Le azioni Nordstrom segnano un incremento di quasi il 30% nel pre-market di Wall Street sulla notizia che l'investitore attivista Ryan Cohen sta accumulando una partecipazione azionaria consistente nella catena di grandi magazzini di lusso.
Secondo alcune indiscrezioni riportate dal Wall Street Journal, l'imprenditore, che ha contribuito ad innescare il rally di alcune meme stock come GameStop, sarebbe diventato uno dei primi cinque azionisti della società con sede a Seattle e intenderebbe apportare alcune modifiche al Consiglio di Amministrazione. L'obiettivo è quello di ridurre i costi, via via che le vendite diminuiscono, anche per migliorare le performance di un titolo che negli ultimi anni ha sofferto parecchio.
Nordstrom: ecco le modifiche richieste da Cohen
La prima testa che potrebbe saltare è quella di Mark Tritton, presidente del comitato di compensazione, che Cohen considera conflittuale e non qualificato. Tritton ha svolto ruoli direzionali in Bed Bath & Beyond e ha occupato la funzione di Chief Merchandising Officer presso Target Corp, mentre in Nordstrom è direttore dall'aprile 2020. "Cohen non ha cercato discussioni con noi in diversi anni, ora siamo aperti ad ascoltare le sue opinioni, come facciamo con tutti gli azionisti di Nordstrom", ha riferito in una nota un portavoce dell'azienda.
Tra Cohen e Tritton vi è una vecchia ruggine dai tempi in cui il presidente di GameStop aveva un'importante partecipazione in Bed Bath & Beyond e Tritton era l'Amministratore Delegato del rivenditore di articoli per la casa. Cohen aveva contestato la gestione della società, accusandola di non aver legato le retribuzioni della cabina di regia alle prestazioni. A giugno del 2022 Tritton è stato esautorato dalla carica di CEO, in piena crisi delle vendite dell'azienda, mentre ad agosto Cohen è uscito in tempo vendendo la partecipazione e incassando un profitto di 60 milioni di dollari, prima che le azioni precipitassero spingendo Bed Bath & Beyond a un passo dalla presentazione dell'istanza fallimentare.
Liberarsi ora di Tritton come direttore di Nordstrom non sarà facile, in quanto bisognerà passare dalla famiglia Nordstrom, che detiene il 30% delle azioni ordinarie della società. In questo momento, le cariche più prestigiose sono dei due fratelli Erik (Amministratore Delegato) e Peter (presidente e chief brand officer) e occorrerà convincerli ad avallare un cambiamento così radicale.
Nordstrom: un'azienda in crisi
Nordstrom non sta attraversando un periodo felicissimo. La crisi alla catena di approvvigionamento post-Covid ha fatto lievitare i costi e in più l'azienda si è trovata a gestire le mutevoli preferenze dei consumatori. A questo si è aggiunta l'inflazione che ha ridotto i budget di spesa, come dimostra il -3,5% messo a segno dalle vendite natalizie.
Conseguentemente, le azioni in Borsa ne hanno risentito. Salite fino a 80 dollari nel 2015, le azioni con ticker JWN sono scese, a fine 2022, fino a 15 dollari. Attualmente la capitalizzazione si attesta a 3,38 miliardi di dollari. Lo scorso anno il titolo è sceso a Wall Street del 28,65% mentre da inizio anno segna una performance del 30,98% che ha spinto i corsi agli attuali 21,14 dollari. Nordstrom pubblicherà i dati relativi al quarto trimestre 2022 il prossimo 2 marzo.