Il no del senatore democratico Joe Manchin al pacchetto multimiliardario proposto dal Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha destabilizzato lo scenario politico ed economico statunitense. Le misure che avrebbero visto la luce con una nuova legislazione sarebbero servite a dare uno stimolo ulteriore all'economia, messa a dura prova in questo frangente storico dall'alta inflazione e dalla variante Omicron del Coronavirus. Soprattutto avrebbero aiutato le famiglie a basso reddito, che più di ogni altro hanno sofferto la crisi pandemica.
Adesso questa impasse parlamentare che impatto avrà effettivamente sulla ripresa e quali saranno i settori maggiormente colpiti? Occorre dire che qualcuno otterrà anche dei vantaggi dal congelamento delle riforme. Vediamo quindi chi vince e chi perde dalla mancata approvazione del Build Back Better.
Piano Biden: gli effetti della mancata approvazione
Non tutto il male vien per nuocere. È questo in sintesi il concetto espresso dagli economisti di Bank of America. Infatti a loro giudizio, se il passaggio della manovra avrebbe aggiunto circa uno 0,5% in più di PIL nel 2022, è anche vero che la Federal Reserve si sarebbe mossa più rapidamente nell'inasprimento della sua politica monetaria, soprattutto sul fronte dei tassi d'interesse. In questo caso si sarebbe verificato come un effetto compensativo tale da annullare i benefici del pacchetto.
Goldman Sachs vede come conseguenza del veto di Manchin una perdita di PIL intorno all'1% nel primo trimestre del prossimo anno, il quale passerebbe dal 3% al 2%. Ci sono però le società in genere che ne trarrebbero vantaggio in quanto non verrebbe effettuato un aumento delle tasse. Inoltre le aziende biofarmaceutiche non subirebbero una riduzione del programma Medicare per oltre 100 miliardi di dollari.
Per la banca d'affari statunitense l'effetto più tangibile sarebbe per le famiglie con figli, in quanto il disegno di legge avrebbe esteso ancora per un anno un supporto mensile a 35 milioni di famiglie. La conseguenza della scadenza termini potrebbe in tal caso concretizzarsi in una diminuzione della spesa in cibo e carburante, con l'aumento del tasso di povertà.
Auto elettriche i grandi perdenti
I grandi perdenti però dal fallimento del disegno di legge di Biden potrebbero essere i produttori di auto elettriche. Il Build Back Better prevedeva crediti d'imposta per l'acquisto di veicoli elettrici, adesso questa agevolazione sarà messa da parte per il momento.
Il danno non è da poco, perché il beneficio fiscale sarebbe stato di una cifra che va da 8.000 a 12.000 dollari nell'acquisto di un veicolo, in base al fatto che l'auto fosse stata costruita o meno utilizzando manodopera sindacale. La riduzione del costo delle vetture avrebbe potuto rilanciare un mercato statunitense che rispetto a Cina ed Europa è in notevole ritardo quanto all'elettrificazione delle auto.
Basti pensare che a Pechino la quota di mercato dei veicoli elettrici rappresenta il 20% del totale del settore, mentre gli Stati Uniti hanno un tasso di penetrazione che non supera il 3%. Con i crediti d'imposta fuori gioco, adesso i produttori statunitensi dovranno giocoforza concentrarsi su altri catalizzatori, quali possono essere i nuovi modelli e lo sviluppo della propria capacità produttiva.