Il quattordicesimo Piano quinquennale cinese rilasciato a inizio marzo 2021, contiene alcune importanti direttrici di riforma economica, sociale ed industriale che lasciano immaginare un quinquennio di grandi cambiamenti per l’ex Impero Celeste.
Il Piano 2021-2025 al momento è in fase di rifinitura da parte dei diversi Ministeri, Enti ed Agenzie Governative e Governi Locali, ma ci sono alcune novità che farebbero pensare ad un cambiamento di impostazione del Piano e che confermano la volontà di Pechino di trasformare la società ed economia in ottica di qualità, dopo decenni di sviluppo quantitativo.
I temi relativi alla transizione verde, riduzione delle emissioni, spinta dell’economia circolare sono centrali e saranno al centro di tutti i piani settoriali, sebbene il 14° Piano non contenga ancora gli obiettivi ambiziosi aspettati, soprattutto dopo gli impegni presi dal Presidente Xi Jinping di raggiungere la carbon neutrality nel 2026 e il picco di emissioni nel 2030. Vediamo i dettagli.
I pilastri del 14° Piano cinese al 2025
I pilastri del 14° Piano quinquennale sono quattro: Dual Circulation, Indipendenza Scientifica e Tecnologica, Nuova Urbanizzazione, Green Development. Vediamoli nel dettaglio.
Dual Circulation
Il concetto di Dual Circulation chiarisce la strategia per promuovere lo sviluppo economico basato sull'espansione del mercato interno ed in modo articolato sull'integrazione mondiale, confermando così impostazioni di politica economica già presenti nel 13° Piano.
I concetti del “New Normal” incorporavano già la necessità economica di incrementare il ruolo dei servizi e potenziare il consumo interno come elementi di crescita sebbene, non siano stati raggiunti alcuni obiettivi del tredicesimo Piano, anche per l’impatto causato dalla pandemia di Covid-19.
Si aspettava maggiore ambizione per il piano 2021-2025 e un maggiore allineamento con la “Vision to 2035” che prevede l'uscita della Cina lo status di Paese in via di sviluppo con un PIL pro capite stimato vicino a 30mila dollari, nel 2035.
Per quanto riguarda i target, al momento non sono ancora trasparenti nel voler accelerare l'indipendenza della Cina dal punto di vista tecnologico. E’ comunque comprensibile che dopo le tensioni con gli USA e le reciproche sanzioni, che hanno recentemente coinvolto anche l’Unione Europea, la Cina debba rafforzare la propria sicurezza anche dal punto di vista tecnologico, oltre che energetico ed alimentare.
Indipendenza Scientifica e Tecnologica
Questo porta ad un altro tema centrale, ovvero quello dell’Indipendenza Scientifica e Tecnologica che sembra rappresentare il nuovo pilastro strategico per lo sviluppo nazionale. Già il programma Made in China 2025, conteneva tutti gli elementi per una trasformazione della base industriale e delle catene di fornitura da quantità a qualità, individuando 10 settori in cui la Cina dovrebbe raggiungere l’autonomia, leadership globale e priorità tecnologiche a diversi stadi nel 2025, 2035 e nel 2049.
Per questo i nuovi obiettivi e le nuove strategie fissate dal 14° Piano sono gli stessi alla base del programma Made in China 2025, accelerati e reindirizzati nelle priorità alla luce delle tensioni geopolitiche degli ultimi anni soprattutto per i settori high-tech, microelettronica e dell’intelligenza artificiale.
Nuova Urbanizzazione
Il concetto di Nuova Urbanizzazione è già da diversi anni oggetto di discussione e deve tener conto delle profonde trasformazioni economiche e sociali degli ultimi decenni. Il progressivo aumento del tasso di urbanizzazione pianificato rallentando flussi migratori interni con programmi di urbanizzazione delle aree rurali è un buon approccio e in linea anche con gli obiettivi di ridurre l’intensità energetica in coerenza con gli obiettivi di transizione energetica.
Il tema della Nuova Urbanizzazione introduce enormi trasformazioni dei modelli economici per l'agricoltura ma anche per i settori dei servizi, aprendo così grandi opportunità di business. Tuttavia, contrariamente alle aspettative, il 14° Piano non prevede un'ulteriore liberalizzazione del mercato fondiario, che potrebbe essere determinante per aumentare i redditi delle famiglie rurali, consentendo alla popolazione locale di affittare o vendere le proprie terre.
La liberalizzazione dell'assegnazione dei terreni avrebbe un enorme impatto sulla decarbonizzazione e in linea con le ambizioni di costruire un ecosistema qualitativo e non più quantitativo nella pianificazione urbana, nella qualità degli edifici, nel risparmio energetico.
Green Development
L’ultimo pilastro portante del 14° Piano è il Green Development, indicato come indispensabile per costruire un civiltà ecologica, come indicato dagli obiettivi di transizione energetica. Il Piano però non ha dato indicazioni significative, sebbene sia stata riconosciuta la necessità di rafforzare la protezione ambientale. Sarà necessario attendere come i diversi Ministeri ed Enti preposti svilupperanno i Piani di dettaglio, cosa che dovrebbe avvenire nei prossimi mesi.
La Camera di Commercio Europea in Cina ha visto accogliere molte delle raccomandazioni rilasciate negli scorsi anni per affrontare la transizione energetica. Cina e l'Europa hanno entrambe preso impegni formali verso la decarbonizzazione. Per le aziende del Vecchio Continente si aprono quindi grandi opportunità di business in tutti i settori industriali e dei servizi in Cina, spinti dalle trasformazioni necessarie per raggiungere gli obiettivi del 14° Piano.