Mentre crescono le attese per le decisioni che arriveranno dalla BCE in tema di tassi di interesse ( qui il calendario delle riunioni), i principali mercati azionari europei dovrebbero aprire la seduta odierna in leggero ribasso, in scia ai deludenti dati di Microsoft e Alphabet.
In questo contesto il FTSE Mib dovebbe aprire le contrattazioni nei pressi dei 22.200 punti, confermando quel trend rialzista iniziato il 13 ottobre 2022. Dal punto di vista operativo fin quando i prezzi si confermeranno sopra la soglia dei 22.000 punti, rimarranno inalterate le chance di una continuazione del recupero in direzione dei 22.450-22.500 punti e a seguire 22.700-22.800 punti. Segnali di debolezza si avrebbero solo con discese sotto i 21.000 punti. Tra i temi da seguire a Milano troviamo il titolo UniCredit, che poco fa ha comunicato i dati riguardanti i primi 9 mesi dell'anno in corso. Andiamo a vederli nello specifico.
UniCredit: il 3° trimestre 2022 è il migliore degli ultimi 10 anni
In un contesto macroeconomico che rimane difficile, UniCredit ha chiuso il terzo trimestre e i primi 9 mesi del 2022 migliori degli ultimi 10 anni. Nello specifico, l'utile netto dei primi 9 mesi passa dai 3 miliardi di euro del 2021 agli attuali 4 miliardi di euro. Nell'ultimo trimestre i profitti si sono attestati, includendo la Russia, ad 1,7 miliardi di euro, in netto rialzo rispetto al consensus di 1 miliardo di euro. Escludendo Mosca la crescita sarebbe stata di 1,3 miliardi di euro. Intanto, prosegue la riduzione delle esposizioni legate al Paese con attenzione al progressivo de-risking.
I ricavi sono saliti a 4,5 miliardi di euro, in rialzo dello 0,2% su base trimestrale e del 4,5% su base annua. Considerando l'impatto negativo una tantum legato al TLTRO, il fatturato risulta in rialzo di quasi il 12% a 4,8 miliardi di euro. Il margine di interesse nel periodo luglio-settembre 2022 si attesta a 2,2 miliardi di euro, registrando un calo del 3,2% su base sequenziale, mentre è in rialzo del 4,8% a/a.
Il CET1 ratio del gruppo è pari al 15,4%, risultando in calo di 32pb su base trimestrale in scia anche alla riduzione di capitale della seconda tranche di riacquisto delle proprie azioni. I numeri comunicati dall'istituto guidato da Andrea Orcel risultano in netto anticipo rispetto agli obiettivi presentati nel piano UniCredit Unlocked e spingono la socieà ad alzare i target per l'anno in corso con un utile visto ad oltre i 4,8 miliardi di euro escludendo la Russia.
Azioni UniCredit: analisi tecnica e strategie operative
Il trend rialzista iniziato su UniCredit nella seconda parte di luglio e partito dagli 8,25 euro, ha spinto i prezzi fin verso gli 11,60 euro. Con una forza relativa che rimane sui massimi di periodo, le attese sono per una prosecuzione verso la soglia dei 12 euro. L'eventuale superamento di queste aree resistenziali dovrebbero far proseguire gli acquisti in direzione dei prossimi target situati sui 12,70 euro. Eventuali correzioni che dovessero spingere i corsi fin verso la soglia degli 11 euro, ex massimi di giugno 2022, rappresenterebbero delle occasioni di acquisto.
Al contrario, eventuali discese sotto la soglia degli 11 euro potrebbero indebolire almeno nel breve termine l'azione, con possibili discese verso i 10,50-10,55 euro e successivamente l'area dei 10 euro. Sarà solo con la rottura di questi livelli, dove peraltro passa la trendline rialzista che parte dai minimi di luglio, che verebbe messo in un angolo il trend ascendente in atto aprendo di conseguenza le porte a ulteriori ribassi.
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