essere in grado di essere avido quando gli altri hanno paura".
Tuttavia, gli investitori devono tener presente che le serie storiche possono fornire indicazioni errate. Ad esempio, quando vi fu la grande crisi del 2008, nel quarto trimestre l'indice S&P 500 crollò del 23%.