Le azioni rimbalzano nelle Borse internazionali dopo il tonfo di questi giorni causato dal fallimento di tre importanti banche americane. Il sostegno garantito dalle autorità statunitensi, sia per assicurare i depositi dei clienti che per proteggere gli istituti di credito dalle crisi di liquidità, ha contribuito a rasserenare un po' gli animi.
Tuttavia, il clima non è dei migliori, soprattutto in un contesto in cui si teme una recessione e l'inflazione si mostra ancora resistente. Gli investitori si stanno allontanando dalle azioni, preferendo asset rifugio come i titoli di Stato americani e l'oro. I primi hanno visto scendere i rendimenti su tutta la curva dei tassi, mentre il metallo giallo ha superato di slancio quota 1.900 dollari l'oncia per la prima volta da inizio febbraio.
Wall Street: il mercato lancia segnali preoccupanti
Le prossime settimane saranno decisive per verificare l'entità dell'impatto del fallimento delle tre banche. Nel frattempo ci sarà l'attesissima riunione del 21-22 marzo della
Federal Reserve, da cui dovrebbe emergere un approccio sui tassi meno aggressivo per evitare di esacerbare una situazione che è di per sé molto delicata. Alcuni segnali che arrivano dal mercato non sono però dei migliori.
Nel mercato delle opzioni, vi è un forte incremento delle opzioni put su tutti i titoli e gli ETF, con quasi mezzo milione di contratti passati di mano (dati Cboe Global Markets). Da quando l'istituto riporta le statistiche dal 1973, il volume delle put ha raggiunto il livello più alto nella giornata di venerdì scorso, quando vi è stato l'annuncio della chiusura di SVB.
Un altro dato preoccupante è legato all'esplosione della volatilità rappresentata dal VIX. L'indice della paura di Wall Street ha oltrepassato quota 30 in questo inizio settimana per la prima volta dall'ottobre 2022. In genere, quando viene superata questa soglia, gli operatori stanno mettendo in campo strategie per coprirsi ulteriormente dai cali azionari.
Wall Street: agli analisti non piace questa tendenza
Gli analisti esprimono preoccupazione per quanto sta avvenendo nei mercati azionari. Secondo lo Schwab Center for Financial Research, "ciò che sta accadendo nel settore bancario probabilmente porterà a un aumento della copertura per diverse settimane". Mentre, per Stephen Solaka, managing partner di Belmont Capital Group, "il sentiment è passato molto rapidamente da molto rialzista a molto ribassista".
Sulla stessa linea si trova Laurent Laskowski, strategist per i derivati azionari di Mizuho Securities USA che, in una nota, ha affermato che "a questo punto, un selloff più brusco con un potenziale ribasso azionario accompagnato da un forte picco di volatilità è qualcosa di cui gli investitori dovrebbero essere consapevoli".