Un 2021 eccezionale di BlackRock ha generato guadagni straordinari per il suo Amministratore Delegato, Larry Fink. I compensi del re di Wall Street sono aumentati del 21% a 36 milioni di dollari, ma solo 1,5 milioni riguardano lo stipendio base, il resto comprende incentivi in denaro e azioni.
Il gruppo di asset management ha registrato afflussi netti pari a 540 miliardi di dollari, superando per la prima volta la quota di 10.000 miliardi di dollari di denaro gestito. Tutto ciò è stato frutto della grande popolarità dei fondi a gestione attiva dell'azienda, che cercano sistematicamente di battere il mercato e non di replicare semplicemente un benchmark.
Le azioni di BlackRock sono cresciute a 2 cifre nella Borsa di New York per 2 anni consecutivi, 2020 e 2021, e questo ha permesso a Larry Fink di ingrassare il proprio portafoglio. Quest'anno invece le quotazioni hanno registrato una performance del -24,84%, a causa delle complicazioni derivanti dallo scoppio della guerra Russia-Ucraina e della politica aggressiva della
Federal Reserve sui tassi d'interesse.
Gli analisti ritengono che per tutto il tempo che BlackRock ha realizzato ottimi guadagni ha beneficiato di un contesto di mercato favorevole, con i programmi di stimolo monetario e fiscale che hanno contribuito a smorzare gli effetti economici della pandemia da Covid-19.
Ora però il rally potrebbe esaurirsi perché l'inflazione è una minaccia troppo stringente perché le Autorità monetarie non intervengano con misure austere sui programmi di acquisto di titoli pubblici e privati, che finiranno inevitabilmente per comprimere l'economia inficiando sulle attività finanziarie.
Larry Fink: un'impronta ambientale negli investimenti
Larry Fink ha sempre cercato di portare avanti il principio che le aziende debbano andare alla ricerca non solo del profitto, ma anche degli aspetti di natura sociale ed etica. Per questo BlackRock ha inserito in portafoglio prodotti di investimento a sfondo etico. In questo si può dire che il più grande fondo d'investimento del mondo abbia sostenuto una vera e propria campagna, distinguendosi da altri grandi investitori.
Lo scorso anno ad esempio ha spalleggiato un investitore attivista per promuovere una grande battaglia contro l'impronta petrolifera del gigante americano del settore, ExxonMobil e a favore dell'ambiente. Ciò ha attratto non solo le simpatie da parte dei più accorati sostenitori del clima, ma anche in genere di altri investitori istituzionali.