MFE: conti 2022 positivi, proposto dividendo che rende l'11%

MediaForEurope N.V. ha presentato i conti 2022, risultati superiori alle aspettative della società. Dai numeri è emerso un utile netto rettificato cresciuto del 30% rispetto al periodo pre-pandemico, il che ha spinto il Consiglio di amministrazione a proporre un dividendo di 5 centesimi di euro per ogni azione di categoria A e B, in linea con la cedola dell'anno precedente.

 

"Siamo estremamente orgogliosi dei risultati raggiunti nel 2022 dal gruppo. Un impegno che ha reso possibile raggiungere un livello di utile netto superiore alle attese, nonostante il deterioramento del contesto macroeconomico", ha dichiarato Pier Silvio Berlusconi, Amministratore delegato di MFE. Il manager ha sottolineato come il risultato sia stato positivo anche in un anno in cui l'intero settore dei media è stato investito da un calo dell'andamento economico, con "spesso drastiche riorganizzazioni del personale". 

 

 

MFE ha chiuso il 2022 con ricavi netti consolidati pari a 2,8 miliardi di euro, in calo rispetto ai 2,91 miliardi del 2021. L'EBITDA è risultato di 803,6 milioni, a fronte di 899,2 milioni dell'anno precedente, mentre l'EBIT si è attestato a 280,1 milioni, dai 418 di un anno prima. Gran parte dell'EBIT è stato prodotto in Spagna (192,4 milioni nel 2022, 225,3 milioni nel 2021), mentre in Italia è risultato di 88,5 milioni (192,1 milioni nel 2021).

 

Per quanto riguarda l'EBIT adjusted, MFE ha realizzato nel 2022 un risultato di 322,5 milioni di euro. L'azienda ha registrato anche un profitto netto di 216,9 milioni (265,6 milioni nel 2021) e un utile netto adjusted di 247,5 milioni. Per quel che concerne la posizione finanziaria netta a fine 2022, il gruppo ha riportato un passivo di 873,3 milioni, a fronte di un risultato negativo di 869,2 milioni della fine dell'anno prima. 

 

 

Sulla scorta dei buoni dati di bilancio, il CdA di MFE ha deliberato la proposta all'Assemblea degli Azionisti prevista per il 7 giugno 2023 la distribuzione di un dividendo ordinario riferito all'esercizio 2022 di 0,05 euro per le azioni di tipo A e B. La società precisa che l'importo totale della cedola, e quindi la somma residua dell'utile da destinare a riserva, varierà in base al numero di azioni in circolazione alla data di stacco del dividendo, fatta eccezione per le azioni proprie in tale data.

 

Il pagamento avverrà il 26 luglio 2023, con stacco cedola il 24 luglio. Da notare che per le azioni di tipo A, sulla base del prezzo delle azioni MFE a 0,4550 dell'ultima chiusura di Borsa, il dividend yield risulta quasi dell'11%. Per le azioni di tipo B, con ultimo prezzo di chiusura a 0,726, il dividendo rende il 6,89%.

 

 

Riguardo le prospettive per il 2023, il gruppo di Cologno Monzese prevede un'evoluzione del mercato pubblicitario limitata sia in Italia che in Spagna. Tuttavia, sottolinea come il confronto progressivo delle vendite dovrebbe essere fatto con i trimestri che lo scorso anno si sono mostrati in calo, come il secondo e il terzo, per via dell'impatto della guerra Russia-Ucraina. Quanto all'ultimo trimestre, la società rileva che è stato condizionato dal mondiale in Qatar, dove l'azienda non aveva diritti.

 

Sul fronte degli investimenti, MFE ribadisce la determinazione a sostenere gli impegni per il futuro, con particolare attenzione ai nuovi mercati della pubblicità digitale e a quelli legati alla partecipazione di lungo periodo in ProsiebenSat1. Per quanto riguarda il core business, ovvero l'acquisizione di diritti in chiaro di film e serie TV, gli investimenti dovrebbero essere in linea con quelli dell'intero anno.

 

La società si pone come obiettivo " il bilanciamento del controllo dei costi operativi, l'innovazione e la digitalizzazione dei processi e l'efficacia della propria offerta radiotelevisiva locale", in modo da raggiungere un risultato operativo consolidato, un utile netto e un free cash flow positivi. Con riferimento alla fusione per incorporazione di MFE e Mediaset España, approvata dalle rispettive assemblee il 15 marzo 2023, l'operazione dovrebbe concludersi nel quarto trimestre dell'anno.