Novità nella partita per il controllo della rete fissa di
Telecom Italia: secondo indiscrezioni, la
Cassa Depositi e Prestiti punterebbe ad aumentare la sua offerta di circa 2 miliardi di euro portandola a quasi 21 miliardi. Anche se non è stata ancora presa alcuna decisione, l'intenzione è quella di mantenere il controllo della rete in mano pubblica, in quanto considerata un bene di interesse nazionale.
Nel contempo anche il fondo KKR, rivale nelle offerte di CDP, sta lavorando per migliorare la sua proposta (fermo restando che lo Stato italiano ha sempre il potere di mettere il veto sull'operazione esercitando il golden power). Recentemente il Consiglio di Amministrazione di TIM ha affermato che si aspetta l'arrivo delle nuove offerte in via ufficiale entro il 18 aprile.
Telecom Italia: ecco la situazione attuale per la rete
La società francese Vivendi, maggiore azionista di Telecom, è sempre stata chiara: la rete vale 30 miliardi di euro. Ad oggi, però, le offerte dei contendenti sono lontane, aggirandosi tra i 18 e i 20 miliardi di euro. CDP, che detiene una partecipazione del 9,9% in TIM, ha finora offerto circa 20 miliardi tramite Open Fiber, controllata con il 60% delle quote (il 40% è di Macquarie). La cifra è così suddivisa: 10 miliardi in contanti, 8 miliardi con l'acquisizione dei debiti e 2 miliardi di earn-out in caso di fusione. KKR invece per ora è ferma a 20 miliardi, ma con la metà in cash e la metà in equity.
Ricordiamo che in palio vi è Netco, la holding che controlla i cavi sottomarini Sparkle, la rete primaria e la rete secondaria. Quest'ultima vede il controllo da parte di TIM con un pacchetto del 58%, una quota di KKR con il 37,5% e di Fastweb con il 4,5%.
Telecom Italia: la reazioni in Borsa
All'apertura delle contrattazioni a Piazza Affari, le azioni Telecom Italia salgono del 2,05% a 0,2942 euro. Dall'inizio dell'anno il titolo ha realizzato fino all'ultima chiusura una performance del 33,29%, sospinto dalle voci di una possibile acquisizione per la rete.
Secondo gli analisti di WebSim, le azioni sono da comprare:
- sulla forza a 0,31, con un primo target price a 0,35 e un secondo obiettivo a 0,37, e stop loss a 0,27;
- sulla debolezza a 0,24, con un obiettivo di prezzo a 0,29 e stop a 0,19.
Equita Sim ha una raccomandazione buy sul titolo con target a 0,41 euro. A giudizio della Sim milanese, non vi sono dettagli rilevanti in merito all'offerta aggiornata di CDP, per cui non sono noti i valori attribuiti ai singoli asset di NetCo e la posizione dell'istituto statale relativamente ad alcune richieste di TIM, tipo farsi carico delle questioni antitrust. Gli analisti di Equita sottolineano anche che se CDP alzasse l'offerta a 20 miliardi di euro, ipotizzando l'intero rialzo attribuibile agli asset ex-FiberCop, per TIM il deleverage salirebbe a 17,4 miliardi e il debito del gruppo nel 2023 calerebbe a 3 miliardi, prima degli oneri straordinari legati all'operazione.