Linde è un titolo che piace molto agli analisti, che ne consigliano l'acquisto. La ragione deriva dalla volontà della società di puntare sull'idrogeno. Attualmente, la società tedesca è il più grande produttore di gas industriale del mondo. L'azienda costruisce impianti a gas e ha prodotto un modello di business vincente che prevedono contratti della durata di 10-20 anni con scale di prezzo integrate.
Linde ha fatto sapere che realizzerà un impianto a idrogeno a tre miglia dalle cascate del Niagara che entrerà in funzione nel 2025: questo impianto utilizzerà l'energia idroelettrica per produrre idrogeno. Attualmente, per l'impresa con sede a Monaco di Baviera, l'idrogeno rappresenta meno del 10% del suo fatturato, il che corrisponde a un valore di circa 3 miliardi di dollari. I processi che utilizza per ottenere il combustibile non sono particolarmente rispettosi dell'ambiente, tuttavia la società ha fatto passi avanti negli ultimi anni adottando metodi sempre più puliti.
Ad ogni modo, anche se l'idrogeno non sarà un elemento totalmente green come il solare o l'eolico, può sostituire i combustibili come il gas naturale nelle fabbriche ed essere trasportato in forma liquefatta. Questo lo rende tecnologicamente più fruibile. Linde ha annunciato investimenti in energia pulita negli Stati Uniti per oltre 33 miliardi di dollari: di questi, la stragrande maggioranza, riguarderà l'idrogeno.
Inoltre, l'azienda approfitterebbe degli
incentivi previsti dall' Inflation Reduction Act negli Stati Uniti, che renderebbero i progetti sull'idrogeno blu, su cui Linde sta lavorando, al pari di quelli sull'idrogeno grigio in termini di costi. Ricordiamo che l'idrogeno grigio è ottenuto dalla combinazione di gas e vapore, separando carbonio e idrogeno; mentre l'idrogeno blu si ricava dopo la cattura delle emissioni di carbonio dal gas naturale e dell'immagazzinamento dello stesso sottoterra. In sostanza, il blu è una forma più pulita di idrogeno rispetto al grigio, anche se più costosa.
Linde: ecco perché comprare le azioni in Borsa
Gli analisti sono convinti che l'importanza dell'idrogeno nel business di Linde rappresenterà una fetta sempre più importante, sebbene i guadagni potrebbero richiedere anni prima di materializzarsi. Linde è quotata alla Borsa di New York, dove avvengono circa tre quarti delle negoziazioni, mentre si ritirerà dalla piazza di Francoforte a partire dal 1° marzo. Negli ultimi due mesi le azioni hanno perso circa il 2%, a fronte di un guadagno dell'8% del concorrente Air Liquide.
Per gli esperti di mercato, la decisione relativa al delisting ha pesato sul titolo, ma il sell-off potrebbe essere una cosa momentanea. John McNulty, analista di BMO Capital Markets, ritiene che qualsiasi debolezza sul titolo rappresenta un'opportunità d'acquisto, con un prezzo obiettivo di 370 dollari, dai circa 325 dollari attuali.
In questo momento, Linde è negoziato a 25 volte gli utili attesi. I multipli sono leggermente più alti rispetto a quelli di Air Liquide, che ha un price/earnings di 23, e appena più bassi di quelli di Air Products & Chemicals, che scambia a 26 volte i guadagni previsti. Questa settimana Linde presenterà i conti trimestrali, con il consensus che si aspetta un utile di 12,07 dollari per azione nel 2022, il che implica una crescita del 13% rispetto al 2021 e del 47% sul 2020. Gli analisti pronosticano che entro il 2027 i guadagni registreranno un balzo del 50%.