Scese di oltre il 24% nel 2022, per le azioni Apple a Wall Street potrebbe essere arrivato il momento della riscossa. A dirlo è Amit Daryanani, analista di Evercore, secondo cui è arrivato il momento di puntare su un titolo che da inizio anno ha fatto registrare la peggior performance dal 2008 (lo S&P500 ha perso il 19%).
Daryanani, che ha inserito il titolo AAPL nella lista delle “top pick” 2023, valuta come “transitori” i fattori che stanno spingendo al ribasso il comparto IT. Nella lista delle società su cui puntare, la mela morsicata è in buona compagnia: ci sono anche Arista Networks , Amphenol, CDW , Cisco Systems e Vertiv Holdings.
Perchè comprare le azioni Apple a Wall Street
Se il comparto delle aziende tecnologiche è stato il più impattato dalla politica restrittiva della Federal Reserve e dal clima di avversione al rischio che ha caratterizzato il 2022, Apple ha dovuto fare anche i conti con le politiche sanitarie in Cina, che hanno sia limitato la produzione di iPhone, e sia frenato le vendite.
Anche se sembrerebbe che l’approccio alla pandemia da parte delle autorità sia in fase di rimodulazione, diversi commentatori hanno ridotto la view sul titolo poiché i rallentamenti finiranno per impattare quello che è il momento migliore per l’elettronica di consumo, il periodo natalizio.
“Capiamo le preoccupazioni degli investitori, che temono che nel breve termine le conseguenze dei rallentamenti produttivi in Cina, ma riteniamo che si tratti di fattori negativi di natura transitoria e che gli investitori dovrebbero restare focalizzati sulle opportunità di lungo termine”, ha detto l’esperto di Evercore, che ha una valutazione “outperform” con prezzo obiettivo fissato a 190 dollari (quasi 50 punti percentuali sopra i livelli attuali).
Daryanani consiglia di valutare anche l’apporto di altri prodotti, come i device indossabili (come gli AirPods) o il comparto legati ai servizi. “Il settore dei wearables presenta un outlook particolarmente positivo, con un target di ricavi a 70 miliardi di dollari” mentre “quello dei servizi è una divisione che nel 2026 dovrebbe salire in quota 136 miliardi di dollari”.
Si tratta di andamenti destinati “a spingere la crescita dei margini e contribuire a smussare la ciclicità insita nel business dell'hardware".