I CEO delle più grandi aziende tecnologiche arrivano da lì, Apple ci sta spostando la sua produzione e aprendo il suo primo Apple Store nella nazione a Mumbai, Boeing gli ha appena fornito 220 nuovi aerei. Nel mondo della finanza non si fa altro che parlare di India, che a breve sorpasserà la Cina come stato più popoloso al mondo.
È arrivato il momento di investire in questa nazione? Se sì, come possiamo fare?
I presupposti per un investimento profittevole ci sono tutti:
- un’economia prevista in crescita per i prossimi anni;
- una capitalizzazione delle Borse ancora lontana da quelle delle Borse più sviluppate;
- una politica statale che fa l’occhiolino sia ad Est che ad Ovest.
E andando a controllare la performance dell’indice Nifty 50, l’indice che raggruppa le 50 aziende più grandi indiane, abbiamo un'ulteriore conferma. A partire dal 1990, il Nifty 50 ha segnato un incredibile +3.953%, contro un misero 1.299% dell’SP500!
Ma attenzione, prima di andare a cercare un ETF che replichi l’indice indiano, occorre spiegare perché questa performance non è positiva come sembra…
Quello che vedete qui sopra è l’andamento, sempre a partire dal 1990, del cambio Dollaro/Rupia, la valuta indiana. Quando questo grafico sale, significa che il Dollaro ha guadagnato valore nei confronti della Rupia. Come si vede dal grafico, da un valore di 20, siamo passati a 90. Questo significa che la Rupia ha perso un sacco di valore contro il Dollaro in questo periodo. La stessa cosa vale contro l’Euro. Da 10 nel 1990, siamo passati ad 80!
La performance dell'indice Nifty 50 è stata dunque pazzesca, ma è stata fatta in valuta indiana, che come abbiamo visto, che nel tempo si è svalutata parecchio nei confronti di Dollaro ed Euro. Alla luce di questo, quanto è stata la performance dell’indice indiano, depurato dal pessimo andamento della valuta?
Per capirlo possiamo prendere l’unico ETF che replica questo indice quotato alla Borsa di Milano, che chiaramente è in Euro. Se paragoniamo l’andamento dell’ETF, a partire dalla sua nascita nel 2007, con l’S&P500, scopriamo che l’indice americano ha una performance migliore.
+130% dell’ETF contro il +183% dell’S&P.
Se invece paragoniamo l’ETF con il DAX, l’indice tedesco, vediamo che in questo caso l’India lo batte, nonostante la pessima performance della valuta!
Alla luce di questi dati, conviene investire sull’ETF che replica il Nifty 50?
Dipende da quanti soldi avete!
Il problema di questo ETF è che è abbastanza caro, ha un totale expense ratio dello 0,85% secondo il sito di Borsa Italiana, ed il fatto che Apple sposti in India la sua produzione e che Boeing venda all’India i suoi aerei, non è una garanzia che la Borsa indiana continuerà a salire in futuro…
E come abbiamo visto, anche l’andamento della valuta indiana è da mettere in conto.
Se siete ricchi (e con ricchi intendo che investite nel vostro piano d’accumulo almeno 3.000€ al mese), allora potrebbe valere la pena dedicare un 5/10% del vostro piano d’accumulo a questo ETF.
Se questo non è il vostro caso, rimarrei su ETF più a buon mercato e più diversificati.
Se ancora non avete iniziato il vostro piano di accumulo e volete conoscere nel dettaglio questa strategia che consente, con uno sforzo minimo, di ottenere risultati incredibili nel tempo, vi lascio il link del mio corso, che spiega come iniziare un piano di accumulo partendo da zero nel dettaglio, compresa la parte pratica!