Vittime del "Buy the rumor, sell the news", le azioni BYD sono scese del 2,68% alla Borsa di Hong Kong dopo che la casa automobilistica cinese ha riportato una crescita straordinaria dell'utile del 2022. Lo scorso anno, il concorrente di auto elettriche più minaccioso di Tesla ha realizzato guadagni per 17 miliardi di yuan, pari a 2,5 miliardi di dollari, segnando un aumento del 458% su base annua. Gli analisti si aspettavano profitti per "soli" 13,2 miliardi di yuan. Il fatturato ha superato i 420 miliardi di yuan, ben oltre i 400 miliardi stimati dal consensus.
La società ha attribuito la grande performance all'
aumento delle consegne dei veicoli a nuova energia. Le vendite di BYD le hanno permesso di spodestare Tesla come primo venditore mondiale per le auto ibride ed elettriche. Tuttavia, Palo Alto ancora conserva il primato per i veicoli 100% elettrici, anche se la compagnia sostenuta da
Warren Buffett nel 2023 si è posta l'obiettivo di scansare Tesla dal gradino più alto del podio anche per quanto riguarda questo segmento.
Nel 2022 BYD è riuscita a consegnare 1,86 milioni di auto elettriche, una quantità che risulta maggiore di quella realizzata nei quattro anni precedenti messi insieme. Il segreto di questo straordinario risultato va ricercato nella capacità dell'azienda di aggirare le interruzioni alla catena di approvvigionamento, grazie alla produzione "in house" di componenti chiave come batterie e semiconduttori. I competitor non hanno potuto contare su questo prezioso fattore e infatti sono stati enormemente danneggiati dal supply shortage durante tutto l'anno passato.
BYD: cosa attendersi per il 2023
BYD non si ferma e anzi guarda lontano. L'azienda è entrata nella produzione e nella vendita anche delle auto di lusso; pertanto,
prevede che gli utili cresceranno ulteriormente in questo 2023. L'ascesa portentosa del colosso cinese ha spiazzato finora i leader del mercato, in particolare Tesla, che sta soffrendo come non mai il prezioso mercato cinese. La società guidata da
Elon Musk ha perso quote di mercato lo scorso anno, dal momento che la sua fabbrica di Shanghai è andata incontro a diverse chiusure con la politica zero Covid portata avanti dalle autorità cinese.
Con la riapertura della Cina, quest'anno le cose dovrebbero migliorare, ma intanto Tesla è corsa ai ripari, abbassando il prezzo delle auto e infervorando ancora di più la concorrenza in una guerra spietata dei prezzi. Anche altri marchi si sono adeguati, ma BYD sembra aver raggiunto un'ossatura di mercato tale per cui il suo equilibrio rimane intatto, almeno nel territorio in cui spadroneggia. Finora le azioni in Borsa hanno seguito le prospettive di crescita dell'azienda, con un rialzo quest'anno del 24,40%, che segue però una perdita del 27,76% subita nel 2022.