- L’epidemia da coronavirus ha avvantaggiato alcuni settori specifici
- Timothy Springer professore di medicina dell'Università di Harvard con la sua partecipazione in Moderna Inc. è diventato miliardario
- I titoli farmaceutici hanno risentito favorevolmente anche dei tanti investimenti per lo sviluppo dei vaccini
L’epidemia da coronavirus ci ha abituato a vedere, sui mercati, grossi guadagni da parte di alcuni titoli e settori particolarmente privilegiati dall’’emergenza.
Il caso di Timothy Springer
Il classico esempio è quello di azioni come Amazon o Netflix oppure quelle del settore farmaceutico. Ma in pochi avremmo pensato, per quanto fosse logico, che ad avvantaggiarsi di una crisi mondiale fosse un professore universitario. Nello specifico Timothy Springer professore di medicina dell'Università di Harvard che, grazie alla sua partecipazione in Moderna Inc. è diventato letteralmente miliardario con un ritorno del 17.000%. Infatti la società statunitense specializzata in biotecnologie fa parte di quel vasto gruppo di aziende che hanno dato vita alla corsa al vaccino. Ma a differenza della maggior parte di loro, Moderna è una delle poche che è riuscita a procedere oltre, arrivando alla sperimentazione sull’uomo.
Il rally di Moderna
Non solo, ma qualora l’iter dovesse rivelarsi positivo, è lecito pensare che la fase finale della sperimentazione possa chiudersi entro la fine dell’anno. Un traguardo che ha permesso alle azioni dell’azienda di salire del 152% e al professor Springer, in contemporanea, di toccare il miliardo di dollari di patrimonio (dati Bloomberg Billionaires Index). In pratica, non più tardi di 6 mesi fa, le azioni di Moderna erano inferiori ai 17 dollari mentre ora passano di mano a oltre 51 dollari.
Il finanziamento del Dipartimento della salute e dei servizi umani
Un aumento indubbiamente favorito dal fatto che il Dipartimento della salute e dei servizi umani degli Stati Uniti ha finanziato con 400 milioni di dollari il progetto di Moderna per lo sviluppo del vaccino. Ma Springer non è nuovo a queste situazioni. Infatti nel 1999 la sua LeukoSite è stata acquisita dalla Millennium Pharmaceuticals con un accordo di $ 635 milioni che permise a Springer di guadagnare allora 100 milioni di dollari.