Le azioni Apple scendono dell'1% nelle contrattazioni prima dell'apertura di Wall Street in scia dell'indiscrezione secondo cui la produzione di iPhone 14 sarà di almento 3 milioni di unità inferiore rispetto a quanto stimato in precedenza. Da un obiettivo di 90 milioni di dispositivi per l'intero 2022, il dato è visto in riduzione a 87 milioni.
La riduzione dell'offerta è riconducibile ai blocchi sanitari varati in Cina, il più grande mercato a livello mondiale di Apple. Il problema principale è l'area di Zhegzhou, che ospita il maggiore sito di assemblaggio di iPhone e da una settimana fino al 9 novembre si trova sospeso per via del Covid-19. La struttura è gestita da Foxconn Technology Group, il principale assemblatore di Cupertino. Molti lavoratori hanno espresso insoddisfazione per il modo in cui l'azienda ha gestito l'epidemia da Coronavirus nello stabilimento.
Questo nonostante la società taiwanese abbia aumentato i salari e i benefit per migliorare le condizcioni di lavoro della forza lavoro all'interno dell'azienda. Foxconn ha riferito di essere in stretto contatto con il Governo cinese per cercare di eliminare l'epidemia e ridurre le interruzioni della produzione, attuando misure come ad esempio la limitazione del movimento dei dipendenti tra il dormitorio e l'area della fabbrica.
Apple: gli analisti riducono le previsioni sulle vendite
Le prospettive di Apple sono offuscate dalla rigida politica adottata dalle Autorità cinesi sul controllo del Covid-19. I funzionari hanno recentemente dichiarato che i cinesi si atterranno fermamente alle disposizioni del Governo, dopo che i casi giornalieri di infezione sono arrivati al massimo degli ultimi sei mesi. Di conseguenza, tutta l'attività economica nel Paese ha subito una brusca interruzione.
Secondo gli analisti di SMBC Nikko Securities, società di intermediazione mobiliare giapponese, la produzione di Apple nel 2022 sarà di 85 milioni di nuovi iPhone, in calo dalle 91 milioni di unità previste precedentemente. "Alcune aziende hanno iniziato a tenere conto del potenziale impatto di questi cambiamenti nelle loro stime, dopo la conferma questa settimana delle correzioni della produzione e delle vendite in Cina e i segnali emergenti di tagli alla produzione in alcuni produttori di materiali", hanno scritto gli esperti.
Credit Suisse si aspetta che le vendite di iPhone continuino a scendere nei prossimi trimestri. "Dato che Apple ha riportato solo due settimane fa una guidance positiva, pensiamo che questo indichi il potenziale per un blocco più lungo e più severo", hanno affermato gli analisti della banca svizzera.
A giudizio di Quincy Krosby, chief global strategist di LPL Financial, "tutto ciò che influisce sulla produzione di Apple ovviamente influisce sul prezzo delle azioni". Questo però "fa parte di una storia più profonda e che riguarda il futuro dell'economia cinese", aggiunge.