Le recenti vicende che hanno riguardato il crash dell'hedge fund Archegos Capital Management, il quale ha coinvolto grandi banche d'affari come Credit Suisse e Nomura, hanno fatto riemergere il problema del margin call. Ma cosa significa esattamente? Perchè dovresti conoscere questo meccanismo?
Questo concetto è estremamente importante da comprendere quando si opera sui mercati finanziari. Vediamo insieme il funzionamento del margin call e cosa rischiano effettivamente il trader e l'intermediario che fornisce il servizio il trading online.
Margin call: cos'è e come funziona
Il margin call o richiesta al margine è una funzione che viene attivata in un conto trading attraverso la quale il trader viene chiamato a integrare un importo di sicurezza per evitare che le sue posizioni aperte sui mercati finanziari possano venire chiuse.
Il funzionamento è il seguente. Quando si opera tramite la leva finanziaria, il broker consente di effettuare una determinata operazione anche se si dispone di una piccola parte del capitale, il resto viene finanziato. Quella piccola porzione d'investimento costituisce il margine, ovvero una garanzia di capitale che viene richiesta per poter operare.
Nel momento in cui però l'operazione dovesse risultare in perdita equivalente o vicina all'importo in marginazione, arriva la chiamata al margine, per impedire al conto di trading di andare in rosso.
Margin call: un esempio pratico
Un esempio aiuta a chiarire. Supponiamo che si voglia acquistare un CFD dell'azione XYZ per un importo complessivo di 10.000 euro e si dispone sul conto trading solamente una cifra di 1.000 euro. In tal caso si sta utilizzando una leva 1:10, ovverosia solo il 10% del capitale. Quello è il margine concesso per poter effettuare la transazione. Il resto, ossia 9.000 euro, è la somma che viene finanziata dal broker.
Qualora però il CFD XYZ dovesse perdere il 10% del suo valore, il broker manda in margin call il conto trading in quanto sta per azzerarsi. A quel punto il trader deve integrare il margine versando altro denaro sul conto onde evitare che l'operazione si chiuda in automatico.
Infatti l'operatore in questo esempio ha 1.000 euro sul conto e la perdita è esattamente di 1.000 euro. Ovviamente il margin call arriva prima di un calo del 10% del CFD XYZ, ma questo è solo un esempio per far capire il funzionamento.
Margin call: le voci da monitorare sulla propria piattaforma di trading
In un conto trading quindi troviamo le voci Saldo Iniziale, Margine Utilizzato, Margine Utilizzabile e Saldo disponibile. Il Saldo Iniziale è l'importo che viene versato all'apertura del conto. Il Margine Utilizzato è quanto di quell'importo viene messo a disposizione per poter fare una determinata operazione. Il Margine Utilizzabile è il margine netto rimanente e che può essere ancora utilizzato. Il Saldo Disponibile è quanto rimane del Saldo Iniziale una volta avviata l'operazione.
Supponiamo che per il CFD XYZ di 10.000 euro e un capitale disponibile di 1.000 euro, si adotti la leva 1:10 e il broker chieda l'1% di margine. A questo punto avremo un Saldo Iniziale di 1.000 euro, un Margine Utilizzato di 100 euro e un Margine Disponibile di 900 euro. Questo significa teoricamente che è possibile fare altre operazioni sfruttando il margine netto a disposizione.
Quando il Margine Disponibile si avvicina a quello Utilizzato vuol dire che non è più possibile aprire nuove posizioni e il conto rischia di andare in margin call se non viene effettuato un nuovo versamento di capitale per integrare il margine disponibile.
Margin call: lo stop loss per evitarlo
Per evitare spiacevoli situazioni, solitamente il trader utilizza lo stop loss per frenare le perdite. Tuttavia ci sono delle circostanze in cui questo non è sufficiente, come ad esempio quando vi sono delle situazioni di mercato estremamente volatili in cui gli stop non vengono eseguiti. Questo non solo potrà determinare la chiamata al margine, ma anche comportare che quest'ultima non arrivi in tempo.
Un caso emblematico fu il collasso del mercato Forex il 15 gennaio 2015 quando il Governatore dell' SNB Thomas Jordan rimosse il floor sul cambio EUR/CHF. Allora si creò un gap di circa 2400 Pip che non impedì ai conti dei vari clienti di andare in rosso.
Per evitare situazioni estreme di questo tipo il broker fissa un livello di margine molto più distanziato dalla soglia di pericolo anche perché adesso qualunque perdita che si dovesse venire a determinare su un conto trading che va sotto zero verrà accollata interamente dal broker.
Margin call: cosa succede dopo
Una cosa importante da precisare è che il margin call non è un atto arbitrario effettuato dal broker. Ogni broker ha una sua soglia di tollerabilità e un modus operandi per avvertire il cliente che le posizioni aperte sono andate a margine, ma tutto quanto viene stabilito al momento della stipula del contratto per l'operatività su un conto reale.
I mezzi attraverso i quali il broker comunica al cliente l'avviso di margin call possono essere email, pop up sulla piattaforma di trading o per telefono. Ad ogni modo quando ciò avviene non c'è molto tempo per agire, quindi il titolare del conto ha 3 possibilità:
- trasferire dei fondi per ripristinare il margine disponibile;
- chiudere volontariamente parte delle operazioni aperte per ridurre il margine utilizzato;
- non fare nulla e aspettare qualunque conseguenza, come quella del broker di chiudere in automatico tutte le posizioni.