- Con gli ultimi crolli di Wall Street si parla di una possibile recessione per gli Usa
- Il presidente Usa Donald Trump sta pensando a nuovi pacchetti di sgravi fiscali e finanziamenti alle famiglie
- Il sistema sanitario statunitense potrebbe non essere in grado di reggere ad un’emergenza come quella che si sta verificando da noi
Wall Street continua a registrare crolli. Solo ieri ha perso il 7,8%, l'ultimo schiaffo dopo una settimana intera di volatilità estrema. Intanto, stando alle indiscrezioni di stampa, il presidente Usa Donald Trump sarebbe intenzionato a presentare un pacchetto di stimoli finanziari e di sgravi fiscali per contrastare il rallentamento economico derivante dall’impatto dell’epidemia di Coronavirus.
Una questione anche politica
Una decisione presa dopo una strategia basata sullo sminuire il problema “epidemia”, strategia che potrebbe però ritorcerglisi contro visto che tutta la sua politica si basa sul’innegabile vantaggio economico che Washington è riuscita ad accumulare in questi anni sul resto del mondo. Ma che adesso rischia di venir meno proprio nell’anno delle elezioni e proprio mentre i democratici stanno rialzando la testa dopo le ultime primarie che hanno fatto chiarezza sul fronte dei possibili avversari di Trump ormai limitati a Joe Biden e Bernie Sanders.
Cosa prevede il piano
Il piano di tagli fiscali dovrebbe prevedere, tra le altre cose, anche un taglio delle tasse per i lavoratori dipendenti e fondi per il settore turismo, non ultime le compagnie aeree messe a dura prova dal coronavirus e dall’azzeramento dei viaggi in molte zone del mondo. Inoltre potrebbero essere previste anche forme di assistenza alle famiglie e alle piccole e medie imprese.
La nuova strategia di Trump
Quindi per riuscire ad avere maggiori possibilità di essere confermato alla Casa Bianca, Trump non può più negare il pericolo e nemmeno limitarsi, come finora ha fatto, a “evitare le crociere in zone pericolose”. Per il momento, però, il tycoon, come una sorta di mossa preventiva, ha fatto aumentare le scorte di tamponi per le analisi di rito, analisi il cui costo, in alcuni casi, sarebbe pagato dallo Stato.
Il sistema sanitario statunitense
Un’eventualità che potrebbe riguardare quel 10% della popolazione senza copertura sanitaria in un paese in cui la sanità, a sua volta, potrebbe non essere in grado di gestire un’emergenza come quella che si è sviluppata da noi. Ieri, infatti, il presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte, ha proclamato l’intero territorio nazionale come “zona protetta” imponendo misure estremamente restrittive sugli spostamenti.