I timori di una recessione stanno tenendo in apprensione il sistema bancario americano. Gli utili delle grandi banche USA nel terzo trimestre sono stati complessivamente migliori delle previsioni, mostrando una certa resilienza al deterioramento del contesto macroeconomico.
Le banche sono riuscite a trasferire con grande velocità i rialzi del costo del denaro ai tassi su prestiti e mutui, mentre non sono state altrettanto celeri a farlo nel caso dei tassi sui depositi dei clienti. Questo ha prodotto introiti che in diversi casi hanno compensato il calo delle commissioni derivanti dalle minori operazioni di finanza straordinaria.
Banche USA: le preoccupazioni per i prossimi mesi
Se finora il cambio di scenario è stato affrontato bene, l'outlook sui prossimi mesi è ricco di insidie. La prosecuzione della politica monetaria restrittiva parte della Fed è destinata a peggiorare le condizioni economiche e finanziarie del Paese. Il sistema immobiliare sta andando in grande difficoltà, visto che la domanda di mutui è in riduzione e le imprese hanno più difficoltà ad accedere ai finanziamenti. Si tratta di un aspetto decisamente negativo per le banche, visto il forte legame con il mercato immobiliare.
Inoltre, potrebbe emergere anche un altro problema, legato ai depositi. Nonostante l'aumento, si tratta di prodotti che rendono ancora poco e la ricerca di alternative potrebbe costringere le banche ad alzare i rendimenti, e questo finirà per ridurre il margine d'interesse.
Banche USA: ecco su chi puntare
Un'economia che entra in recessione metterà alla prova la resilienza degli istituti finanziari. Quindi dove investire? Vi sono tre banche che sembrano avere una forza superiore rispetto alle altre.
Una è JP Morgan. La più grande banca del mondo ha aumentato le previsioni riguardo la redditività dei tassi d'interesse per il 2022 e l'anno prossimo intende riprendere i buyback. Tra l'altro, nel 2023 dovrebbe aumentare il Tier1 Capital Ratio al 13%, dal 12,5% previsto nel quarto trimestre. Secondo gli analisti, la banca ha una grande capacità di gestire il proprio bilancio, assicurando una crescita dei ricavi nel tempo.
Un altro istituto bancario su cui puntare è Bank of America. Nel terzo trimestre l'attività di deposito è cresciuta notevolmente, grazie all'apertura di 418 mila nuovi conti correnti. Inoltre, la banca è poco esposta alle turbolenze di mercato, visto il livello molto basso dei crediti deteriorati (appena lo 0,39% del totale dell'attivo).
Infine segnaliamo Wells Fargo, che nell'ultimo trimestre ha incrementato del 36% annuo il margine di interesse e ridimensionato l'emissione di mutui, una componente tradizionalmente importante del suo business. Questo, secondo Kyle Sanders, analista di Edward Jones, fa di Wells Fargo una "società più produttiva e redditizia".